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sabato 18 luglio 2020

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 17 luglio 2020 Indizione del referendum popolare confermativo relativo all'approvazione del testo della legge costituzionale recante «modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari», approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019. (20A03946) (GU n.180 del 18-7-2020)

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 17 luglio 2020

Indizione   del    referendum    popolare    confermativo    relativo
all'approvazione  del  testo  della  legge   costituzionale   recante
«modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della costituzione in materia di
riduzione del numero dei parlamentari», approvato  dal  Parlamento  e
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.  240
del 12 ottobre 2019. (20A03946)
(GU n.180 del 18-7-2020)



                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

  Visti gli articoli 138 e 87 della Costituzione;
  Vista la  legge  25  maggio  1970,  n.  352,  recante:  «Norme  sui
referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa
del popolo», e successive modificazioni;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 5 marzo  2020,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana  n.  57
del 6 marzo 2020, con cui, in considerazione  delle  misure  disposte
per il contrasto, il contenimento, l'informazione  e  la  prevenzione
sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus  COVID-19,
e' stato revocato il decreto del Presidente della Repubblica  del  28
gennaio 2020, pubblicato nella Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica
italiana n. 23 del 29 gennaio 2020, con il quale  e'  stato  indetto,
per il giorno di domenica  29  marzo  2020,  il  referendum  popolare
confermativo avente il seguente quesito: «Approvate  il  testo  della
legge costituzionale concernente "Modifiche agli articoli 56, 57 e 59
della  Costituzione  in  materia  di   riduzione   del   numero   dei
parlamentari", approvato dal Parlamento e pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?»;
  Visto l'articolo  81  del  decreto-legge  17  marzo  2020,  n.  18,
convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con
il quale, in considerazione dello stato di emergenza  sul  territorio
nazionale relativo al rischio sanitario  connesso  all'insorgenza  di
patologie derivanti da agenti virali  trasmissibili,  dichiarato  con
delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020,  il  termine
per  l'indizione  del  referendum,  in  deroga  a   quanto   previsto
dall'articolo 15, primo comma, della legge 25 maggio 1970, n. 352, e'
stato  fissato  in  duecentoquaranta   giorni   dalla   comunicazione
dell'ordinanza che lo ha ammesso;
  Vista  l'ordinanza  dell'Ufficio  centrale   per   il   referendum,
costituito presso la  Corte  suprema  di  cassazione,  emessa  il  23
gennaio 2020, depositata e comunicata in pari data, con la  quale  e'
stata dichiarata legittima  e  ammessa  la  richiesta  di  referendum
popolare,  ai  sensi  dell'articolo   138,   secondo   comma,   della
Costituzione, per l'approvazione del testo della legge costituzionale
concernente «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59  della  Costituzione
in materia di riduzione del numero dei parlamentari»;
  Visto l'articolo 1-bis, comma 1, del decreto-legge 20 aprile  2020,
n. 26, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 giugno 2020,  n.
59, il quale, al fine  di  assicurare  il  necessario  distanziamento
sociale,  ha  stabilito  che  le  operazioni  di  votazione  per   le
consultazioni elettorali e referendarie dell'anno 2020  si  svolgono,
in deroga a quanto previsto dall'articolo 1, comma 399,  della  legge
27 dicembre 2013, n. 147, nella giornata di  domenica,  dalle  ore  7
alle ore 23, e nella giornata di lunedi' dalle ore 7 alle ore 15;
  Visto il comma 3 dell'articolo 1-bis del  decreto-legge  20  aprile
2020, n. 26, convertito, con modificazioni,  dalla  legge  19  giugno
2020, n. 59, secondo cui  per  le  consultazioni  elettorali  di  cui
all'articolo 1 del medesimo  decreto  resta  fermo  il  principio  di
concentrazione delle scadenze elettorali di cui  all'articolo  7  del
decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98,  convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 15 luglio 2011, n. 111,  che  si  applica,  altresi',  al
referendum confermativo del testo  di  legge  costituzionale  recante
«Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di
riduzione del numero dei  parlamentari»,  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 240 del 12 ottobre 2019;
  Ritenuto, pertanto,  di  far  coincidere  la  data  del  referendum
confermativo con quella delle elezioni suppletive  e  delle  elezioni
amministrative in considerazione di esigenze  di  contenimento  della
spesa anche connesse alle misure  precauzionali  individuate  per  la
tutela della salute degli elettori e dei componenti di seggio;
  Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri,  adottata  nella
riunione del 14 luglio 2020;
  Sulla proposta  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri,  di
concerto con i Ministri dell'interno e della giustizia;

                                Emana
                        il seguente decreto:

  E' indetto il referendum popolare confermativo avente  il  seguente
quesito:
    «Approvate  il  testo  della  legge  costituzionale   concernente
"Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di
riduzione del numero dei parlamentari", approvato  dal  Parlamento  e
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.  240
del 12 ottobre 2019?».
  I relativi comizi sono  convocati  per  i  giorni  di  domenica  20
settembre e di lunedi' 21 settembre 2020.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
    Dato a Roma, addi' 17 luglio 2020

                             MATTARELLA

                                  Conte, Presidente del Consiglio dei
                                  ministri

                                  Lamorgese, Ministro dell'interno

                                  Bonafede, Ministro della giustizia


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