Appello papà di ragazzo morto di tumore, a Taranto si muore (ANSA) - ROMA, 20 GIU - "La speranza è che ulteriori studi portino a far prendere la consapevolezza che a Taranto si muore. Ci si è arrivati anche prima, sono stati fatti tanti studi, solo che adesso con l'avallo di questi altri si avrà una chiarezza maggiore su quelle che sono le cause di morte nella città". Così Angelo Di Ponzio, papà di Giorgio, ragazzino di 15 anni, di Taranto, ucciso da un cancro, commenta la collaborazione tra Regione Puglia e Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità, per ulteriori studi, proiettati sul futuro, relativi alla salute a Taranto. Angelo ha voluto esserci oggi alla presentazione della collaborazione, oggi a Roma. "Non si riesce a capire perché non vi sia una presa di coscienza da parte di chi amministra, di chi ci gestisce - aggiunge - la fabbrica va chiusa, le fonti inquinanti vanno chiuse, perché bisogna mandare avanti il diritto alla salute e non quello economico". Giorgio è anche rappresentante del comitato Niobe, un comitato nazionale "formato da genitori che hanno perso i propri figli a causa di patologie legate all'ambiente".(ANSA). Y09-SAM 2019-06-20 16:16
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