X: PC E ARIA CONDIZIONATA 'A PALLA' DOPPIO STRESS PER OCCHI =
ADN0870 7 CRO 0 ADN CRO NAZ ESTATE: PC E ARIA CONDIZIONATA 'A PALLA' DOPPIO STRESS PER OCCHI = I consigli dell'oculista per proteggerli nella stagione calda non solo dai raggi del sole Roma, 20 giu. (AdnKronos Salute) - Ore davanti al pc, con l'aria condizionata al massimo. Un classico in ufficio d'estate. Ma anche doppio stress per gli occhi, che diventa triplo in presenza di un difetto di vista non corretto o quadruplo se la luminosità della stanza è disomogenea, soprattutto rispetto allo schermo del computer. A sottolineare la necessità di proteggere gli occhi in estate, non solo dai raggi del sole, è Gianluca Manni, docente di Clinica oculistica dell'università di Roma Tor Vergata. "In realtà - spiega Manni all'AdnKronos Salute - l'aria condizionata ha sugli occhi gli stessi effetti collaterali del riscaldamento elevato d'inverno. Si tratta di microclimi che tendono a far asciugare il film lacrimale che protegge la cornea. Si determina infatti un'evaporazione più elevata del film. Questo ci induce a sbattere più frequentemente le palpebre per umidificare ed evitare la sensazione di corpo estraneo o di sabbia negli occhi dovuto alla disidratazione. In questo caso è utile istillare negli occhi lacrime artificiali senza conservati. E se il sintomo persiste, serve consultare l'oculista". (segue) (Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 20-GIU-19 15:04
ESTATE: PC E ARIA CONDIZIONATA 'A PALLA' DOPPIO STRESS PER OCCHI (2) =
ADN0871 7 CRO 0 ADN CRO NAZ ESTATE: PC E ARIA CONDIZIONATA 'A PALLA' DOPPIO STRESS PER OCCHI (2) = (AdnKronos Salute) - Il segreto è mantenere una temperatura costante nell'ambiente. Ma anche il computer, e gli onnipresenti schermi che 'rapiscono' i nostri sguardi a lungo, contribuiscono a 'asciugare' il nostro film protettivo. "E' provato - aggiunge Manni - che davanti al pc si ammicca di meno e, quindi, si umidificano meno gli occhi. Oltre all'uso di lacrime artificiali, per evitare l'effetto corpo estraneo è utile spostare lo sguardo dallo schermo di tanto in tanto mentre si lavora. E mantenere un'illuminazione omogenea della stanza, senza un contrasto eccessivo con lo schermo. Per la stessa ragione è meglio non guardare la tv o lo schermo del telefonino al buio". Fondamentale, poi, consiglia l'esperto, "bere molto. Oltre al film che protegge la cornea, infatti, dobbiamo tener conto della componente vitreale dell'occhio composta da oltre il 90% di acqua. D'estate la disidratazione è in agguato. Il fenomeno delle 'mosche che volano', macchie nere che si ha l'impressione di vedere, è spesso legato alla riduzione del liquido nella componente vitreale. Ma si tratta di un sintomo da riferire, in ogni caso, all'oculista". Infine, usciti dall'ufficio "non dimenticare ormai gli occhiali da sole, a qualsiasi età. Occhiali a norma CE, che garantiscano l'azione di filtro dai raggi tossici", conclude Manni. (Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 20-GIU-19 15:04
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