REFERENDUM. DI PIETRO A ZAVOLI: SUBITO LEGGE SU PAR CONDICIO
(DIRE) Roma, 27 apr. - Il leader dell'Italia dei Valori, Antonio
Di Pietro, ha inviato oggi una lettera al presidente della
commissione parlamentare di Vigilanza, Sergio Zavoli, per
chiedere la calendarizzazione e l'approvazione d'urgenza del
provvedimento di attuazione della legge sulla par condicio.
"Nonostante la campagna referendaria sia formalmente iniziata
gia' dal 4 aprile scorso- scrive Di Pietro- la commissione da lei
presieduta, a tutt'oggi, non ha ancora varato le disposizioni da
impartire alla Rai in materia di tribune dei referendum, di
messaggi autogestiti e di informazione. Finora, ai cittadini
italiani sono stati sottratti non meno di 25 giorni di
informazione e di approfondimento sui quesiti oggetto dei
referendum del 12 e 13 giugno".
"E' del tutto evidente- aggiunge il leader dell'Idv- che siamo
di fronte ad un'inadempienza grave del Parlamento e a una lesione
del diritto degli elettori e delle elettrici a votare informati.
Apprezzo il suo sforzo di trovare una mediazione tra maggioranza
e opposizione che consenta di adempiere agli obblighi di legge.
Tuttavia non puo' sfuggire alla sua valutazione l'atteggiamento
manifestamente dilatorio dei commissari di maggioranza che
puntano in modo scoperto a ridurre al minimo i tempi e gli spazi
radiotelevisivi per i referendum".(SEGUE)
(Com/Vid/ Dire)
14:47 27-04-11
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REFERENDUM. DI PIETRO A ZAVOLI: SUBITO LEGGE SU PAR CONDICIO -2-
(DIRE) Roma, 27 apr. - "Basta avere presenti le esplicite
dichiarazioni del presidente del Consiglio a proposito del
tentativo di far saltare il referendum sul nucleare- scrive
ancora Di Pietro- il silenzio imposto all'informazione per gli
italiani all'estero, la quantita' e la qualita' degli emendamenti
presentati dai commissari Pdl che mirano esplicitamente, contra
legem, a restringere il periodo di campagna referendaria, a far
saltare il principio di parita' tra tutti i soggetti politici, a
mettere il bavaglio alle trasmissioni di approfondimento
giornalistico, per rendersi conto che ogni ulteriore indugio
nell'approvazione del Regolamento, finisce, oggettivamente, per
dare fiato a quanti oggi mostrano di avere paura del voto
popolare".
"Tenuto conto, inoltre, che il maggior onere di informazione
sui quesiti referendari ricade sulle spalle della Rai, lasciare
il servizio pubblico privo di indicazioni, significa, di fatto,
azzerare la campagna referendaria. Per queste ragioni- conclude
Di Pietro- torno a chiederle di calendarizzare e approvare, con
tutta l'urgenza che l'attuale ritardo richiede, il provvedimento
di attuazione della legge 28/2000, avvalendosi, se necessario,
dei poteri di cui al comma 3, dell'articolo 6 del Regolamento,
convocando a oltranza la commissione".
(Com/Vid/ Dire)
14:47 27-04-11
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REFERENDUM. GRANATA (FLI): GOVERNO DI IMBROGLIONI E MERCENARI
(DIRE) Roma, 27 apr. - "Il tentativo di Berlusconi e del suo
governo di far saltare i referendum e' degno di una compagnia di
imbroglioni che regge su un drappello di mercenari". Lo afferma
in una nota il deputato di Futuro e Liberta', Fabio Granata, che
aggiunge: "Altro che rivolte nel Mediterraneo, e' in Italia che
Berlusconi e il suo governo di imbroglioni e mercenari vanno
mandati a casa e subito, per fermare il declino della nazione e
l'oltraggio continuo alla legalita' e alla dignita' nazionale.
Chiudere la stagione di Berlusconi e del berlusconismo, senza se
e senza ma".
(Com/Vid/ Dire)
14:45 27-04-11
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REFERENDUM: GRANATA (FLI), GOVERNO DI IMBROGLIONI TENTA DI FARLI SALTARE =
Roma, 27 apr. (Adnkronos) - ''Il tentativo di Berlusconi e del
suo governo di far saltare i referendum e' degno di una compagnia di
imbroglioni che regge su un drappello di mercenari". Lo afferma in una
nota il deputato di Futuro e Liberta', Fabio Granata, che aggiunge:
''Altro che rivolte nel Mediterraneo, e' in Italia che Berlusconi e il
suo governo di imbroglioni e mercenari vanno mandati a casa e subito,
per fermare il declino della nazione e l'oltraggio continuo alla
legalita' e alla dignita' nazionale. Chiudere la stagione di
Berlusconi e del berlusconismo, senza se e senza ma".
(Pol/Col/Adnkronos)
27-APR-11 14:31
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Nucleare/ Bianchi (Pd): Governo lo vuole, sì al referendum
Vogliono costruire centrali e affossare le energie rinnovabili
Roma, 27 apr. (TMNews) - "I furbi distinguo del ministro Romani
di oggi sul futuro del nucleare ci dicono che nella sostanza che
il governo vuole costruire al più presto le centrali nucleari e
affossare le rinnovabili". Lo ha affermato in una nota il
responsabile Ambiente del Pd, Stella Bianchi, aggiungendo che si
tratta di "una scelta pericolosa in cui vi è un intreccio oscuro
di interessi". "Non si cancelli quindi il diritto dei cittadini
di esprimere la propria opinione su un tema che riguarda la loro
salute e il futuro del paese. Si tenga quindi il referendum sul
nucleare già indetto per il 12 e il 13 giugno prossimi", ha
concluso Bianchi.
Red/Arc
271421 apr 11
NUCLEARE. BONELLI: DA BERLUSCONI SVOLTA AUTORITARIA SU REFERENDUM
E' MONARCA CHE DECIDE QUANDO E SU COSA ITALIANI POSSONO VOTARE.
(DIRE) Roma, 27 apr. - "Quella di Berlusconi sul nucleare e' una
svolta autoritaria senza precedenti". Lo dichiara il presidente
dei Verdi Angelo Bonelli. "Il monarca Berlusconi ieri non solo ha
offeso gli italiani, trattandoli come cittadini incapaci di
intendere e decidere su una questione fondamentale per il futuro
del Paese- aggiunge Bonelli- ma con l'imbroglio della moratoria
ha ratificato l'esproprio del diritto democratico dei referendum".
Con "l'imbroglio della moratoria", il governo "ha creato una
situazione sconcertante e che e' paragonabile alla truffa del
secolo- conclude il presidente dei Verdi- Il decreto Omnibus,
infatti, scade il 30 di maggio ed e' quindi ragionevole pensare
che la decisione della Cassazione sul quesito sull'atomo arrivi
solo ad una settimana dalle urne del 12 e 13 giugno".
(Com/Ran/ Dire)
14:06 27-04-11 begin_of_the_skype_highlighting 06 27-04-11 end_of_the_skype_highlighting
NNNNACQUA: VENDOLA, GOVERNO TEME REFERENDUM SU DECRETO RONCHI
(ANSA) - BARI, 27 APR - Le ''grandi lobby dei privatizzatori
e il governo nazionale hanno paura e hanno deciso di impedire al
popolo italiano di esprimersi col referendum'', anche sul
''decreto Ronchi che impone in maniera selvaggia processi di
privatizzazione delle risorse idriche in Italia con argomenti
truffaldini, per esempio adducendo l'argomento che si tratta di
ottemperare a normative europee''. Lo ha sottolineato il
presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che oggi a Bari
ha partecipato a incontro sulla gestione dell' acqua pubblica
con il vicesindaco con delega ai servizi idrici di Parigi, Annle
Le Strat.
''Noi - ha detto Vendola - siamo in un Paese leggero e di
facili costumi, che ha ingaggiato sull'acqua una battaglia che
qualcuno non vuole si svolga''. ''Il 12 giugno prossimo - ha
ricordato - vi e' un referendum'' per il quale ''abbiamo
raccolto un milione e mezzo di firme, tre volte il numero
sufficiente per averne diritto''. Ma ''questo 12 di giugno - ha
ribadito - mette paura alle grandi lobby dei privatizzatori e
anche al governo nazionale che hanno deciso di provare a
manipolare le norme per poterle rimanipolare dopo''.
Per Vendola ''hanno deciso di impedire al popolo italiano di
esprimersi col referendum su tre questioni chiave: giustizia,
nucleare e acqua bene comune''. Rivolgendosi al vicesindaco di
Parigi, Vendola ha poi ricordato che la ''sua visita e'
portatore di una esperienza di buon senso e realismo e non di
velleitarismo ideologico''. Perche' ''la ripubblicizzazione
dell' acquedotto di Parigi - ha concluso - e' avvenuta in un
contesto in cui dominano multinazionli come quelle francesi, che
nel settore idrico sono delle assolute potenze nel
mondo''.(ANSA).
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27-APR-11 14:02 NNNN
Acqua/ Senatori Pd: No a legge truffa per annullare referendum
Ci impegneremo e denunceremo assalto da governo sudamericano
Roma, 27 apr. (TMNews) - "No alla leggina che il governo vorrebbe
fare sull'acqua e il servizio idrico per sfilare ai cittadini il
diritto di esprimersi tramite il referendum". E' quanto affermano
in una nota i senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco
Ferrante, i quali aggiungono: "Per questo motivo saremo impegnati
in Parlamento al fianco del Comitato Referendario 2 Sì per
l'Acqua Bene Comune, che in questi giorni si sta mobilitando nel
Paese perché a meno di due mesi dalla consultazione referendaria
non ci siano impropri interventi legislativi che sembrano voler
ricalcare lo scippo di democrazia già compiuto con il referendum
sul nucleare".
"Le manovre di palazzo - proseguono Della Seta e Ferrante - che
in questi giorni si stanno affacciando nel tentativo di impedire
che i quesiti referendari sulla privatizzazione dell'acqua
vengano sottoposti al giudizio dei cittadini configurerebbero la
seconda legge truffa che il governo confeziona nel giro di pochi
giorni, dopo quanto successo con l?energia nucleare. Più di un
milione e 400mila firme hanno consentito che venissero presentati
i quesiti referendari sull'acqua, e dunque -
concludono i senatori Pd - ci impegneremo e denunceremo ogni
assalto al referendum da parte di un governo che agisce ormai
come un regime sudamericano".
Red/Gal
271339 apr 11
ACQUA. DELLA SETA E FERRANTE (PD): NO A TRUFFA CONTRO REFERENDUM
SECONDO TENTATIVO DOPO QUELLO SUL NUCLEARE, MANOVRA DI PALAZZO.
(DIRE) Roma, 27 apr. - "No alla leggina che il governo vorrebbe
fare sull'acqua e il servizio idrico per sfilare ai cittadini il
diritto di esprimersi tramite il referendum. Per questo motivo
saremo impegnati in Parlamento al fianco del 'Comitato
referendario 2 'si'' per l'acqua bene comune', che in questi
giorni si sta mobilitando nel Paese perche' a meno di due mesi
dalla consultazione referendaria non ci siano impropri interventi
legislativi che sembrano voler ricalcare lo scippo di democrazia
gia' compiuto con il referendum sul nucleare". Lo dichiarano i
senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
"Le manovre di palazzo- proseguono Della Seta e Ferrante- che
in questi giorni si stanno affacciando nel tentativo di impedire
che i quesiti referendari sulla privatizzazione dell'acqua
vengano sottoposti al giudizio dei cittadini configurerebbero la
seconda legge truffa che il governo confeziona nel giro di pochi
giorni, dopo quanto successo con l'energia nucleare".
Piu' di un milione e 400mila firme "hanno consentito che
venissero presentati i quesiti referendari sull'acqua, e dunque-
concludono i senatori Pd- ci impegneremo e denunceremo ogni
assalto al referendum da parte di un governo che agisce ormai
come un regime sudamericano".
(Com/Ran/Dire)
13:18 27-04-11
NUCLEARE. EDO RONCHI: NON C'È RISPETTO DELLA SOVRANITÀ POPOLARE
NON PENSO PERO' CHE IL CONSENSO ALL'ATOMO TORNERA' RAPIDAMENTE.
(DIRE) Roma, 27 apr. - Le parole del presidente del consiglio
Silvio Berlusconi, che ieri ha ammesso di aver deciso la
moratoria sul nucleare per evitare il referendum, dimostrano
"scarso rispetto dell'istituto costituzionale del referendum ma
soprattutto della sovranita' popolare, a cui si fa continuo
appello a sproposito". E' il giudizio di Edo Ronchi, ex ministro
dell'Ambiente e presidente della Fondazione per lo Sviluppo
Sostenibile, intervenuto stamane a Radio Citta' Futura.
Quanto alla possibilita' che a questo punto il referendum si
svolga, "tecnicamente sara' la Cassazione a decidere- osserva
Ronchi- e ritengo che le probabilita' che non lo annulli siano
molto basse". Ma il tentativo di reintrodurre le norme per
riproporre il nucleare "fa parte di una strategia politica che va
contrastata e andra' contrastata anche in futuro- prosegue l'ex
ministro dell'Ambiente- non penso pero' che il consenso al
nucleare tornera' in maniera cosi' rapida come sostiene il
presidente del Consiglio; penso, anzi, che Berlusconi paghera' un
costo di consenso piuttosto elevato, se insiste su questo tasto".
Ronchi si arrabbia quando sente parlare di "risposta emotiva"
da parte della popolazione, sull'onda dell'incidente di
Fukushima: "Smettiamola di dire che quando si ha un'opinione
diversa parla la pancia il cittadino non puo' essere giudicato
deficiente se non condivide delle tesi idiote e infondate: che il
nucleare sia una tecnologia inaffidabile e' una valutazione
tecnica, non dettata dalla pancia".
(Com/Ran/Dire)
13:11 27-04-11
NNNNREFERENDUM: ACQUA; SENATORI ECODEM, NO A LEGGE TRUFFA
(ANSA) - ROMA, 27 APR - ''No alla leggina che il governo
vorrebbe fare sull'acqua e il servizio idrico per sfilare ai
cittadini il diritto di esprimersi tramite il referendum. Per
questo motivo saremo impegnati in Parlamento al fianco del
'Comitato Referendario 2 Si' per l'Acqua Bene Comune', che in
questi giorni si sta mobilitando nel Paese perche' a meno di due
mesi dalla consultazione referendaria non ci siano impropri
interventi legislativi che sembrano voler ricalcare lo scippo di
democrazia gia' compiuto con il referendum sul nucleare''. Lo
dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco
Ferrante.
''Le manovre di palazzo - proseguono Della Seta e Ferrante -
che in questi giorni si stanno affacciando nel tentativo di
impedire che i quesiti referendari sulla privatizzazione
dell'acqua vengano sottoposti al giudizio dei cittadini
configurerebbero la seconda legge truffa che il governo
confeziona nel giro di pochi giorni, dopo quanto successo con
l'energia nucleare. Piu' di un milione e 400mila firme hanno
consentito che venissero presentati i quesiti referendari
sull'acqua, e dunque - concludono i senatori PD - ci
impegneremo e denunceremo ogni assalto al referendum da parte di
un governo che agisce ormai come un regime sudamericano''.
(ANSA).
COM-CLANUCLEARE. ECODEM: SE MORATORIA E' ESPEDIENTE, SERVE REFERENDUM
VIGNI: NON TOLLERABILI PASTICCI E IMBROGLI A DANNO DEGLI ITALIANI
(DIRE) Roma, 27 apr. - "Delle due l'una: o il piano nucleare
viene effettivamente abrogato oppure, se come ha confessato
Berlusconi si tratta solo di un espediente temporaneo per evitare
il voto degli italiani, allora non c'e' alcuna ragione giuridica
e politica per annullare il referendum. Pasticci e imbrogli a
danno degli italiani non sono tollerabili, ne' credo possano
essere accettati dalla Cassazione. Consentire ai cittadini di
scegliere liberamente, su una questione cosi' importante per il
futuro del paese, e' a questo punto, a maggior ragione, una
fondamentale esigenza democratica". Lo dice Fabrizio Vigni,
presidente nazionale Ecologisti Democratici, chiedendo "con
forza" lo svolgimento del referendum sul nucleare.
(Com/Ran/Dire)
12:50 27-04-11
NNNN
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