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mercoledì 21 maggio 2014

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-04895 presentato da LOMBARDI Roberta testo di Lunedì 19 maggio 2014, seduta n. 231..si apprende che a Claudio Scajola competeva «avere uomini della polizia al seguito»;    Claudio Scajola è stato arrestato pochi giorni fa; egli non è nuovo a traversie, vecchie e recenti, di indagini e di processi; in effetti per anni è stato imputato per la vicenda dell'immobile di Roma presso il Colosseo acquistato «a sua insaputa» per essere infine assolto solo nel gennaio 2014; ..



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04895
presentato da
LOMBARDI Roberta
testo di
Lunedì 19 maggio 2014, seduta n. 231

LOMBARDI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge 6 maggio 2002, n. 83, convertita con modificazioni dalla legge 2 luglio 2002, n. 133, ha rimesso all'Autorità nazionale di pubblica sicurezza la competenza ad adottare i provvedimenti ed impartire le direttive per la tutela e la protezione delle persone esposte a particolari situazioni di rischio di natura terroristica o correlate al crimine organizzato, al traffico di sostanze stupefacenti, di armi o di parti di esse, anche nucleari, di materiale radioattivo e di aggressivi chimici o biologici o correlate ad attività di intelligence di soggetti od organizzazioni estere;
   tale normativa, al fine di contrastare efficacemente le situazioni di pericolo e di minaccia anzidette, ha previsto l'istituzione, all'interno del Dipartimento della pubblica sicurezza, dell'Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale — UCIS, che ha compiti di gestione complessiva dell'apparato di protezione attraverso la raccolta e l'analisi coordinata delle informazioni relative alle situazioni personali di rischio;
   l'UCIS è, dunque, l'ufficio attraverso cui il Dipartimento della pubblica sicurezza, nello specifico settore della protezione dei soggetti a rischio, coadiuva il Ministro dell'interno nella sua funzione di Autorità nazionale di pubblica sicurezza;
   le indicazioni sulle personalità da proteggere arrivano dalle prefetture sul territorio all'Ucis del Viminale che, valutando la sussistenza di pericoli e minacce, dispone le misure di tutela;
   queste ultime sono diverse a seconda del livello di protezione che richiede il personaggio da tutelare:
    le scorte classificate di «primo livello», impegnano 3 auto blindate e una decina di agenti per turno, potendo così contare sul lavoro di 30 agenti nell'arco delle 24 ore; le scorte di «fascia A» vengono mobilitate solo per le massime cariche dello Stato e per le persone «esposte a straordinari pericoli» per l'incarico che ricoprono; per loro la soglia di protezione non può essere abbassata in quanto il rischio è valutato come «imminente ed elevato»;
    le scorte di «secondo livello», hanno a disposizione 2 auto blindate e 6 agenti per turno;
    le scorte di «terzo livello» vedono invece impegnati 2 agenti e una vettura blindata;
    ci sono poi le scorte di «quarto livello», un'auto non blindata e una persona di scorta;
   secondo i dati più aggiornati, sono attualmente 551 le scorte assegnate in Italia, con costi che si aggirerebbero intorno ai 225 milioni di euro; questi servizi di protezione impegnano circa 2.500 uomini tra carabinieri, poliziotti, finanzieri e agenti penitenziari; su queste ultime tipologie di protezione il Ministro dell'interno, Angelino Alfano, con una circolare inviata ai prefetti, aveva annunciato un giro di vite per ridurre gli sprechi;
   ne Il Messaggero online del 12 maggio delle 10.24 si apprende che a Claudio Scajola competeva «avere uomini della polizia al seguito»;
   Claudio Scajola è stato arrestato pochi giorni fa; egli non è nuovo a traversie, vecchie e recenti, di indagini e di processi; in effetti per anni è stato imputato per la vicenda dell'immobile di Roma presso il Colosseo acquistato «a sua insaputa» per essere infine assolto solo nel gennaio 2014;
   Scajola è inoltre stato recentemente indagato fino al 2103 per vicende penali connesse al porto di Imperia –:
   se la scorta assegnata a Scajola sia una misura disposta dall'UCIS del Viminale o se si tratti invece di una misura autonomamente disposta dal prefetto di Imperia, in contrasto con quanto disposto dalla legge;
   se esistano e quanti soldi pubblici siano stati spesi per le cosiddette «difese passive» di Scajola presso abitazioni e studi professionali prima durante e dopo l'incarico di Ministro dell'interno e quante richieste di adeguamento/riparazione per le difese medesime siano state pagate su approvazione dell'UCIS;
   se e fino a quando Scajola abbia goduto del benefit della vigilanza fissa a Imperia e sulla base di quale disposizione normativa;
   quali e quanti viaggi all'estero (con uso di scorta) siano stati comunicati all'UCIS, secondo quanto previsto dalla legge;
   se e fino a quando Scajola abbia usufruito di un ufficio presso la prefettura di Imperia;
   se esista una sorta di testo unico che raccolga tutte le disposizioni e le circolari sulla sicurezza personale presso il Ministero dell'interno. (4-04895)

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