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sabato 18 luglio 2020

= SCHEDA = Il Recovery Fund visto dai Paesi del blocco Visegrad


SABATO 18 LUGLIO 2020 08.32.42


= SCHEDA = Il Recovery Fund visto dai Paesi del blocco Visegrad =

(AGI) - Roma, 18 lug. - I Paesi membri dell'Unione europea sono divisi sul Recovery Fund, il fondo per la ripresa messo sul piatto dalla Commissione per aiutare gli Stati alle prese con la crisi economica innescata dalla pandemia di coronavirus. Nel programma, che deve ottenere il sostegno di ogni capitale europea, i fondi sarebbero raccolti sui mercati direttamente dalla Commissione europea tramite obbligazioni garantite dal bilancio comunitario e verrebbero resi disponibili ai Paesi piu' bisognosi sotto forma anche di sussidi, e solo di non prestiti. La proposta, denominata 'Next Generation EU', prevede infatti lo stanziamento di 750 miliardi di euro, di cui 500 miliardi a fondo perduto e 250 sotto forma di prestiti a condizioni favorevoli. Il fronte dei contrari abbraccia oltre ai cosiddetti Paesi 'frugali' (Paesi Bassi, Austria, Danimarca e Svezia), anche i Paesi Visegrad (V4: Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia), con l'Ungheria in testa. I primi ministri dei Paesi del Gruppo Visegrad chiedono una convergenza sul Recovery Fund integrato nel nuovo bilancio pluriennale dell'Unione europea proposto dalla Commissione per far fronte i problemi economici innescati dalla crisi del Covid-19. Lo ha riferito il premier polacco, Mateusz Morawiecki, dopo il vertice a quattro a Lednice, in Moravia. A eccezione della Polonia, che ha recentemente visto un picco nei casi di Covid-19, i Paesi V4, avendo imposto le restrizioni in modo tempestivo, sono riusciti ad arginare quasi da subito i contagi. Piu' scettici rispetto alla proposta di Bruxelles restano i Paesi frugali. Danimarca, Paesi Bassi e Svezia, che hanno espresso fin dall'inizio una forte opposizione al piano straordinario dell'Ue, hanno ottenuto una riduzione dei loro contributi al bilancio 2014-2020 rispettivamente di 130 milioni di euro, di 695 milioni e di 185 milioni di euro. Tali 'sconti' non verrebbero necessariamente trasferiti al prossimo bilancio, che deve ancora essere finalizzato. (AGI)Bxj/Bra (Segue) 180831 LUG 20 NNNN
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(AGI) - Roma, 18 lug. - Ecco schematicamente gli orientamenti politici dei quattro Paesi e le relative posizioni sul Recovery Fund. - POLONIA Premier Mateusz Morawiecki. Nazionalista conservatore. Maggioranza: partito nazionalista conservatore PiS. La Polonia, insieme alla Slovacchia, si e' rivelata piu' conciliante sul fondo rispetto all'Ungheria e alla Repubblica ceca, che detiene la presidenza di turno V4. "I Paesi dell'Ue piu' ricchi dovrebbero pagare di piu' nel bilancio dell'Unione sulla scia della ripresa economica", ha affermato il primo ministro Morawiecki dopo il vertice in Moravia. La Polonia, ha aggiunto, "sta spingendo fortemente in questa direzione. Non dovrebbero esserci sconti nel bilancio dell'Ue per quei Paesi che sono piu' ricchi". - UNGHERIA Premier Viktor Orban. (Ufficialmente Ppe, cioe' Cristiano democratico. Di fatto, nazionalista conservatore). Maggioranza: Fidesz. Fervente critico della Ue, il premier Orban ha affermato che il fondo e' "filosoficamente abbastanza lontano da cio' che gli ungheresi pensano del mondo" e che "finanzia i ricchi con i soldi dei poveri". Il premier danubiano ha piu' volte detto che considera il meccanismo che sta alla base dell'intervento "assurdo e perverso". Ma ultimamente ha ammorbidito la sua posizione e ha dichiarato che l'Ue ha bisogno di "soluzioni eccezionali in una situazione eccezionale" (per poi sottolineare "anche se rabbrividisco al pensiero"). E ha detto: "Siamo disposti ad accettarlo, ma deve ancora essere elaborato". (AGI)Bxj/Bra (Segue) 180831 LUG 20 NNNN
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(AGI) - Roma, 18 lug. - - REPUBBLICA CECA Premier Andrej Babis. Liberale. Maggioranza: liberale (il partito di Babis ANO) e socialdemocratici. Sul fronte della modalita' di assegnazione dei fondi, "penso che il criterio principale debba essere il crollo del Pil (per ogni Stato membro) - ha dichiarato il primo ministro ceco Babi - che deve essere valutato all'inizio del prossimo anno". - SLOVACCHIA Premier Igor Matovi. Ppe. Maggioranza: Cristiano-democratici, conservatori e sovranisti. "Vogliamo inviare un segnale insieme... che dovremmo essere onesti", ha detto ai giornalisti il primo ministro slovacco Igor Matovi dopo la riunione di giovedi'. "Dovremmo evitare - ha spiegato - una situazione in cui un Paese con piu' o meno la stessa popolazione e piu' o meno lo stesso Pil pro capite che si trovi in Europa meridionale trarra' vantaggio dal programma molto piu' di un paese dell'Europa centrale". (AGI)Bxj/Bra 180831 LUG 20 NNNN

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