USA: ROSENSTEIN OGGI AL SENATO A PORTE CHIUSE SU LICENZIAMENTO COMEY =
il vice ministro Giustizia affronta il fuoco di fila delle
domande dei democratici
Washington, 18 mag. (AdnKronos/Washington Post) - Rod Rosenstein, il
vice ministro della Giustizia che ha annunciato la nomina dello
special counsel Robert Mueller, anche oggi sarà al centro della
vicenda che sta facendo tremare Washington e la Casa Bianca. Infatti
dovrà riferire di fronte ai 100 senatori per spiegare la caotica
dinamica della decisione che ha portato al licenziamento, la scorsa
settimana, di James Comey.
E che sta rischiando di compromettere la sua immacolata reputazione di
procuratore che gli è valsa, solo tre settimane fa, la conferma a
stragrande maggioranza, 94 sì contro 6 no, al Senato. Non a caso, la
Casa Bianca quando - nella primissima versione data subito dopo il
siluramento del direttore dell'Fbi, cioè che Donald Trump aveva agito
su diretta raccomandazione di Rosenstein e Jeff Sessions - aveva più
volte ricordato il sostegno e la stima bipartisan di cui gode il vice
ministro. Anche per le critiche, espresse in tempi non sospetti, per
il modo in cui Comey aveva gestito l'inchiesta contro Hillary Clinton,
come aveva sottolineato il vicepresidente Mike Pence.
Ma poi le versioni hanno cominciato a moltiplicarsi - forse anche per
una netta posizione di Rosenstein che, secondo quanto rivelato dal
W.Post, avrebbe minacciato le dimissioni se i portavoce di Trump
continuavano ad indicarlo come il primo motore del siluramento - fino
a quando Trump ha rivendicato completamente la paternità del
siluramento di Comey perchè era "vanesio": "l'avrei licenziato a
prescindere dalla raccomandazione, è stata una mia decisione", ha
detto alla Nbc. (segue)
(Nut/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
18-MAG-17 14:12
NNNN
USA: ROSENSTEIN OGGI AL SENATO A PORTE CHIUSE SU LICENZIAMENTO COMEY (2) =
il vice ministro Giustizia affronta il fuoco di fila delle
domande dei democratici
Washington, 18 mag. (AdnKronos/Washington Post) - Rod Rosenstein, il
vice ministro della Giustizia che ha annunciato la nomina dello
special counsel Robert Mueller, anche oggi sarà al centro della
vicenda che sta facendo tremare Washington e la Casa Bianca. Infatti
dovrà riferire di fronte ai 100 senatori per spiegare la caotica
dinamica della decisione che ha portato al licenziamento, la scorsa
settimana, di James Comey.
E che sta rischiando di compromettere la sua immacolata reputazione di
procuratore che gli è valsa, solo tre settimane fa, la conferma a
stragrande maggioranza, 94 sì contro 6 no, al Senato. Non a caso, la
Casa Bianca quando - nella primissima versione data subito dopo il
siluramento del direttore dell'Fbi, cioè che Donald Trump aveva agito
su diretta raccomandazione di Rosenstein e Jeff Sessions - aveva più
volte ricordato il sostegno e la stima bipartisan di cui gode il vice
ministro. Anche per le critiche, espresse in tempi non sospetti, per
il modo in cui Comey aveva gestito l'inchiesta contro Hillary Clinton,
come aveva sottolineato il vicepresidente Mike Pence.
Ma poi le versioni hanno cominciato a moltiplicarsi - forse anche per
una netta posizione di Rosenstein che, secondo quanto rivelato dal
W.Post, avrebbe minacciato le dimissioni se i portavoce di Trump
continuavano ad indicarlo come il primo motore del siluramento - fino
a quando Trump ha rivendicato completamente la paternità del
siluramento di Comey perchè era "vanesio": "l'avrei licenziato a
prescindere dalla raccomandazione, è stata una mia decisione", ha
detto alla Nbc. (segue)
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(AdnKronos/Washington Post) - Nella riunione, rigidamente a porte
chiuse, Rosenstein quindi si troverà nella posizione di cercare un
difficile equilibrio tra la difesa dell'amministrazione e del
presidente, e la difesa della sua credibilità. "Deve essere diretto,
accurato, disponibile se vuole avere la speranza di riconquistare la
fiducia di molti miei colleghi democratici", ha dichiarato
Chiristopher Coons, che il 25 aprile aveva votato con entusiasmo per
approvare la nomina del vice ministro.
I senatori democratici, coordinati dal leader Charles Schumer, infatti
hanno preparato un fuoco di fila di domande, che verranno affidate ai
molti ex procuratori, compresi tre ex procuratori generali statali -
Richard Blumenthal, Kamala Harris e Catherine Cortez Masto - che
siedono ora al Senato. "L'uomo che dovrebbe essere alla guida di tutte
queste inchieste sarà di fronte al Senato e potremo chiederli quanto
sia effettivo il passo indietro di Sessions, del licenziamento di
Comey e del suo memo", ha detto Claire McCaskill.
E sul memo dell'ex direttore dell'Fbi, cioè l'appunto in cui Comey
trascrisse le frasi con cui, il 14 febbraio, Trump gli chiese di
mollare l'inchiesta su Mike Flynn, si concentreranno invece le domande
dei repubblicani che vorranno sapere se lui fosse al corrente
dell'esistenza di quel memoradum nel momento in cui scriveva il suo
con cui raccomandava il licenziamento di Comey.
(Nut/AdnKronos)
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