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mercoledì 27 aprile 2011

Salute: rischi tintarella snobbati, solo 1 studente italiano su 10 si protegge

SALUTE: RISCHI TINTARELLA SNOBBATI, SOLO 1 STUDENTE ITALIANO SU 10 SI PROTEGGE =
RAGAZZE PIU' INFORMATE MA NON RINUNCIANO A LAMPADE

Roma, 27 apr. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Sotto il sole
studenti italiani bravi solo in teoria. Conoscono i rischi legati alla
tintarella selvaggia, i nomi dei tumori e le loro cause, ma poco piu'
di uno su dieci dice di proteggersi mentre il 40% non lo fa mai. Se le
ragazze sono piu' informate dei maschi, anche loro non resistono alla
tentazione di qualche lampada di troppo. A 'fotografare' gli
adolescenti italiani e' un'indagine della Clinica dermatologica
dell'Universita' dell'Aquila, condotta attraverso dei questionari su
1.204 alunni di licei e istituti tecnici in Abruzzo.

Il lavoro verra' presentato in occasione dell'86° Congresso
nazionale Sidemast (Societa' italiana di dermatologia medica,
chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse), che
vedra' oltre mille dermatologi a Verona dal 18 al 21 maggio.
L'appuntamento cade a pochi giorni dall'Euromelanoma Day, che si tiene
lunedi' 16, campagna pan-Europea di informazione e screening, condotta
da dermatologi di strutture universitarie, ospedaliere o che svolgono
attivita' privata, con l'obiettivo di informare i cittadini sui tumori
della pelle, promuovendone la prevenzione (info www.sidemast.org).
"L'indagine e' stata condotta alcuni mesi fa, tramite un questionario
di dieci domande, riguardanti la conoscenza dei tumori cutanei e il
comportamento nei confronti dell'esposizione solare", spiega la
professoressa Ketty Peris, direttore della Clinica Dermatologica
dell'Universita' dell'Aquila.

"La consapevolezza globale e' stata valutata mediante un'analisi
caso-controllo, che ha preso in considerazione le risposte a una
combinazione di domande riguardanti conoscenza e comportamento",
aggiunge. La ricerca, che verra' pubblicata subito dopo il congresso,
evidenzia che la maggior parte degli studenti (97%) ha sentito parlare
dei tumori cutanei e ha correttamente identificato le cause (58.6%) e
i nomi (64.2%) dei tumori della pelle; inoltre ha giudicato in maniera
appropriata il livello di pericolosita' dei raggi solari (70.2%) e
delle neoplasie cutanee (80.6%). Ma nonostante cio' solo il 13.5%
degli intervistati dichiara di proteggersi sempre dai raggi solari,
mentre il 39.1% riferisce di non farlo mai. (segue)

(Red-Mal/Zn/Adnkronos)
27-APR-11 11:07

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SALUTE: RISCHI TINTARELLA SNOBBATI, SOLO 1 STUDENTE ITALIANO SU 10 SI PROTEGGE (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Nel rapporto con il sole abbiamo
notato anche alcuni aspetti di comportamento diverso nei due sessi -
aggiunge Peris - Ad esempio le ragazze sono sicuramente piu' informate
sui rischi, eppure non rinunciano ai lettini solari. Inoltre, se
devono proteggersi dal sole, preferiscono mettersi sotto l'ombrellone
o andare in posti all'ombra, mentre i ragazzi restano comunque sotto
il sole, indossando pero' una maglietta e il cappellino". Altro dato
emerso dall'indagine e' l'influenza notevole del dermatologo nel
veicolare le informazioni di prevenzione. Il 90% degli intervistati
afferma infatti di conoscere le nozioni di base proprio grazie alle
spiegazioni dello specialista.

"Questo studio suggerisce che figure chiave come i dermatologi e
poi anche i medici di medicina generale e i componenti della famiglia
potrebbero giocare un ruolo importante - commenta Giampiero
Girolomoni, presidente del Congresso e direttore della Clinica
Dermatologica dell'Universita' di Verona - In particolare, il
dermatologo dovrebbe rivestire un ruolo primario nell'educazione della
popolazione giovanile nell'esposizione solare e sui tumori della cute.
Infatti nonostante un buon livello di conoscenza, e' evidente un
comportamento altamente insoddisfacente tra gli studenti intervistati.
Non dobbiamo dimenticare che rafforzare le convinzioni sulla giusta
esposizione da giovani, significa evitare l'insorgere di gravi
patologie da adulti".

A Verona si affronteranno diverse tematiche legate al sole e al
melanoma, attraverso contributi sul fronte della prevenzione,
epidemiologia e diagnosi precoce, incontri sui fattori di rischio e
sulle linee operative nelle visite di follow-up. Sono previste anche
sessioni sulla clinica del melanoma, sugli aspetti genetici e sulla
demoscopia, una tecnologia che permette una maggiore accuratezza
diagnostica attualmente molto diffusa tra i dermatologi italiani.
Inoltre si parlera' di nuove tecniche di valutazione del linfonodo
sentinella, una procedura indicata per la stadiazione del melanoma.

(Red-Mal/Zn/Adnkronos)
27-APR-11 11:49

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