Terremoto Emilia Romagna
Attivato dal dipartimento Protezione civile il numero 45500 per la raccolta di fondi. I Vigili del fuoco al lavoro per gli interventi urgenti, per il ritrovamento dei dispersi e l'assistenza alla popolazione
Dopo
le scosse del 20 magggio 2012, il terremoto ha colpito di nuovo
l'Emilia Romagna la mattina del 29 maggio, con una forte scossa di
magnitudo 5.8 (Richter), alle 9, e poi ancora, intorno alle 13, con
altre due scosse di magnitudo superiore a 5. L'epicentro delle scosse è
stato individuato tra i comuni di Medolla, Mirandola e Cavezzo, ma il
terremoto è stato avvertito anche in Toscana, Umbria e in tutto il Nord
d'Italia.
Attivato dal dipartimento Protezione civile il numero 45500 per la raccolta di fondi a favore della popolazione terremotata, attraverso l’invio di SMS del costo di 2 euro.
Attivato dal dipartimento Protezione civile il numero 45500 per la raccolta di fondi a favore della popolazione terremotata, attraverso l’invio di SMS del costo di 2 euro.
Le misure adottate dal governo
Stato d'emergenza per le province di Reggio Emilia e Rovigo; rinvio a settembre di versamenti fiscali e contributi; concessione di contributi a fondo perduto destinati alla ricostruzione, alla messa in funzione dei servizi pubblici, all'indennizzo delle imprese colpite e agli interventi sui beni artistici danneggiati.Sono alcune tra le misure adottate dal Consiglio dei ministri a favore delle popolazioni terremotate nella seduta del 30 maggio, durante la quale è stato anche proclamato il lutto nazionale per il 4 giugno.
L'adozione delle misure era stata annunciata il giorno precedente dal ministro Cancellieri in visita nelle aree colpite dal sisma prima di presiedere nella prefettura di Modena un vertice con i prefetti delle province colpite e con le Forze dell'ordine sui servizi di vigilanza a tutela delle abitazioni evacuate.
Vigili del fuoco e Protezione civile al lavoro nelle zone terremotate
I Vigili del fuoco sono al lavoro per gli interventi urgenti e per il ritrovamento dei dispersi, mentre la Protezione civile è impegnata nell'assistenza alla popolazione.
Il dispositivo di soccorso attivato dai Vigili del fuoco è stato potenziato con personale di rinforzo proveniente dalle regioni Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Liguria, Lazio e Marche, per un totale di 13 sezioni operative. Operano nella zona 1100 unità ed è stato disposto il raddoppio dei turni di servizio nei comandi della regione.
Per fronteggiare l'emergenza è stato istituito un nuovo COA, con dislocazione tra i comuni di San Prospero e Cavezzo.
Il dispositivo di soccorso attivato dai Vigili del fuoco è stato potenziato con personale di rinforzo proveniente dalle regioni Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Liguria, Lazio e Marche, per un totale di 13 sezioni operative. Operano nella zona 1100 unità ed è stato disposto il raddoppio dei turni di servizio nei comandi della regione.
Per fronteggiare l'emergenza è stato istituito un nuovo COA, con dislocazione tra i comuni di San Prospero e Cavezzo.
I danni
Sono
17 le vittime accertate, centinaia i feriti e molto ingenti i danni del
sisma che ha causato numerosi crolli, soprattutto nel modenese, pesanti
disagi alla circolazione ferroviaria e l'evacuazione di abitazioni,
scuole, uffici e ospedali. Oltre 5.000 persone sono state allontanate
dalle proprie case, andando ad aggiungersi a quelle già sfollate dopo il
primo sisma del 20 maggio scorso.
fonte
http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/speciali/terremoto_emilia_romagna/index.html
Nessun commento:
Posta un commento