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giovedì 14 luglio 2011

Prostituzione, dai municipi VIII e XI critiche al sindaco

Sicurezza

Prostituzione, dai municipi VIII e XI critiche al sindaco

Alemanno moto

Piovono critiche sulla ronda antiprostituzione di Gianni Alemanno. Lo scorso 10 luglio il sindaco ha percorso in sella alla sua moto le strade della periferia cittadina. Sgrulletti (Pd), VIII municipio, "Non occorre montare in sella e girare Roma per un paio d'ore per accorgersi che le ordinanze hanno fallito ogni obiettivo". Catarci (Sel), XI municipio, "Dopo la becera ordinanza incostituzionale con cui si sono comminate multe in abbondanza alle lucciole e qualcuna ai loro clienti, Alemanno passa ora a invocare una legge per introdurre il reato di prostituzione in strada"
Piovono critiche sulla ronda antiprostituzione di Alemanno. Lo scorso 10 luglio il sindaco ha percorso in sella alla sua moto le strade della periferia cittadina. “Capisco il fascino dei telefilm anni '80, ma Roma non ha bisogno di 'Poncharello' come sindaco!”. E’ il commento del segretario Pd in VIII municipio, Andrea Sgrulletti, dopo il sopralluogo notturno del sindaco Alemanno per le strade di Roma. “Non occorre montare in sella e girare Roma per un paio d'ore per accorgersi che le ordinanze che, con grande clamore, il sindaco annunciò all'inizio della sua infelice esperienza amministrativa, hanno fallito ogni obiettivo – ha continuato Sgrulletti -, basterebbe prestare ascolto alle parole chiare che a tal proposito hanno speso tante e diverse realtà associative, a partire dalle rappresentanze sindacali delle forze di polizia, passando per le associazioni che si occupano di tale fenomeno, fino ad arrivare al Pd”. "Il sindaco Alemanno, con il Patto Roma Sicura, aveva promesso di “ripulire” le strade dalla prostituzione. Non c’è riuscito, e pare tra l’altro che se ne sia accorto. “Il fenomeno della prostituzione in strada, un tempo limitato ad alcuni tratti molto periferici di via Collatina e via dell'Acqua Vergine – ha aggiunto Sgrulletti - oggi dilaga su tutta via Prenestina, mentre sulla via Casilina ve ne è traccia già a Grotte Celoni, noto capolinea dell'Atac. Anche via di Rocca Cencia è interessata dal fenomeno, il quale è evidentemente gestito su larga scala da imponenti organizzazioni criminali”. Secondo il segretario Pd dell’VIII municipio al di là del controllo del territorio è necessario investire sulla cultura anti prostituzione: “Un serio lavoro sul contrasto del fenomeno della tratta e all’impostazione di programmi di informazione, istruzione e cultura, per limitare sul medio-lungo periodo il numero di ‘clienti’ che, secondo un’elementare legge di mercato, è ciò che rende davvero difficile il contrasto del fenomeno”. Sulla presenza delle forze dell'ordine nella periferia di Roma, Sgrulletti conclude: “E’ servito il vento in faccia preso sulla moto a svegliare il sindaco dal torpore? Non bastavano i dati del Silp Cgil? Un agente ogni 1850 abitanti nel municipio VIII contro uno ogni 219 nel municipio I? In questi tre anni il sindaco si è sempre limitato a risposte burocratiche, come quelle a proposito della chiusura del presidio di polizia a Tor Bella Monaca; o al silenzio, come sulla segnalazione della decisione di spostare altrove l'unità radiomobile dei carabinieri che prestava servizio notturno. Se pensa di recuperare il consenso perduto con questi spot, ha capito davvero male l’aria che tira”.
In merito all’ordinanza sulla prostituzione inclusa nel Patto Roma Sicura, interviene anche il presidente dell’XI municipio, Andrea Catarci (Sel): "Per le strade di Roma il fenomeno della prostituzione è in aumento e coinvolge persone adulte e minori, donne e trans, italiane e straniere – ha dichiarato - se il sindaco è passato per il municipio Roma XI, da Piazza dei Navigatori a Largo Veratti e via Gibilmanna, percorrendo viale Colombo e viale Marconi, si sarà reso conto di quanto rilevante sia la questione, con rapporti sessuali consumati fin dentro giardini e androni dei palazzi causa di un'elevata tensione sociale. Cambiando zona, spostandosi su via Salaria o a viale Togliatti come in altre parti, avrà verificato un quadro simile”.
Solo propaganda il giro in motocicletta del sindaco Alemanno secondo Catarci: “Dopo la becera ordinanza incostituzionale con cui si sono comminate multe in abbondanza alle lucciole e qualcuna ai loro clienti – ha proseguito - Alemanno passa ora a invocare una legge per introdurre il reato di prostituzione in strada. Non solo. Manda i consiglieri comunali e municipali di centro destra a cavalcare le legittime proteste contro il degrado, per indirizzarle nella consueta criminalizzazione delle vittime”. Uno “spettacolo indecente” e “politiche repressive odiose, inefficaci e di facciata” quelle dell’amministrazione capitolina. E sulle mafie Catarci denuncia: “Hanno consegnato la città ai racket di cui fino a ieri negavano la penetrazione e persino l'esistenza”. La maggioranza che governa Roma non sarebbe la più deputata a risolvere il problema della prostituzione: “Hanno cancellato interventi e servizi sociali consolidati – insiste Catarci - riducendo con le unità di strada l'attività di recupero, contrasto e liberazione dalla tratta. Quelli che hanno rifiutato a priori persino di analizzare le esperienze positive di 'zonizzazione', vanno a speculare sul disagio di tanti e propongono ancora, con una buona dose di faccia tosta, le proprie trite ricette già sperimentate e sconfitte”. E sulle forze di polizia, Catarci conclude: “Il sindaco Alemanno lamenta la scarsa presenza dei vigili urbani nelle ore notturne e nei quartieri periferici e semicentrali, come se anche in questo caso non avesse lui la più grande delle responsabilità, visto che è stata proprio la sua Giunta a mortificare tanti gruppi locali della Polizia Municipale riducendone gli effettivi e le ore di straordinario a disposizione"
fonte: Paesesera.it

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