Messaggio inoltrato
Marco Cosentino
IL SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO NON C'E' PIU'
Nella rassegna stampa agostana di oggi spiccano un paio di notiziole. La prima è che quest'anno per la prima volta è probabile che il numero di candidati medici alle scuole di specializzazione sarà *inferiore* al numero di posti disponibili. Questo malgrado il numero di laureati sia enormemente superiore. Per capirsi, i posti in specialità 2023 saranno probabilmente intorno ai 14.500, mentre il numero di studenti ammessi al corso di laurea saranno oltre 18.000 dagli oltre 16.300 dello scorso anno. L'ipotesi è che stia crescendo la quota di laureati che nemmeno pensa alla specializzazione e che o se ne va direttamente all'estero oppure trova lavoro nelle varie cooperative che poi "cedono" il personale alle strutture pubbliche vincolate a ridurre il loro organico ma non a mandare in rosso il bilancio per acquisire personale a chiamata. E infatti l'altra notiziola riguarda il "cane buongustaio" che l'altro giorno pare abbia addentato la natica di una ragazza. Questa, rivoltasi al pronto soccorso, si è trovata di fronte un medico non dipendente dall'ospedale bensì appunto da una società che fornisce personale medico. Non tutti i notiziari riportano il dettaglio, che - anche quando c'è - è comunque confinato verso il fondo dell'articolo, dove la maggior parte dei lettori non arriva. I pronto soccorso sono indubbiamente il nervo più scoperto del sistema, ma rappresentano solo la punta di un iceberg di fatto in rapido scioglimento. Perché il vero "cambiamento climatico" è quello da decenni in atto nel nostro sistema di "welfare", un tempo tra i migliori al mondo e oggi in picchiata verso i modelli d'oltreoceano.
"Così colui, del colpo non accorto, Andava combattendo ed era morto"
Nella rassegna stampa agostana di oggi spiccano un paio di notiziole. La prima è che quest'anno per la prima volta è probabile che il numero di candidati medici alle scuole di specializzazione sarà *inferiore* al numero di posti disponibili. Questo malgrado il numero di laureati sia enormemente superiore. Per capirsi, i posti in specialità 2023 saranno probabilmente intorno ai 14.500, mentre il numero di studenti ammessi al corso di laurea saranno oltre 18.000 dagli oltre 16.300 dello scorso anno. L'ipotesi è che stia crescendo la quota di laureati che nemmeno pensa alla specializzazione e che o se ne va direttamente all'estero oppure trova lavoro nelle varie cooperative che poi "cedono" il personale alle strutture pubbliche vincolate a ridurre il loro organico ma non a mandare in rosso il bilancio per acquisire personale a chiamata. E infatti l'altra notiziola riguarda il "cane buongustaio" che l'altro giorno pare abbia addentato la natica di una ragazza. Questa, rivoltasi al pronto soccorso, si è trovata di fronte un medico non dipendente dall'ospedale bensì appunto da una società che fornisce personale medico. Non tutti i notiziari riportano il dettaglio, che - anche quando c'è - è comunque confinato verso il fondo dell'articolo, dove la maggior parte dei lettori non arriva. I pronto soccorso sono indubbiamente il nervo più scoperto del sistema, ma rappresentano solo la punta di un iceberg di fatto in rapido scioglimento. Perché il vero "cambiamento climatico" è quello da decenni in atto nel nostro sistema di "welfare", un tempo tra i migliori al mondo e oggi in picchiata verso i modelli d'oltreoceano.
"Così colui, del colpo non accorto, Andava combattendo ed era morto"
VareseNews
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