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mercoledì 27 giugno 2012

PALEONTOLOGIA: FOSSILE 'CATTURA' TAPPA EVOLUZIONE PESCI


PALEONTOLOGIA: FOSSILE 'CATTURA' TAPPA EVOLUZIONE PESCI
(NOTIZIARIO SCIENZA E TECNICA)
(ANSA) - ROMA, 27 GIU - Era piatto, si appoggiava sul fianco,
ma non aveva ancora gli occhi sullo stesso lato del cranio: e'
lo strano fossile ritrovato anni fa, intrappolato nelle rocce
sedimentarie dell'Italia settentrionale, in provincia di Verona,
e conservato in un museo di Vienna. La sua storia, pero', e'
stata ricostruita soltanto adesso e testimonia un passaggio
importante nell'evoluzione dei pesci. La ricerca, pubblicata sul
Journal of Vertebrate Paleontology, e' stata condotta da Matt
Friedmand, dell'universita' britannica di Oxford.
Il pesce appartiene alla specie Heteronectes (nuotatore
diverso), risale a 50 milioni anni fa ed era uno dei primi
esemplari di pesci pleuronettiformi (piatti) e rivela che nei
primi membri di questo gruppo l'occhio migrato non era ancora
finito dalla parte opposta del cranio. L'antico pesce, con la
sua forma appiattita, mostra la fase evolutiva tra il pesce con
gli occhi su ciascun lato della testa ed i pleuronettiformi, in
cui entrambi gli occhi sono sullo stesso lato, come l'halibut,
il rombo e la sogliola, animali che da sempre rappresentano
degli enigmi evolutivi.
''Non capita tutti i giorni, ma siamo abituati a queste
scoperte ed e' come una caccia al tesoro di nuovi elementi che
arricchiscono la storia naturale'', commenta Raffaele Sardella,
paleontologo dell'universita' Sapienza di Roma. Questi pesci, ha
aggiunto, sono una testimonianza eloquente che ''certi processi
evolutivi erano in corso, a volte in modo molto piu' rapido di
quanto si pensi''.
Il fossile proviene da Bolca nel veronese, un sito che ha
letteralmente subito estrazioni per centinaia di anni a causa
dei suoi pesci fossili. Un luogo che fornisce una panoramica
straordinaria sulla conformazione iniziale della barriera
corallina. ''Gli italiani di oggi sono abituati ad andare sul
Mar Rosso per vedere le barriere coralline, ma 50 milioni di
anni fa il Veneto era un luogo simile, un mare tropicale a tutti
gli effetti con molte specie rappresentate da pochi individui''
spiega Sardella. C'erano pesci angelo, pesci farfalla,
praticamente una situazione tropicale'', prosegue il ricercatore
''In alcuni casi nei reperti, tra i sedimenti pietrificati di
quello che un tempo era il fondale del mare, si trovano anche
flebili tracce della colorazione originaria dei pesci''.
L'esemplare e' stato ritrovato, senza identificazione, in una
collezione di Vienna. ''I musei hanno un ruolo importante -
conclude - al loro interno ci sono collezioni interessanti, ma
finite in un cassetto e questa volta e' stato individuato e
riscoperto un reperto non classificato. Oggi la tecnologia ed un
accesso alle informazioni, senza precedenti nella storia
dell'uomo, permette di fare analisi molto piu' specifiche''.
(ANSA).

YL5-BG
27-GIU-12 01:00 NNNN

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