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domenica 27 settembre 2015

Melanoma: nuovi studi confermano efficacia mix farmaci =


Melanoma: nuovi studi confermano efficacia mix farmaci =
(AGI) - Vienna, 27 set. - La combinazione di farmaci target,
vemurafenib piu' cobimetinib, si conferma efficace in chiave
clinica nella lotta al melanoma. Lo dicono i risultati dello
studio registrativo di fase III CoBRIM presentati al Congresso
europeo di oncologia (ECC) in corso in questi giorni a Vienna.
Il beneficio clinico della combinazione e' sia in termini di
risposta che in termini di sopravvivenza libera da progressione
ed e' stato registrato in tutti i sottogruppi di pazienti
trattati. Questi dati confermano quanto riportato dalle analisi
precedenti, vale a dire che i pazienti trattati con la
combinazione cobimetinib (scoperto da Exelixis Inc ed
attualmente in fase di sviluppo da Roche in collaborazione con
la stessa Exelixis) e vemurafenib hanno vissuto oltre un anno
senza peggioramento della malattia (mediana della sopravvivenza
libera da progressione di 12,3 mesi, rispetto ai 7,2 mesi con
vemurafenib in monoterapia). E anche il tasso di risposta
obiettiva e' stato piu' alto per il braccio della combinazione
rispetto al ricorso a vemurafenib in monoterapia (70 contro 50
per cento). "Sicuramente negli ultimi anni abbiamo assistito ad
una rivoluzione nei trattamenti per il melanoma metastatico e
anche all'ECC sono arrivate delle conferme importanti",
commenta Paola Queirolo, presidente Intergruppo Melanoma
Italiano (IMI) e oncologo medico presso l'IRCCS San Martino di
Genova. (AGI)
Vic (Segue)
271303 SET 15

Melanoma: nuovi studi confermano efficacia mix farmaci (2)=
(AGI) - Vienna, 24 set. - "Le terapie target dimostrano di
essere una concreta ed efficace opzione, ma quello che emerge
in maniera forte da questo congresso - aggiunge - e'
l'importante ruolo delle combinazioni di farmaci, come
dimostrato dallo studio CoBRIM, che ha evidenziato una
sopravvivenza libera da progressione di malattia che supera
l'anno e un beneficio clinico in tutti i sottogruppi di
pazienti". I dati dello studio CoBRIM sono stati alla base del
parere favorevole del Comitato per i Medicinali per Uso Umano -
CHMP per il ricorso al cobimetinib in combinazione con
vemurafenib per il trattamento del melanoma non operabile o
metastatico, positivo alla mutazione di BRAF V600. Mutazione,
da ricordare, che e' presente in circa il 50% dei melanomi. "Il
parere positivo del CHMP rappresenta un grande passo in avanti
per i pazienti europei affetti da melanoma metastatico BRAF
mutato", ha dichiarato Sandra Horning, M.D., Chief Medical
Officer e Head of Global Product Development di Roche - La
combinazione di cobimetinib e vemurafenib fornira' ai medici
un'importante opzione terapeutica in grado di migliorare la
prognosi di questi pazienti". Un'ulteriore analisi dei dati
dello studio CoBRIM volta a dimostrare il vantaggio della
combinazione in termini di sopravvivenza globale sara'
disponibile entro la fine dell'anno. Ma i dati preliminari
dello studio di fase Ib, BRIM7, gia' dicono che la combinazione
di cobimetinib e vemurafenib ha in effetti determinato una
sopravvivenza globale mediana di 28,5 mesi nei pazienti con
melanoma metastatico BRAF mutato non precedentemente trattati
con un BRAF inibitore. Gli eventi avversi piu' comuni nel
braccio della combinazione dello studio registrativo sono
stati: rash, nausea, diarrea, febbre, sensibilita' al sole,
anomalie nei valori epatici degli esami di laboratorio,
creatinfosfochinasi (CPK, enzima rilasciato dai muscoli)
elevata e vomito. Un'ultima notazione ancora relativa al
cobimetinib: e' allo studio anche in combinazione con diversi
farmaci sperimentali, tra cui un immunoterapico, in diversi
tipi di tumore come il cancro del polmone non a piccole cellule
e il cancro del colon-retto. (AGI)
Vic
271303 SET 15

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