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mercoledì 7 giugno 2023

Interrogazione a risposta scritta 4-01096 presentato da DE PALMA Vito testo di Lunedì 5 giugno 2023, seduta n. 113   DE PALMA, D'ATTIS e CAROPPO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: il rapporto fra assunzioni e cessazioni nel Ministero della giustizia presenta un saldo negativo: le uscite sono di gran lunga superiori all'ingresso di nuovo personale; episodici interventi di assunzioni in deroga non hanno scalfito la classica programmazione basata sul recupero delle risorse derivanti dalle cessazioni. Un processo, questo, congelato dal blocco delle assunzioni, che comunque sconta almeno due/tre anni di ritardo nella sua attuazione rispetto all'anno di riferimento nella quantificazione delle risorse utilizzabili;

 

            ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01096

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 113 del 05/06/2023

Firmatari
Primo firmatario: DE PALMA VITO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 01/06/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 05/06/2023
CAROPPO ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 05/06/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 01/06/2023
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01096
presentato da
DE PALMA Vito
testo di
Lunedì 5 giugno 2023, seduta n. 113

  DE PALMA, D'ATTIS e CAROPPO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

il rapporto fra assunzioni e cessazioni nel Ministero della giustizia presenta un saldo negativo: le uscite sono di gran lunga superiori all'ingresso di nuovo personale;

episodici interventi di assunzioni in deroga non hanno scalfito la classica programmazione basata sul recupero delle risorse derivanti dalle cessazioni. Un processo, questo, congelato dal blocco delle assunzioni, che comunque sconta almeno due/tre anni di ritardo nella sua attuazione rispetto all'anno di riferimento nella quantificazione delle risorse utilizzabili;

un esempio, in tal senso, si può desumere dalla documentazione del Ministero relativa al Piao triennio 2023-2025, ove si rileva che per le autorizzazioni assunzionali la quantificazione delle risorse utilizzabili è riferita alle cessazioni avvenute nel 2021;

è noto, invero, che nel quadriennio 2021/2024 le cessazioni ammontano a circa 10.000 unità, dato desumibile fra quelle già certificate negli anni 2021/2022 e quelle previste per limiti di età negli anni 2023/2024, a fronte di una richiesta di assunzione di circa 2.500 unità nel 2023;

ogni anno il Ministero, quindi, riesce a garantire la copertura di un quarto delle vacanze realizzatesi nel quadriennio precedente;

quanto sopra determina una condizione di grave disagio per l'intero comparto, costretto a maggiori ed insostenibili carichi di lavoro per chi è in servizio nonostante la necessità di far fronte all'impatto di riforme che hanno interessato, ad esempio, i codici di rito processuale civile e penale, nonché gli impegni assunti dal nostro Paese per il Pnrr relativi alla «giustizia»;

nelle intenzioni del Ministero, infatti, c'è la volontà di accelerare i processi, smaltire l'ingente arretrato, migliorare la situazione negli istituti penitenziari per adulti e minori sempre più sovraffollati, nonché dell'esecuzione penale esterna sempre più in affanno, e dare un chiaro perimetro di attività agli uffici Nep;

le recenti riforme (cosiddetta Cartabia) hanno, inoltre, introdotto il processo penale telematico, nonché la telematizzazione dei giudizi innanzi al giudice di pace con la necessità, quindi, di personale amministrativo sempre più specializzato e qualificato attualmente carente nei vari uffici;

d'altronde dalla «questione giustizia» passa gran parte del rilancio dell'economia italiana attualmente incapace di attrarre investitori stranieri anche per via della mancanza di un piano strategico del predetto settore;

come detto, tuttavia, le assunzioni e la relativa programmazione risultano deficitarie rispetto alle cessazioni (1/4 delle cessazioni coperto da nuove assunzioni) e si rendono necessari investimenti per il miglioramento della funzionalità degli Uffici giudiziari. In particolar modo, va potenziata l'attività di incentivazione per il personale che opera in tali condizioni che lamenta una crescente disaffezione verso la propria amministrazione, come dimostrano i sempre più frequenti comunicati delle organizzazioni sindacali, le quali da tempo chiedono:

1) un piano assunzionale d'emergenza che passi attraverso uno stanziamento straordinario ad hoc per il 2023, nonché anche attraverso l'utilizzo cumulativo dei risparmi derivanti dalle cessazioni realizzatesi negli anni 2021/2022 e di quelle realizzatesi e/o programmabili nel 2023;

2) l'utilizzo di quota parte delle risorse del Pnrr, riferite alla giustizia, per incentivare economicamente il personale in servizio nel Ministero;

3) l'utilizzo di quota parte del Fondo unico giustizia per la valorizzazione del personale, adottando una norma speciale per i lavoratori del Ministero, come avviene già da tempo per molti Dicasteri;

4) un confronto sul tema «organizzazione, risorse e logistica» da attuarsi in tempi brevi con l'apertura di un tavolo di tutte le componenti della giustizia, con i sindacati, i magistrati e l'avvocatura istituzione ed associativa –:

se e quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda intraprendere per far fronte alle problematiche di cui in premessa.
(4-01096)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

esecuzione della sentenza

rilancio economico

assunzione

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