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martedì 9 dicembre 2014

Era stato escluso perché i titoli erano stati giudicati insufficienti Diritti Ue, poliziotto italiano riammesso a un concorso




Era stato escluso perché i titoli erano stati giudicati insufficienti
Diritti Ue, poliziotto italiano riammesso a un concorso PAGINA PRECEDENTE
(Decisione Mediatore europeo 6.2.2004)
   
   
Un poliziotto italiano che aveva partecipato a un concorso per l'assunzione al Parlamento europeo nel settore della sicurezza ed era stato escluso è stato riammesso al concorso grazie all'intervento del Mediatore europeo Nikoforos Diamandouros. Lo ha reso noto lo stesso Mediatore con la decisione 1600/2003/ADB del 6 febbraio. La candidatura del poliziotto era stata scartata il 21 luglio 2003 perché la commissione aveva giudicato che il cittadino non avesse i tre anni previsti di esperienza nel campo della sicurezza generale. In seguito alle proteste dell'interessato e alla denuncia al Mediatore europeo, il Parlamento informò il Mediatore il 15 dicembre che la commissione aveva riesaminato il caso e aveva deciso di ammettere il candidato alla fase successiva di procedura di assunzione. (20 febbraio 2004)  

Decisione del Mediatore europeo sulla denuncia 1600/2003/ADB nei confronti del Parlamento europeo 6.2.2004

 
 
Sommario La Denuncia
L’Inchiesta
La Decisione

Strasburgo, 6 febbraio 2004

Egregio Sig. M,
in data 29 agosto 2003, Lei presentò una denuncia al Mediatore europeo riguardante il rifiuto del Parlamento europeo di ammetterLa al concorso pubblico PE/22/D.
In data 18 settembre 2003, presentai detta denuncia al Presidente del Parlamento europeo. Il Parlamento europeo inviò il proprio parere in data 15 dicembre 2003. I miei collaboratori si misero in contatto con Lei telefonicamente il 19 dicembre 2003.
Le scrivo ora per comunicarLe il risultato delle inchieste poste in essere.

LA DENUNCIA
Il denunciante è italiano. Si candidò per partecipare al concorso pubblico PE/22/D che aveva lo scopo di assumere lavoratori qualificati (D3/D2) nel campo della sicurezza generale. La data limite per la presentazione delle candidature era fissata per il 31 gennaio 2003.
In data 21 luglio 2003, la candidatura del denunciante fu respinta dal Parlamento europeo dato che la commissione giudicatrice ritenne che il candidato non avesse i tre anni di esperienza richiesti nel campo della sicurezza generale pubblica o privata.
In data 24 luglio 2003, il denunciante inviò due comunicazioni scritte al Parlamento europeo per sottolineare che, a suo giudizio, la propria esperienza quinquennale come poliziotto rispondeva ai criteri previsti dal bando di concorso. Il 29 agosto 2003, in assenza di una risposta da parte del Parlamento europeo, il denunciante presentò una denuncia presso il Mediatore europeo. Affermava che la propria esclusione dal concorso pubblico fosse illegittima e si diceva convinto di dover essere ammesso al concorso in oggetto.

L'INCHIESTA
Il parere del Parlamento europeo
In data 15 dicembre 2003, il Parlamento europeo informò il Mediatore che il 29 settembre 2003 la commissione giudicatrice aveva riesaminato la domanda del denunciante e aveva deciso di ammetterlo alla fase successiva della procedura di assunzione, ovvero la valutazione sulla base dei requisiti necessari.
Le osservazioni del denunciante
In data 19 dicembre 2003, i collaboratori del Mediatore si misero in contatto telefonicamente il denunciante. Il denunciante ringraziò il Mediatore per quanto fatto e considerò che il Parlamento europeo aveva risolto la situazione in modo del tutto soddisfacente.

LA DECISIONE
1 Esclusione illegittima da un concorso pubblico
1.1 Il denunciante affermava di essere stato illegittimamente escluso dal concorso pubblico PE/22/D organizzato dal Parlamento europeo.
1.2 Nel proprio parere, il Parlamento europeo informò il Mediatore che la commissione giudicatrice aveva riesaminato il caso del denunciante e lo aveva ammesso a partecipare alla fase successiva della procedura di assunzione.
1.3 I collaboratori del Mediatore si misero in contatto con il denunciante, il quale dichiarò che il caso era stato risolto in modo del tutto soddisfacente dal Parlamento europeo.
2 Conclusioni
Dal parere del Parlamento europeo e dalle osservazioni del denunciante si evince che il Parlamento europeo ha fatto quanto in suo potere per risolvere la situazione in oggetto ed è riuscito a soddisfare il denunciante. Il Mediatore dichiara pertanto chiuso il caso.
Il Presidente del Parlamento europeo sarà informato di tale decisione.
Distinti saluti,
Prof. P. Nikiforos DIAMANDOUROS
 
 

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