Violenza urbana
Sicurezza, Maroni e Alemanno: predisporre una "mappa del rischio"
Il ministro del'Interno e il sindaco capitolino hanno
stabilito la realizzazione di una "mappa" della delittuosità per
verificare l'adeguatezza dei presidi di polizia e annunciato
l'aggiornamento del "Patto per Roma sicura". Alemanno: "Secondo
l'analisi del Ministero non siamo di fronte a fenomeni di criminalità
organizzata"
L'APPELLO Zingaretti: "I romani in prima fila nella lotta alla mafia"
IL VERTICE In questura l'incontro tra Prefetto e associazioni
LE REAZIONI Dall'opposizione piovono critiche
LA DENUNCIA Il Silp Cgil: "Basta con i tagli"
L'APPELLO Zingaretti: "I romani in prima fila nella lotta alla mafia"
IL VERTICE In questura l'incontro tra Prefetto e associazioni
LE REAZIONI Dall'opposizione piovono critiche
LA DENUNCIA Il Silp Cgil: "Basta con i tagli"
Realizzare una “mappa del rischio” della
delittuosità al fine di verificare l’adeguatezza dei presidi delle Forze
di polizia già presenti sul territorio e aggiornare, in autunno, il “Patto per Roma Sicura”. Sono queste le decisioni prese questo pomeriggio dal ministro dell’Interno Roberto Maroni e dal sindaco di Roma Gianni Alemanno
nell’incontro mirato ad analizzare la situazione dopo i recenti fatti
di violenza che hanno interessato la Capitale. E dopo l'incontro di
questa mattina tra il prefetto Pecoraro, il questore Francesco Tagliente
e i rappresentanti delle associazioni di categoria. Nei progetti c’è
anche la convocazione, nei prossimi giorni, di una riunione tecnica di coordinamento interforze
aperta ai vertici degli uffici giudiziari del distretto presso la
Prefettura di Roma, per valutare approfonditamente la situazione e
quindi le misure da adottare; la riunione sarà presieduta dal
Sottosegretario Alfredo Mantovano.
Il primo cittadino ha poi sottolineato, al termine del vertice, che "Secondo l'analisi del Ministero non siamo di fronte a fenomeni di criminalità organizzata per quanto riguarda i delitti di questi giorni, ma a uno scontro tra bande rivali di criminalità minore. Questo è un segnale confortante - ha aggiunto - ma bisogna fare una valutazione attenta per capire che tipo di rischio abbiamo di fronte". Alemanno si è dichiarato soddisfatto del "clima costruttivo" in cui si è svolto l'incontro che, ha detto, "Era quello che chiedevo, uno sforzo per difendere Roma da assalti presenti e futuri da parte della criminalità", e "particolarmente lieto che a coordinare tutta questa attività sia stato chiamato il sottosegretario Mantovano". Quest'ultimo, come ha aggiunto il sindaco, "è chiamato a dare impulso alla redazione del terzo patto per Roma Sicura con un maggiore coinvolgimento del Ministero". Un patto "rinnovato" per il quale ognuno metterà sul tavolo le risorse, "lo farà anche il Ministero".
Ma secondo il sindaco capitolino la lotta alla criminalità che imperversa sulla Capitale necessita anche di un impegno sul versante legislativo: "Si tratta di sollecitare il Parlamento su una serie di norme che sono rimaste incagliate. Una su tutte quella sui poteri di ordinanza dei sindaci: poi c'è la legge sulla Polizia locale, che deve avere un nuovo ordinamento". Nello specifico il sindaco chiede che si aumenti l'integrazione tra la Polizia statale e quella locale e che si approvi "l'introduzione del reato di prostituzione in strada".
Come è noto, nella serata di ieri Alemanno ha fatto un tour notturno a due ruote tra le strade della città, verificando la presenza di tre sole pattuglie di forze dell'ordine. Ma la sua idea non è quella di aumentare gli organici, quanto piuttosto di gestirli diversamente: "La Questura gestisce 13mila uomini, ai quali si aggiungono carabinieri e altre forze di polizia, più i militari. Quindi, non è un problema di numeri ma di gestione, serve più gente in strada e meno negli uffici".
Fonte: Paesesera.it
Il primo cittadino ha poi sottolineato, al termine del vertice, che "Secondo l'analisi del Ministero non siamo di fronte a fenomeni di criminalità organizzata per quanto riguarda i delitti di questi giorni, ma a uno scontro tra bande rivali di criminalità minore. Questo è un segnale confortante - ha aggiunto - ma bisogna fare una valutazione attenta per capire che tipo di rischio abbiamo di fronte". Alemanno si è dichiarato soddisfatto del "clima costruttivo" in cui si è svolto l'incontro che, ha detto, "Era quello che chiedevo, uno sforzo per difendere Roma da assalti presenti e futuri da parte della criminalità", e "particolarmente lieto che a coordinare tutta questa attività sia stato chiamato il sottosegretario Mantovano". Quest'ultimo, come ha aggiunto il sindaco, "è chiamato a dare impulso alla redazione del terzo patto per Roma Sicura con un maggiore coinvolgimento del Ministero". Un patto "rinnovato" per il quale ognuno metterà sul tavolo le risorse, "lo farà anche il Ministero".
Ma secondo il sindaco capitolino la lotta alla criminalità che imperversa sulla Capitale necessita anche di un impegno sul versante legislativo: "Si tratta di sollecitare il Parlamento su una serie di norme che sono rimaste incagliate. Una su tutte quella sui poteri di ordinanza dei sindaci: poi c'è la legge sulla Polizia locale, che deve avere un nuovo ordinamento". Nello specifico il sindaco chiede che si aumenti l'integrazione tra la Polizia statale e quella locale e che si approvi "l'introduzione del reato di prostituzione in strada".
Come è noto, nella serata di ieri Alemanno ha fatto un tour notturno a due ruote tra le strade della città, verificando la presenza di tre sole pattuglie di forze dell'ordine. Ma la sua idea non è quella di aumentare gli organici, quanto piuttosto di gestirli diversamente: "La Questura gestisce 13mila uomini, ai quali si aggiungono carabinieri e altre forze di polizia, più i militari. Quindi, non è un problema di numeri ma di gestione, serve più gente in strada e meno negli uffici".
Fonte: Paesesera.it
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