PERCHE’ non basta un solo giorno di “festa”, ma servono 365 giorni di impegno.
PERCHE’ nel mondo milioni di donne combattono per la libertà del loro paese e per la libertà del genere femminile, contro i soprusi, la violenza, le dittature.
PERCHE’ la violenza contro le donne non dorme mai: in Italia , nel 2010, 120 donne sono state uccise da quella che, con un macabro senso dell’umorismo, viene definita “la mano amica” : coniugi, ex coniugi, fidanzati, conviventi.
PERCHE’ migliaia di donne sono vittime di maltrattamenti in famiglia, di stupri domestici ed extra-domestici, di stalking, di ricatto sessuale sui luoghi di lavoro.
PERCHE’ la non occupazione e la disoccupazione femminile hanno raggiunto cifre record, la precarietà è soprattutto donna ed una donna, a parità di mansioni, guadagna meno di un uomo, nonostante la maggiore scolarizzazione.
PERCHE’ il welfare di stato non esiste più e sulle spalle delle donne è posto il carico della gestione della vita domestica: gli asili nido e il tempo pieno nella scuola sono un miraggio, l’assistenza agli anziani puo’ essere solo un “fai da te”.
PERCHE’ siamo più del 50 per cento della popolazione italiana ma i posti di responsabilità politica ed economica sono occupati nella quasi totalità da uomini.
PERCHE’ viviamo in un sistema che calpesta la dignità delle donne e le considera merce da comprare o utilizza l’esposizione del corpo delle donne per pubblicizzare e vendere.
PERCHE’ le donne italiane non sono quelle dei festini ad Arcore ma quelle che, con fatica, riescono ad essere lavoratrici, madri, mogli e compagne, rappresentanti di classe, casalinghe, sindacaliste e persone dignitose e pensanti che scendono in piazza per dire BASTA
PERCHE’ ogni giorno la capacità delle donne di autodeterminarsi viene attaccata e posta in discussione
PERCHE’ nel Lazio, dove il sistema sanitario è comunque allo sfascio, siamo anche costrette a lottare per difendere i consultori dall’attacco di una proposta di legge regionale (legge Tarsia) che vuole snaturarli dei loro storici e fondamentali compiti e valori di laicità per renderli funzionali ad una revisione indiretta della legge 194.
PERCHE’ la legge 226/2004 ha eliminato fino al 2020 i concorsi pubblici per i ruoli iniziali delle Forze dell’Ordine, permettendo l’acceso solo a giovani provenienti dalla vita militare, limitando di fatto notevolmente l’accesso delle donne.
PERCHE’ è in discussione una riforma delle norme sull’affido condiviso estremamente penalizzante per le donne e che tenta di introdurre nel nostro ordinamento una “pseudo” teoria psicanalitica – PAS o Sindrome di alienazione genitoriale - non inserita in alcun protocollo medico, elaborata da uno “psichiatra” americano che nei suoi scritti ha più volte giustificato la pedofilia.
PERCHE’ noi donne del SILP per la CGIL conosciamo il valore di tutte le donne e delle lavoratrici di Polizia e abbiamo voglia di lottare per la difesa e l’affermazione dei nostri diritti.
PERCIO’……8 MARZO TUTTO L’ANNO!
COORDINAMENTO DONNE
SILP CGIL LAZIO
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