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giovedì 31 maggio 2012

MEDICINA: DEBUTTA IN ITALIA TECNICA CHE APRE VIE RESPIRO IN ASMA GRAVE


MEDICINA: DEBUTTA IN ITALIA TECNICA CHE APRE VIE RESPIRO IN ASMA GRAVE =
TRATTATA 'PAZIENTE ZERO' AD ANCONA

Milano, 31 mag. (Adnkronos Salute) - Un piccolo cestello che
emana energia termica a radiofrequenza e con il suo calore 'spiana' le
autostrade del respiro. Si chiama termoplastica bronchiale ed e' la
nuova arma a cui i medici potranno far ricorso nei casi piu' gravi di
asma: pazienti che finiscono in ospedale piu' volte all'anno per la
riacutizzazione dei sintomi della malattia, che perdono continuamente
giorni di lavoro, sono costretti a dipendere dal cortisone, convivono
col fiato corto e si scontrano con cure farmacologiche che non si
rivelano risolutive. E' il calvario quotidiano di non poche persone in
Italia, Paese in cui si stima vivano 3,5 milioni di asmatici (la
prevalenza e' del 6,10%, leggermente sotto la media della popolazione
mondiale che e' all'8,2%).

Fra questi ci sono casi severi in cui l'asma non e' sotto
controllo, "a spanne piu' o meno il 15-20%", spiega oggi a Milano
Stefano Gasparini, direttore della Struttura operativa dipartimentale
di pneumologia degli ospedali Riuniti di Ancona, durante un incontro
promosso da Boston Scientific per presentare il nuovo sistema di
termoplastica bronchiale (Alair*). Il trattamento che apre le vie
bronchiali non e' alternativo ai farmaci, vi si ricorre per permettere
ai pazienti con forme severe di recuperare salute e qualita' di vita,
alleggerendo anche l'impatto della malattia sul servizio sanitario
nazionale.

La procedura, con il via libera dell'Fda, e' gia' entrata nella
pratica clinica negli Usa, mentre in Europa hanno cominciato a usarla
in Germania, Inghilterra, Repubblica Ceca. In Italia debutta adesso,
ma il Belpaese ha gia' la sua 'paziente zero', trattata ad Ancona
proprio da Gasparini: 67 anni, non fumatrice, convive con l'asma da
quando aveva 30 anni. Nella sua routine 1-2 ricoveri l'anno per
riacutizzazioni severe, sempre piu' frequenti negli ultimi 4 anni, e
tanto cortisone da assumere regolarmente, con tutti gli effetti
collaterali del caso. (segue)

(Lus/Ct/Adnkronos)
31-MAG-12 15:32

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(Adnkronos Salute) - La termoplastica bronchiale si fa in 3
trattamenti, eseguiti durante la broncoscopia e distanziati di 3
settimane l'uno dall'altro. Sulla prima paziente italiana sono stati
eseguiti a dicembre 2011 e poi a gennaio e febbraio 2012. "La donna
sta bene, ha ridotto la dose di cortisone e finora non ha subito
ricoveri per episodi di riacutizzazione", spiega Gasparini. Il
trattamento (per over 18) non e' doloroso, dura 45-60 minuti, puo'
essere fatto in regime di day hospital, in anestesia locale o
generale. La procedura riduce il muscolo liscio, responsabile della
broncocostrizione, attraverso il rilascio di energia termica
controllata nelle vie aeree.

"Solo il muscolo liscio appare sensibile al calore (65-70 gradi
per 10 secondi), non si carbonizza l'area trattata e la ricrescita
dell'epitelio e' completa. Niente cicatrici", evidenzia Gasparini. Per
usare la procedura serve una formazione ad hoc per il medico che
dovra' eseguire il trattamento, visto che il catetere che guida il
cestello con gli elettrodi deve essere mosso con precisione in tutte
le ramificazioni dei bronchi, che devono essere 'battute' millimetro
per millimetro. (segue)

(Lus/Col/Adnkronos)
31-MAG-12 16:58

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(Adnkronos Salute) - L'efficacia della tecnica e' stata testata
in diversi studi clinici fra cui uno randomizzato condotto in Usa su
288 pazienti, meta' sottoposti a termoplastica e meta' a 'procedura
fantasma'. Nei soggetti realmente trattati sono state osservate
riduzioni delle riacutizzazioni severe, delle visite al pronto
soccorso, delle ospedalizzazioni e del tempo perso da scuola o lavoro.
Con impatto sui costi della malattia.

Il carico assistenziale per singolo paziente asmatico va da un
minimo di 1.500 euro all'anno e sale a 3.300 euro circa per i pazienti
con forme gravi e persistenti. Inoltre, il costo per il Ssn arriva
fino a 12.800 euro per pazienti trattati con farmaci biotech di ultima
generazione. Ci sono costi diretti e indiretti che aumentano con il
peggiorare del controllo della malattia (in Europa nel 49% dei casi
l'asma non e' controllata). Quasi la meta' (46,2%) della spesa per
l'asma in Italia e' ascrivibile al 25% dei pazienti con il peggior
controllo.

Non solo: e' stato dimostrato che ogni 100 mila pazienti
asmatici si verificano 4 eventi mortali. "Il primo trattamento portato
a termine in Italia segue i successi clinici gia' ottenuti in altri
Paesi europei come ad esempio Inghilterra e Olanda - commenta Mauro
Trucco, general manager di Boston Scientific Italia - Non possiamo
dimenticare che l'80-85% dei decessi legati a questa malattia si
verificano proprio nel gruppo di pazienti con asma grave".

(Lus/Col/Adnkronos)
31-MAG-12 17:02

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