GIOVEDÌ 01 AGOSTO 2019 17.29.00
= SCHEDA = Usa 2020: chi sale e chi scendo dopo dibattito dem =
(AGI) - New York, 1 ago. - Il candidato uscito vincitore dal
secondo dibattito televisivo tra i democratici in corsa per la
Casa Bianca, andato in onda sulla Cnn ieri sera, e' stato, pur
tra qualche balbettio e qualche incertezza, Joe
Biden: rispetto al debutto, a giugno, l'ex vicepresidente di
Obama e' parso piu' battagliero e reattivo, anche perche' e'
stato sempre al centro degli attacchi degli altri candidati,
dal 'Medicare' alla politica sull'immigrazione, quando Biden
ha detto che "chi entra in Usa illegalmente va rimandato a
casa, anche se non con i metodi di Trump".
Passo indietro, invece, per Kamala Harris: passata dal
ruolo di accusatrice di Biden, nel primo dibattito, a giugno, a
accusata, ha segnato la differenza. Harris e' apparsa meno
sicura di se', non e' sembrata avere la carica autoritaria
mostrata a Miami.
L'altra vincitrice netta del dibattito e' considerata Tulsi
Gabbard, stando ai primi commenti dei media. Trentotto anni,
veterana, la candidata democratica famosa per il suo fascino, e
in coda ai sondaggi, ha mostrato personalita' e grinta,
qualita' che gli americani amano molto, attaccando Kamala
Harris.
Il suo modo di parlare in modo asciutto e preciso sui
diritti civili ha conquistato applausi. Alla senatrice
californiana, ex procuratrice della California, che aveva
promesso di essere una "presidentessa magistrata" pronta a
perseguire i casi di abusi tra le forze di polizia, Gabbard ha
ribattuto: "Sono profondamente preoccupata dal suo passato. Lei
ha messo 1500 persone in galera per uso di marijuana e poi, da
candidata, ha riso quando le hanno chiesto se avesse mai fumato
l'erba". Harris ha replicato: "Non solo sostengo la
depenalizzazione dell'uso di marijuana, ma voglio la
legalizzazione". "Lei poteva fare la differenza sulla vita
delle persone da magistrato - l'ha incalzata Gabbard - e non
l'ha fatta. Questo e' il punto da cui partire".
La democratica eletta nelle Hawaii ha lanciato un'altra
accusa, ancora piu' grave, a Harris: "Da magistrato ha bloccato
alcune prove che potevano portare un uomo condannato alla pena
di morte a essere liberato. Poi e' dovuta intervenire la Corte
per costringerla a fare cio' che avrebbe dovuto fare", ha
aggiunto scatenando gli applausi della platea. Gabbard ha poi
dominato il dopo dibattito quando, parlando alla Fox, ha citato
il "sostegno di Trump e l'alleanza con l'Arabia Saudita che sta
fornendo supporto diretto e indiretto a Al Qaeda". "Come puoi
dire - ha aggiunto - che l'Arabia Saudita e' un grande alleato
nella lotta al terrorismo quando loro finanziano gruppi
terroristici in Yemen?".
Altra delusione e' stata Kristen Gillibrand: la senatrice
di New York aveva un asso nella manica, un vecchio articolo
scritto da Biden in cui l'ex vicepresidente sosteneva che le
"donne che lavorano deteriorano la famiglia". Invece di tirarlo
fuori per la prima volta ieri, in diretta, Gillibrand l'aveva
svelato sei giorni fa. Cosi', quando ieri gli ha contestato
questa posizione, Biden era gia' preparato e si e' difeso in
modo solido ricordando che la sua prima moglie, morta in un
incidente, e la seconda, avevano tutte e due lavorato.
Il terzo vincitore, alla fine, e' stato un assente: Barack
Obama. Ogni volta e' stato citato il suo nome, a cominciare da
Julian Castro, che fece parte del suo governo, la platea ha
applaudito convinta. (AGI)
Nwy/Rbr
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