Inchiesta Cerroni, Fegatelli entrava e tutti si alzavano
La testimonianza di Ascenzo, dirigente fatto rimuovere
Roma, 14 gen. (TMNews) - Riccardo Ascenzo, 56 anni, è un
dirigente della Regione Lazio. Nel gennaio dello scorso anno è
stato sentito dagli inquirenti della Procura di Roma nell'ambito
dell'inchiesta sui rifiuti, che ha portato all'arresto di Manlio
Cerroni ed altre sei persone. Lui è un manager della direzione
regionale attività produttive e rifiuti, area polizia mineraria,
acque minerali e energia. Fino a quando non promosse la società
Rida Ambiente, Ascenzo guidava l'Area rifiuti. Poi diventò
"scomodo". La sua scelta lo rese nemico di quello che secondo gli
inquirenti era il 'gruppo' che faceva riferimento al patron di
Malagrotta, dentro e fuori gli uffici regionali.
Le sue parole sono chiare. In occasione di una riunione ufficiale
viene invitato Luca Fegatelli, (ora oggetto anche lui della
misura cautelare) che faceva parte di una direzione. Al suo
ingresso nella sala - spiega Ascenzo - "tutti si alzarono in
piedi in segno di ossequio. Ricordo che fui invitato a tacere per
lasciar parlare unicamente Luca Fegatelli e mi fu concesso solo a
riunione quasi conclusa di prendere la parola per dire le poche
cose di cui sopra". E poi Ascenzo si dice "assolutamente certo"
del fatto "che in preparazione della riunione del 22 luglio si
tennero diverse riunioni nel'ufficio di Fegatelli; incontri a cui
io non fui mai invitato nonostante io fossi il responsabile
dell'Area Rifiuti".
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