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mercoledì 7 giugno 2023

Interrogazione a risposta scritta 4-01104 presentato da MALAVASI Ilenia testo di Lunedì 5 giugno 2023, seduta n. 113   MALAVASI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che: l'infertilità è considerata una patologia dall'Oms ed è un fenomeno in costante crescita che riguarda il 15-20 per cento delle coppie in Italia; tra le più frequenti cause di infertilità nelle donne figurano le alterazioni tubariche, malattie infiammatorie pelviche, fibromi uterini, endometriosi, alterazioni ormonali e ovulatorie. Negli uomini, invece, sono più frequenti i casi che alterano la produzione ormonale, riducono il testosterone e modificano la struttura e la funzione del testicolo, come varicocele, criptorchidismo, malformazioni genitali, infiammazioni testicolari, patologie prostatiche. A questi casi, si aggiunge l'infertilità causata da specifiche patologie o a seguito di trattamenti sui pazienti oncologici o sui pazienti sottoposti a operazioni chirurgiche dell'apparato riproduttivo in cui la principale causa della ridotta fertilità deriva dagli effetti tossici delle terapie;

 

            ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01104

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 113 del 05/06/2023

Firmatari
Primo firmatario: MALAVASI ILENIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 31/05/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 31/05/2023
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01104
presentato da
MALAVASI Ilenia
testo di
Lunedì 5 giugno 2023, seduta n. 113

  MALAVASI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

l'infertilità è considerata una patologia dall'Oms ed è un fenomeno in costante crescita che riguarda il 15-20 per cento delle coppie in Italia;

tra le più frequenti cause di infertilità nelle donne figurano le alterazioni tubariche, malattie infiammatorie pelviche, fibromi uterini, endometriosi, alterazioni ormonali e ovulatorie. Negli uomini, invece, sono più frequenti i casi che alterano la produzione ormonale, riducono il testosterone e modificano la struttura e la funzione del testicolo, come varicocele, criptorchidismo, malformazioni genitali, infiammazioni testicolari, patologie prostatiche. A questi casi, si aggiunge l'infertilità causata da specifiche patologie o a seguito di trattamenti sui pazienti oncologici o sui pazienti sottoposti a operazioni chirurgiche dell'apparato riproduttivo in cui la principale causa della ridotta fertilità deriva dagli effetti tossici delle terapie;

un numero significativo di coppie italiane, pertanto, si rivolge a tecniche di procreazione medicalmente assistita (Pma), tanto che nel 2020 il ricorso alla Pma ha portato alla nascita di circa 11.305 bambini (di cui 9.158 con gameti della coppia e 2.147 con gameti donati), pari al 2,8 per cento del totale dei bambini nati nel 2020, impattando in modo notevole sulla crisi che il nostro Paese vive in termini di natalità;

la Pma può essere suddivisa in diverse tipologie, tra cui l'inseminazione artificiale, la fecondazione in vitro e l'iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (Icsi), la crioconservazione degli ovociti a scopo precauzionale (anche detta «social freezing»). Tale tecnica può essere definita come una terapia dell'infertilità futura e consiste nell'applicazione delle tradizionali tecniche di crioconservazione dei gameti femminili (ovociti), ormai consolidate e sicure, per accedere successivamente alle procedure di Pma;

l'accesso e l'effettiva realizzazione di tali tecniche sono oggetto di numerose criticità e problematiche perché, ad oggi, il diritto alla Pma è fortemente compromesso dal gap esistente tra il potenziale numero di donne che potrebbero accedere alla Pma e quante effettivamente riescono ad iniziare il trattamento;

la principale normativa di riferimento in Italia per la Pma è la legge n. 40 del 2004, che ha stabilito i princìpi fondamentali e i limiti etici entro i quali tali tecniche possono essere praticate nel Paese;

tuttavia, negli anni, tale legge ha subìto molteplici variazioni che ne hanno modificato nel tempo i princìpi;

con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 gennaio 2017 le tecniche di Pma, finalizzate al trattamento dell'infertilità, sono state inserite nei «nuovi Lea», e il 19 aprile 2023 la conferenza Stato-regioni ha sancito l'intesa sullo schema di decreto concernente la definizione delle tariffe dell'assistenza specialistica ambulatoriale e protesica che dovrebbe quindi fare rientrare tali tecniche di Pma tra quelle a carico del Servizio sanitario nazionale;

tuttavia, nonostante l'esistenza di una normativa specifica e della giurisprudenza costituzionale intervenute per risolvere le criticità interpretative del provvedimento, persistono numerosi problemi riguardanti la mancata attuazione della legge n. 40 inerenti prevalentemente alla mancata uniformità nell'accesso alle tecniche di Pma tra le diverse regioni italiane –:

quali iniziative di competenza si intenda adottare per affrontare le criticità e le disuguaglianze nell'accesso alle tecniche di Pma tra le diverse regioni italiane e per garantire l'effettiva attuazione della legge n. 40 del 2004;

quali iniziative si intenda intraprendere per supportare la natalità e combattere i problemi di fertilità attraverso l'applicazione della tecnica del social freezing nel caso di patologie come la sclerosi multipla, l'endometriosi o la sindrome dell'ovaio policistico;

se non reputi opportuno garantire a livello nazionale l'accesso alle tecniche di Pma alle persone che soffrono di infertilità nonché l'accesso ai servizi sanitari, comprese le cure relative alla salute sessuale e riproduttiva come direttamente connesse al benessere psicofisico della persona.
(4-01104)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

procreazione artificiale

politica sanitaria

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