Terremoto Emilia Romagna
Attivato dal dipartimento Protezione civile il numero 45500 per la raccolta di fondi. I Vigili del fuoco al lavoro per gli interventi urgenti, per il ritrovamento dei dispersi e l'assistenza alla popolazioneAttivato dal dipartimento Protezione civile il numero 45500 per la raccolta di fondi a favore della popolazione terremotata, attraverso l’invio di SMS del costo di 2 euro.
Le misure adottate dal governo
Stato d'emergenza per le province di Reggio Emilia e Rovigo; rinvio a settembre di versamenti fiscali e contributi; concessione di contributi a fondo perduto destinati alla ricostruzione, alla messa in funzione dei servizi pubblici, all'indennizzo delle imprese colpite e agli interventi sui beni artistici danneggiati.Sono alcune tra le misure adottate dal Consiglio dei ministri a favore delle popolazioni terremotate nella seduta del 30 maggio, durante la quale è stato anche proclamato il lutto nazionale per il 4 giugno.
L'adozione delle misure era stata annunciata il giorno precedente dal ministro Cancellieri in visita nelle aree colpite dal sisma prima di presiedere nella prefettura di Modena un vertice con i prefetti delle province colpite e con le Forze dell'ordine sui servizi di vigilanza a tutela delle abitazioni evacuate.
Vigili del fuoco e Protezione civile al lavoro nelle zone terremotate
Il dispositivo di soccorso attivato dai Vigili del fuoco è stato potenziato con personale di rinforzo proveniente dalle regioni Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Liguria, Lazio e Marche, per un totale di 13 sezioni operative. Operano nella zona 1100 unità ed è stato disposto il raddoppio dei turni di servizio nei comandi della regione.
Per fronteggiare l'emergenza è stato istituito un nuovo COA, con dislocazione tra i comuni di San Prospero e Cavezzo.
I danni
Sono
17 le vittime accertate, centinaia i feriti e molto ingenti i danni del
sisma che ha causato numerosi crolli, soprattutto nel modenese, pesanti
disagi alla circolazione ferroviaria e l'evacuazione di abitazioni,
scuole, uffici e ospedali. Oltre 5.000 persone sono state allontanate
dalle proprie case, andando ad aggiungersi a quelle già sfollate dopo il
primo sisma del 20 maggio scorso.
fonte
http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/speciali/terremoto_emilia_romagna/index.html
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