Antartide sotto stress, solo 32% libero da azione dell'uomo

MERCOLEDÌ 15 LUGLIO 2020 11.48.25


Antartide sotto stress, solo 32% libero da azione dell'uomo

ZCZC2957/SXB XSP20197004470_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Antartide sotto stress, solo 32% libero da azione dell'uomo (EMBARGO ALLE 17.00) Calano le aree incontaminate (ANSA) - ROMA, 15 LUG - (EMBARGO ALLE 17.00) - Nonostante sia ancora in gran parte incontaminata, l'Antartide e' sotto pressione a causa dell'azione dell'uomo: le aree libere dalle interferenze umane coprono un'area molto piccola, inferiore al 32% dell'intero continente, e sono in calo per via dell'aumento delle attivita' umane. E anche se il 99,6% dell'Antartide puo' essere ancora considerato un ambiente incontaminato, molta della sua biodiversita' non vi e' compresa. Lo spiega sulla rivista Nature il gruppo della Monash University di Melbourne, guidato da Steven Chow. Nonostante il suo isolamento, il continente antartico deve far fronte all'aumento delle attivita' umane, tra cui la ricerca scientifica, lo sviluppo di infrastrutture e il turismo. Tuttavia l'effettivo totale delle aeree disabitate e incontaminate del continente e' sconosciuto, cosi' come l'ampiezza della sua biodiversita'. Per cercare di calcolarlo i ricercatori hanno messo insieme un registro delle attivita' umane terrestri in Antartide usando le pubblicazioni, i dati turistici e le banchedati scientifiche dal 1819 al 2018, arrivando cosi' a raccogliere circa 2.7 milioni di informazioni. Hanno stimato quindi che quasi tutto il continente e' disabitato e incontaminato, ma il dato non comprende molta della sua biodiversita'. Meno del 7% delle oltre 23.000 specie registrate nel database sulla biodiversita' terrestre antartica si trovano in aree classificate come incontaminate. Inoltre solo il 16% delle aree terrestri importanti per gli uccelli e il 25% delle aree protette si trovano in aree dove l'impatto umano e' stato trascurabile. Secondo i ricercatori per fermare il calo delle aree incontaminate e assicurare la biodiversita' del continente sarebbe necessario allargare soprattutto le aree protette. (ANSA). Y85-VI 15-LUG-20 11:47 NNNN