MARTEDÌ 11 DICEMBRE 2018 13.34.54
SALUTE
RICERCA: RELAZIONI SOCIALI INFLUENZANO DIFFUSIONE INFEZIONI, ARRIVA LA 'MAPPA' =
Studio italiano, modello matematico per prevedere andamento
epidemie
Roma, 11 dic. (AdnKronos Salute) (EMBARGO ALLE 16.00) - Cene di
lavoro, pomeriggi con gli amici e aperitivi hanno una doppia faccia:
queste occasioni sociali si trasformano, infatti, in uno scambio di
virus e batteri. Un modello matematico 'made in Italy' apre la strada
alla previsione dell'andamento di un'infezione o un'epidemia, tenendo
conto anche di questo aspetto.
"La maggior parte della letteratura scientifica esistente presuppone
che le epidemie si diffondano molto più rapidamente o molto più
lentamente di quanto individui costruiscono connessioni sociali",
afferma l'italiano Maurizio Porfiri, professore presso il Dipartimento
di Ingegneria meccanica e aerospaziale e il Dipartimento di Ingegneria
biomedica della New York University, e autore del lavoro insieme a
colleghi del Politecnico di Torino. "Tuttavia questo è raramente vero,
in quanto le persone oggi possono percorrere qualsiasi distanza in
poche ore, diffondendo efficacemente molti agenti patogeni".
Nel suo studio, che sarà pubblicato sul 'Siam Journal on Applied
Dynamical Systems', Porfiri - insieme ai collaboratori Lorenzo Zino e
Alessandro Rizzo del Politecnico di Torino - disegna le connessioni
tra l'attività sociale delle persone e la diffusione di epidemie,
attraverso un modello matematico. (segue)
(Mal/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
11-DIC-18 13:34
NNNN
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RICERCA: RELAZIONI SOCIALI INFLUENZANO DIFFUSIONE INFEZIONI, ARRIVA LA 'MAPPA' (2) =
(AdnKronos Salute) - L'evoluzione nel corso del tempo di una comunità
sociale dipende dalle caratteristiche dei singoli individui
all'interno della comunità; ma è vero anche il contrario.
"Il nostro modello tiene conto del fatto che alcuni soggetti sono più
attivi nella creazione di contatti rispetto ad altri", spiega Porfiri.
"Le interazioni tra individui, che tendono a raggrupparsi nel tempo,
con brevi picchi di attività elevata che si alternano a periodi di
attività moderata più lunghi, non possono essere trascurate" per
spiegare il diffondersi dei patogeni.
Gli autori hanno sviluppato un modello matematico variabile nel tempo.
Il team NYU-Politecnico analizza gli effetti di queste dinamiche
sociali sulla trasmissione epidemica. "Dimostriamo che trascurare le
interazioni fra i singoli nello studio della diffusione epidemica può
causare una drammatica sottostima della gravità di un'infezione",
sottolinea Zino. "Comprendere il ruolo cruciale" di queste dinamiche
sociali all'inizio di un'epidemia "è la chiave per formulare accurate
previsioni sull'evoluzione delle epidemie e supporta tecniche efficaci
di vaccinazione e contenimento" dei patogeni.
(Mal/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
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