ANSA-FOCUS/ A PROSSIMO CDM TAGLIO PREFETTURE-QUESTURE 18 CITTA'
CANCELLIERI, NON TOCCATI LIVELLI SICUREZZA. MA SINDACATI CRITICI
(ANSA) - ROMA, 4 DIC - Via prefettura e questura in 18 delle
35 citta' che non saranno piu' capoluogo di provincia secondo la
nuova riorganizzazione della presenza dello Stato sul territorio
prevista dalla spending review. Il regolamento sara' approvato
dal Consiglio dei ministri in programma dopodomani. Fortemente
critici sindacati di polizia e prefettizi. Ma il ministro
dell'Interno, Annamaria Cancellieri, assicura: ''i livelli di
sicurezza non verranno toccati''.
Il provvedimento preparato dal ministro contiene 14 articoli
che ridisegnano la presenza statale nella penisola con tagli e
accorpamenti di strutture. Prevista una riduzione di almeno il
20% della spesa attualmente sostenuta. Il risparmio interviene
soprattutto dove c'e' una cancellazione di prefettura e
questura. Il taglio netto riguardera' 18 delle 35 province che
spariranno: qui il presidio di sicurezza si limitera'
probabilmente ad un commissariato. Nelle altre 17 rimarranno la
figura del prefetto e del questore nell'ambito di un 'Ufficio
presidiario di pubblica sicurezza'. Queste figure verranno
mantenute, si legge nella relazione che accompagna la bozza di
Regolamento, in territori ''particolarmente vulnerabili sotto il
profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica, del soccorso
pubblico e della coesione sociale''.
''Solo 18 sedi minori - sottolinea Cancellieri - rimarranno
'scoperte': nelle altre province rimarranno presidi con un
prefetto e un questore, come peraltro avveniva 5-6 anni fa,
perche' parliamo di alcune sedi che sono di nuovissima
istituzione. I livelli di sicurezza non verranno toccati e non
ci saranno assolutamente trasposizioni di personale da un posto
all'altro. Ho l'impressione - prosegue - che non si comprenda la
delicatezza del momento: noi abbiamo un obiettivo, garantire la
sicurezza della popolazione, e su questo non possiamo arretrare
di un millimetro. Nello stesso tempo dobbiamo razionalizzare le
spese perche' non ci sono risorse''. Quanto alle proteste dei
sindacati di polizia, aggiunge, ''abbiamo parlato
abbondantemente, ci sono state fatte delle richieste a cui noi
siamo andati incontro. Quello che ci era stato chiesto l'abbiamo
fatto''.
I rappresentanti di poliziotti e prefetti continuano pero' a
non vedere di buon occhio il Regolamento. ''E' inaccettabile -
sostiene Claudio Giardullo, segretario generale del Silp-Cgil -
dire che 18 sedi resteranno scoperte. Il Governo deve chiarire
se ci sara' anche una riduzione del personale delle forze
dell'ordine: per noi anche il taglio di un solo poliziotto
dimostrerebbe la volonta' dell'Esecutivo di intaccare i livelli
della sicurezza''. Siulp, Sap, Ugl e Consap parlano di
''provocazione'' da parte del ministro. Per il Sinpref,
l'associazione sindacale dei funzionari prefettizi, con il
Regolamento ''si rompe il sistema della sicurezza sul territorio
e si lasciano sguarnite intere aree del Paese in un momento in
cui tensioni sociali, crisi economica, disoccupazione e
infiltrazioni delle criminalita' organizzata richiederebbero un
rafforzamento del sistema sicurezza''. (ANSA).
NE
04-DIC-12 17:20 NNNN
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