FARMACI: EPAC, MALATI INDEBITATI PER ACQUISTARE ANTI-EPATITE C =
GARDINI, DOBBIAMO EVITARE ORDINI ALL'ESTERO O SUL WEB
Roma, 21 mag. - (Adnkronos Salute) - Disposti a tutto, anche a
indebitarsi, per guarire dall'epatite C. "Alcuni pazienti ci hanno
confessato di avere gia' proceduto all'acquisto" del farmaco
anti-epatite C Sovaldi (sofosbuvir) "poiche' hanno la malattia in fase
molto avanzata e attendere puo' essere fatale. Per alcuni non e' un
problema, sono persone facoltose che se lo possono permettere. Altri
invece hanno assicurazioni sanitarie che coprono anche questo genere
di necessita'. Altri, purtroppo, ci hanno comunicato che hanno dovuto
racimolare il denaro attraverso 'collette' familiari o indebitandosi.
Altri ancora ci hanno segnalato la possibilita' di acquistare questi
nuovi farmaci a costi inferiori, ma attraverso siti internet negli
angoli del pianeta piu' improbabili. E questo e' molto pericoloso". Lo
dice all'Adnkronos Salute Ivan Gardini, presidente dell'associazione
dei pazienti con epatite (Epac), commentando la notizia dell'acquisto
da parte di alcuni malati di epatite C del nuovo medicinale sul web o
a San Marino.
"Ai nostri centralini - racconta - arrivano quotidianamente
numerose chiamate di malati e familiari in cerca di informazioni utili
per accedere al sofosbuvir e, ultimamente, anche al simeprevir. Un
certo numero di pazienti ci chiede dove poter acquistare il farmaco.
Da parte nostra, come prima cosa ci accertiamo della reale necessita',
ovvero la gravita' della patologia. Nella maggior parte dei casi, sono
persone che possono attendere ancora qualche mese. Considerato che
l'approvazione di sofosbuvir ci e' stata garantita per fine giugno,
noi scoraggiamo l'acquisto, considerati i costi elevatissimi".
Alcuni pero', come confermato da un'inchiesta dell'Adnkronos
Salute, ricorrono alle farmacie internazionali di San Marino o a siti
internet per l'acquisto: "Dobbiamo evitare situazioni di questo tipo -
dice Gardini - accertata la reale efficacia e innovativita' dei
farmaci, che in questo caso e' fuori discussione, dovremmo adottare un
sistema che preveda la rimborsabilita' immediata per le categorie di
pazienti piu' a rischio di vita all'indomani dell'approvazione
europea. Ma per fare questo e' necessario dotare l'Aifa di un sistema
organizzativo e di strumenti adeguati. Probabilmente il ministro della
Salute Lorenzin ha intuito che sono necessari interventi in questo
senso, in cui il fattore 'tempo' e' determinante proprio per salvare
vite umane", conclude.
(Bdc/Zn/Adnkronos)
21-MAG-14 13:22
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