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giovedì 16 gennaio 2014

Stato-mafia: pentito racconta incontro Borsellino-Mancino

Stato-mafia: pentito racconta incontro Borsellino-Mancino
(ANSA) - PALERMO, 16 GEN - "Il primo luglio del 1992, in un
posto vicino alla prefettura di Roma, incontrai Borsellino
perche' stavo collaborando con la giustizia. Durante
l'interrogatorio lui ricevette una telefonata dal ministero e mi
disse che si doveva allontanare perche' doveva incontrare il
ministro". Lo ha raccontato il pentito Gaspare Mutolo che sta
deponendo al processo sulla trattativa Stato-mafia. Il ministro
al quale si riferisce Mutolo era Nicola Mancino, all'epoca alla
guida del Viminale, oggi indagato per falsa testimonianza al
processo. Sull'incontro Mancino, che inizialmente aveva detto di
non ricordarlo, ha sostenuto di non poterlo escludere.
Poco prima di avere ricevuto la telefonata dal ministero,
Borsellino aveva appreso dal collaboratore la sua intenzione di
parlare di uomini dello Stato in contatto con la mafia come il
funzionario di polizia Bruno Contrada, il giudice Domenico
Signorino e il magistrato di Cassazione Corrado Carnevale.
"Borsellino - ha aggiunto Mutolo - ritorno' dopo due ore. Era
arrabbiatissimo, fumava due sigarette insieme e io capii dopo
perche'. Mi disse di avere incontrato, fuori dalla stanza del
ministro, Contrada e l'ex capo della polizia Vincenzo Parisi.
Contrada mostro' di sapere dell'interrogatorio in corso con me
che doveva essere segretissimo. Anzi gli disse: 'so che e' con
Mutolo, me lo saluti'".
"Io intuii - ha proseguito il pentito - che Borsellino era
arrabbiato perche' del nostro colloquio riservatissimo erano
venuti a conoscenza personaggi discutibili". (ANSA).

SR/GIU
16-GEN-14 11:56 NNNN

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