Translate

sabato 18 luglio 2020

TUMORI: SEMI-DIGIUNO A BASE VEG PUO' AIUTARE CURE ORMONALI SENO, STUDIO =


MERCOLEDÌ 15 LUGLIO 2020 14.10.37

TUMORI: SEMI-DIGIUNO A BASE VEG PUO' AIUTARE CURE ORMONALI SENO, STUDIO =

ADN0984 7 CRO 0 ADN CRO NAZ TUMORI: SEMI-DIGIUNO A BASE VEG PUO' AIUTARE CURE ORMONALI SENO, STUDIO = Su 'Nature' ricerca coordinata da italiani apre strada a terapie integrate, 'ma non è cura fai da te' Milano, 15 lug. (Adnkronos Salute) (EMBARGO ALLE 17.00) - E' un semi-digiuno a base vegetale studiato in ogni minimo dettaglio, non fai-da-te, ma da adottare sotto stretto controllo medico. E potrebbe essere un alleato delle cure ormonali per le donne con tumore al seno, anche metastatico. Sono le indicazioni che arrivano da uno studio internazionale a guida italiana, che ha valutato per la prima volta gli effetti di cicli ripetuti di una particolare dieta 'mima digiuno' su un gruppo di pazienti. Risultati che si sono guadagnati le pagine della rivista 'Nature'. Il lavoro, coordinato dal Policlinico universitario San Martino di Genova e dall'Ifom (Istituto Firc di oncologia molecolare) di Milano, e sostenuto da Fondazione Airc, mostra il ruolo chiave dell'alimentazione. La dieta ipocalorica a base vegetale è stata testata per determinare il suo effetto sulla crescita del tumore in combinazione a terapia ormonale nei topi e nelle pazienti. Nel dettaglio, i dati sono stati raccolti su 36 pazienti in 2 studi clinici, condotti a Genova al San Martino e a Milano all'Istituto nazionale tumori da Filippo De Braud e Claudio Vernieri, e mostrano che cicli di dieta protratti per una media di circa 6 mesi riducono alcuni fattori di crescita che contribuiscono a favorire la proliferazione cellulare e possono influenzare la crescita tumorale. Un risultato definito dagli esperti "incoraggiante", perché mostra che anche negli esseri umani, come negli esperimenti condotti in cellule in coltura e in topolini con tumore al seno, questo effetto metabolico potrebbe associarsi a una minore progressione del cancro, a un potenziamento dell'efficacia delle terapie e a un recupero della sensibilità al trattamento nei casi in cui si sia instaurata una resistenza ai farmaci. Tuttavia, puntualizzano gli autori, i dati sono preliminari e devono essere confermati in studi clinici più ampi, con numeri maggiori di pazienti. (segue) (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 15-LUG-20 14:10 NNNN

Nessun commento: