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mercoledì 21 maggio 2014

SANITA': FASCIA ANTI-ERRORE E SPILLE SU CAMICI, PROGETTO AL BAMBINO GESU' =



SANITA': FASCIA ANTI-ERRORE E SPILLE SU CAMICI, PROGETTO AL BAMBINO GESU' =
EVENTI AVVERSI RIDOTTI IN MODO DRASTICO, CRUCIALE COLLABORAZIONE
BABY-PAZIENTI

Roma, 21 apr. (Adnkronos Salute) - Una fascia gialla da Miss con
la scritta "Non disturbare" per gli infermieri alle prese con la
preparazione dei farmaci, ma anche una spilla azzurra da fissare sul
camice, con una frase che ricorda un po' una celebre campagna
pubblicitaria: 'Chiedimi se mi sono lavato le mani'. Sono solo alcune
delle iniziative adottate in questi anni all'ospedale pediatrico
Bambino Gesu' per ridurre gli errori e le infezioni ospedaliere. "Il
rischio zero e' un obiettivo difficile e ambizioso, ma specie in una
struttura come la nostra, con 50 letti in terapia intensiva e piu' di
100 in semi-intensiva, ma noi puntiamo allo zero", spiega
all'Adnkronos Salute il direttore sanitario Massimiliano Raponi.
Proprio con questo obiettivo sono nati la fascia gialla, il progetto
casco blu e le spille per il lavaggio delle mani.

"Il percorso anti-errori e' partito nel 2006 con 4 tappe:
identificazione del rischio, valutazione, prevenzione e monitoraggio",
racconta Raponi. "Con l'impegno di tutti, i risultati si sono visti:
la prevalenza delle infezioni ospedaliere e' passata da 7,6 su 100
ricoverati nel 2007 a 2,5 nel 2013", mentre per i pazienti ad alta
complessita' la percentuale e' arrivata allo zero. "I rientri non
programmati in sala operatoria per trimestre sono scesi da 8,73 a 2,63
per mille interventi nello stesso periodo". Tanto che l'ospedale del
Gianicolo e' stata la prima struttura pediatrica del Paese a ricevere
l'accreditamento da parte della Joint Commission International (Jci),
il principale ente di accreditamento a livello internazionale in
ambito sanitario.

"Abbiamo studiato i 'punti deboli' del processo: uno era il
lavaggio delle mani, l'altro il momento della preparazione e
somministrazione dei farmaci. Per incentivare il lavaggio mani abbiamo
realizzato delle spillette con un rubinetto che irrora le mani e la
scritta 'chiedimi se mi sono lavato le mani', da mettere sul camice.
L'idea era che i piccoli pazienti e i genitori raccogliessero l'invito
e aiutassero i dottori e gli infermieri a migliorare in questa
procedura chiave". (segue)

(Mal/Ct/Adnkronos)
21-MAG-14 11:38
SANITA': FASCIA ANTI-ERRORE E SPILLE SU CAMICI, PROGETTO AL BAMBINO GESU' (2) =

(Adnkronos Salute) - "Il sistema ha funzionato. Anche perche'
abbiamo creato un Comitato integrato con medici, clinici, infermieri,
ingegneri sulla qualita'. E alzato il livello di attenzione nei
reparti istituendo il 'casco blu': un medico o infermiere che
all'insaputa dei colleghi monitora il lavaggio mano in ogni struttura.
La percentuale e' vicina al 90% ma puntiamo al 100%". Per tutelare il
momento della preparazione dei farmaci, invece, si e' pensato a una
specie di fascia da miss: una striscia gialla con scritta blu 'Non
disturbare'. "L'idea e' che quanto l'infermiere sta preparando e
somministrando un farmaco non bisogna distrarlo, per nessun motivo",
spiega Raponi.

Se all'inizio gli operatori erano un po' perplessi, poi l'idea
della fascia ha preso piede. E sembra che a testarla siano stati anche
alcuni dirigenti, che iniziavano a fare domande agli infermieri: la
consegna era di ignorarle.Con il passare del tempo la fascia di 'miss
e mister farmaco' e' diventata popolare. "Avevamo proposto anche una
fascia in fronte in stile 'banzai'", scherza un'infermiera con
l'Adnkronos Salute. Poter essere tranquilli e senza distrazioni e'
importante per garantire l'accuratezza di preparazione e
somministrazione dei medicinali, e gli operatori sono stati i primi a
sperimentare la differenza. Nei reparti e nei corridoi sono inoltre
stati affissi cartelli con il 'segnale germi' (non si puo' entrare se
non sono state rispettate particolari procedure), rivolti a operatori
e familiari dei baby pazienti, e cartelli che spiegano ai genitori e
ai bambini alcune regole per ridurre i rischi in ospedale, dalle
cadute, alle infezioni. "Migliorare ancora e' possibile, ma occorre la
collaborazione di tutti", conclude Raponi.

(Mal/Ct/Adnkronos)
21-MAG-14 11:44

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