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martedì 10 settembre 2019

= SCHEDA = Brexit: le 6 strade di BoJo per aggirare blocco Comuni =

MARTEDÌ 10 SETTEMBRE 2019 11.05.06


= SCHEDA = Brexit: le 6 strade di BoJo per aggirare blocco Comuni =

(AGI) - Roma, 10 set. - Il premier britannico, Boris Johnson, e' stato sconfitto ai Comuni che hanno bocciato la sua richiesta di elezioni anticipate e hanno invece approvato la legge Benn per evitare una Brexit senza accordo, obbligandolo a chiedere un rinvio. Una strada che l'inquilino di Downing Street non ha alcuna intenzione di percorrere. Ecco le sei strade che ha a disposizione per aggirare il blocco del Parlamento, da ieri notte ufficialmente sospeso per 5 settimane fino al 14 ottobre. - IGNORARE LA LEGGE: Da giorni si rincorrono voci secondo le quali il premier potrebbe ignorare la legge Benn approvata dal Parlamento e promulgata ieri dalla Regina; lo stesso ministro Michael Gove, a domanda diretta, non aveva voluto escludere chiaramente l'ipotesi, suscitando forti polemiche. Downing Street ha fatto sapere che Johnson rispettera' lo stato di diritto ma allo stesso tempo in aula ieri notte il premier ha ribadito che non intende chiedere il rinvio, come previsto dalla legge. Se decidesse veramente di ignorare la volonta' espressa dal Parlamento, per lui sarebbe un grosso rischio - Liz Saville Roberts del partito gallese Plaid Cymru ieri ha ventilato l'ipotesi dell'impeachment - nonche' un pericolosissimo precedente e creerebbe una tempesta politica e costituzionale. - INVIARE UNA SECONDA LETTERA ALL'UE INSIEME ALLA RICHIESTA DI RINVIO: La legge approvata prevede che Johnson, in caso non riesca a raggiungere un nuovo accordo con l'Ue entro il 19 ottobre, sia obbligato a chiedere un nuovo rinvio al 31 gennaio 2020. Una possibile strada per il leader dei Tory potrebbe essere quella di inviare la lettera con la richiesta dell'estensione dell'Articolo 50, accompagnandola pero' con una seconda lettera nella quale si attesta che il governo e' contrario al suddetto rinvio, invitando Bruxelles a ignorare la domanda di rinvio. Giudici e avvocati hanno gia' avvertito Johnson che si tratterebbe di oltraggio alla corte e di una violazione del diritto. - TROVARE UN'ALTRA STRADA PER INDIRE ELEZIONI ANTICIPATE: In base al Fixed-Term Parliaments Act (Ftpa), le elezioni si tengono ogni 5 anni, quindi non prima del 2022. Per aggirare l'ostacolo, il premier ha bisogno dell'appoggio di due terzi dei parlamentari (434). Ci ha gia' provato due volte a presentare una mozione in questo senso, ed entrambe le volte non ha raggiunto la soglia necessaria. Da qui, l'opzione di una proposta di legge di una sola riga che affermi come, a dispetto del Fixed-Term Parliaments Act, ci saranno elezioni generali il giorno X. Per passare, questa richiederebbe solo la maggioranza semplice ma potrebbero sorgere problemi per eventuali emendamenti su un rinvio del voto dopo il 31 ottobre. Senza contare che Johnson non ha piu' la maggioranza ai Comuni, dopo che il deputato Tory, Phillip Lee, e' passato con i Lib-Dem e sono stati espulsi dal partito i 21 'ribelli' che hanno votato la settimana scorsa contro il governo. Inoltre, anche la Camera dei Lord potrebbe votagli contro. (AGI) Sca (Segue) 101104 SET 19 NNNN
MARTEDÌ 10 SETTEMBRE 2019 11.05.06


= SCHEDA = Brexit: le 6 strade di BoJo per aggirare blocco Comuni (2)=

(AGI) - Roma, 10 set. - CHIEDERE VOTO DI FIDUCIA SUL SUO GOVERNO: Se il governo perdesse un voto di fiducia, ci sarebbero 14 giorni per trovare una maggioranza alternativa; in caso contrario ci sarebbe automaticamente il ritorno alle urne. Dal momento che le opposizioni respingono al momento questa strada, in attesa che la minaccia del no-deal sia definitivamente scongiurata, Johnson potrebbe lui stesso chiedere un voto di fiducia sul suo governo - mossa assolutamente insolita ed estrema - e ordinare ai Tory di astenersi, spingendo l'esecutivo a cadere. - DIMETTERSI: Se BoJo lasciasse l'incarico, farebbe cadere il suo stesso governo ma obbligherebbe le opposizioni ad andare a elezioni. Una mossa tecnicamente possibile, ma che fonti di Downing Street hanno gia' respinto categoricamente. - CHIEDERE A UN PAESE UE DI BLOCCARE IL RINVIO: Questa opzione era stata avanzata dal deputato britannico di origini polacche Daniel Kawczynski la scorsa primavera. All'epoca aveva sostenuto di aver chiesto a Varsavia di opporsi all'estensione dell'Articolo 50, per far venire meno l'unanimita' del blocco e impedire di fatto un rinvio. Non aveva funzionato allora e avrebbe scarsissime possibilita' di funzionare oggi dal momento che e' difficile che un Paese si metta contro gli altri 26, in particolare l'Irlanda, per fare un favore a un governo che potrebbe essere fuori gioco poche settimane piu' tardi. (AGI) Sca 101104 SET 19 NNNN   

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