USA: FOTOGRAFO DELLA TASS NELLO STUDIO OVALE, CRITICHE DI ESPERTI INTELLIGENCE =
fonti Casa Bianca, i russi l'hanno presentato come fotografo
ufficiale non dell'agenzia
Washington, 11 mag. (AdnKronos) - Proprio nel mezzo della bufera per
il licenziamento di James Comey, che hanno fatto infuriare molti
all'Fbi, molti ex funzionari dell'intelligence Usa sono rimasti
stupiti, e preoccupati, per il fatto che un fotografo dell'agenzia
Tass abbia avuto accesso nello Studio Ovale. Critiche e preoccupazioni
che sono state espresse dopo che aveva già suscitato stupore il fatto
che fosse stata appunto l'agenzia ufficiale russa l'unica a diffondere
le foto dell'incontro, strettamente a porte chiuse, tra Donald Trump e
Sergei Lavrov.
Incontro avvenuto proprio mentre da più parti il presidente veniva
accusato di aver licenziato il direttore dell'Fbi perché si stava
spingendo troppo oltre nell'inchiesta sulle interferenze russe nelle
elezioni e sui rapporti tra lo staff di Trump e Mosca. Gli ex alti
funzionari dell'intelligence americana, tra i quali l'ex vice
direttore della Cia David Coehn, hanno definito "non saggia" la
decisione di permettere al giornalista russo di entrare nello Studio
Ovale, sottolineando il rischio che potesse introdurre strumenti per
intercettazioni, nascosti nel suo equipaggiamento.
Anche perché, sottolinea un altro esperto, se il fotografo faceva
parte della delegazione russa può essere stato sottoposto a dei
controlli meno accurati. La Casa Bianca ha replicato che il fotografo
russo aveva passato "tutti gli stessi controlli a cui vengono
sottoposti i giornalisti americani per entrare nella sala stampa". (segue)
(Ses/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
11-MAG-17 16:33
NNNN
fonti Casa Bianca, i russi l'hanno presentato come fotografo
ufficiale non dell'agenzia
Washington, 11 mag. (AdnKronos) - Proprio nel mezzo della bufera per
il licenziamento di James Comey, che hanno fatto infuriare molti
all'Fbi, molti ex funzionari dell'intelligence Usa sono rimasti
stupiti, e preoccupati, per il fatto che un fotografo dell'agenzia
Tass abbia avuto accesso nello Studio Ovale. Critiche e preoccupazioni
che sono state espresse dopo che aveva già suscitato stupore il fatto
che fosse stata appunto l'agenzia ufficiale russa l'unica a diffondere
le foto dell'incontro, strettamente a porte chiuse, tra Donald Trump e
Sergei Lavrov.
Incontro avvenuto proprio mentre da più parti il presidente veniva
accusato di aver licenziato il direttore dell'Fbi perché si stava
spingendo troppo oltre nell'inchiesta sulle interferenze russe nelle
elezioni e sui rapporti tra lo staff di Trump e Mosca. Gli ex alti
funzionari dell'intelligence americana, tra i quali l'ex vice
direttore della Cia David Coehn, hanno definito "non saggia" la
decisione di permettere al giornalista russo di entrare nello Studio
Ovale, sottolineando il rischio che potesse introdurre strumenti per
intercettazioni, nascosti nel suo equipaggiamento.
Anche perché, sottolinea un altro esperto, se il fotografo faceva
parte della delegazione russa può essere stato sottoposto a dei
controlli meno accurati. La Casa Bianca ha replicato che il fotografo
russo aveva passato "tutti gli stessi controlli a cui vengono
sottoposti i giornalisti americani per entrare nella sala stampa". (segue)
(Ses/AdnKronos)
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