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sabato 11 luglio 2020

Scienza: contatti tra nativi americani e polinesiani, studio =


MERCOLEDÌ 08 LUGLIO 2020 16.49.41

Scienza: contatti tra nativi americani e polinesiani, studio =

(AGI) - Londra, 8 lug. - (NOTIZIA SOTTO EMBARGO ORE 17.00) I nativi americani potrebbero aver stabilito dei contatti con gli abitanti della Polinesia prima di quanto si pensasse in precedenza e seguendo un percorso piu' complesso, che coinvolge le isole della Polinesia orientale, proprio come aveva tentato di dimostrare l'esploratore norvegese Thor Heyerdahl con il suo Kon-Tiki. Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Nature e condotto dagli esperti del Laboratorio Nacional de Geno'mica para la Biodiversidad (LANGEBIO), in Messico, presenta nuove prove a favore di tale teoria, secondo cui i primi punti di contatto potrebbero trovarsi in un arcipelago della Polinesia orientale. "La possibilita' di contatti preistorici tra polinesiani e nativi americani e' molto dibattuta - afferma Andre's Moreno-Estrada di LANGEBIO - perche' studi genomici precedenti hanno raggiunto conclusioni contraddittorie". Il team ha analizzato i genomi di oltre 800 individui polinesiani e nativi americani per rintracciare prove di una mescolanza di geni. "Secondo i nostri risultati - aggiunge Alexander Ioannidis, collega e coautore di Estrada - un mescolamento genetico sarebbe avvenuto intorno al 1200 d. C. e l'Isola di Pasqua non sarebbe il primo punto di contatto". (AGI)Sci/Gip (Segue) 081649 LUG 20 NNNN
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Scienza: contatti tra nativi americani e polinesiani, studio (2)=

(AGI) - Londra, 8 lug. - I ricercatori spiegano che molti studi precedenti si sono concentrati sull'Isola di Pasqua perche' e' l'isola polinesiana abitata piu' vicina al Sud America. "Le nostre analisi - proseguono gli esperti - suggeriscono tuttavia che il primo contatto potrebbe essere avvenuto in uno degli arcipelaghi della Polinesia orientale, una teoria che era stata elaborata gia' dall'esploratore norvegese Thor Heyerdahl, che nel 1947 viaggio' dal Peru' alla Polinesia su una zattera di legno chiamata Kon-Tiki". L'esperto norvegese, infatti, riteneva che la colonizzazione della Polinesia fosse avvenuta in epoca precolombiana per opera delle popolazioni del Sud America. Per dimostrare la propria teoria salpo' nel 1947 dal porto di Callao in Peru' a bordo della zattera Kon-Tiki, realizzata appositamente per riprodurre forma, materiali e struttura delle imbarcazioni delle antiche popolazioni peruviane, seppur con qualche aggiunta moderna nell'equipaggiamento come radio, delle carte, coltelli, orologi e un sestante. La spedizione duro' 101 giorni e porto' l'equipaggio ad approdare sulle coste delle Isole Tuamotu, nella Polinesia Francese. "Questa teoria - conclude Estrada - suggerisce quindi che la colonizzazione sia avvenuta prima di quanto si pensasse in precedenza e avrebbe coinvolto diverse isole della Polinesia orientale, il che significa che i nativi americani avrebbero avuto un'influenza genetica e culturale sulla Polinesia per oltre cinque secoli prima dell'arrivo degli europei nella regione". (AGI)Sci/Gip 081649 LUG 20 NNNN


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