ANSA/ EGITTO: SCONTRI E LACRIMOGENI, MORSI ABBANDONA PALAZZO
IN MIGLIAIA PER 'ULTIMO AVVERTIMENTO', FORZE ORDINE SI RITIRANO
(di Danila Clegg)
(ANSA) - IL CAIRO, 4 DIC - Le marce dell'''ultimo
avvertimento'' dei movimenti liberali laici e pro rivoluzione
egiziani sono arrivate fin sotto il palazzo del presidente
egiziano Mohamed Morsi, al grido di ''vattene vattene''
costringendo le forze dell'ordine schierate in massa a ritirarsi
e spingendo anche il presidente a lasciare il palazzo. Secondo
un comunicato ufficiale del ministero dell'interno, il
presidente ha lasciato la residenza ''dopo avere concluso tutte
le sue riunioni ufficiali''.
Migliaia di persone hanno partecipato oggi anche ad una
manifestazione parallela a piazza Tahrir per invocare ''la
caduta del regime'' e per accusare la guida spirituale de
Fratelli musulmani Mohamed el Badie di avere ''svenduto la
rivoluzione''.
Al palazzo di Ittahadeya scontri hanno contrapposto i
manifestanti e le forze di polizia che hanno lanciato
lacrimogeni prima di ritirarsi consentendo ai manifestanti di
scavalcare le barricate di filo spinato che erano state
predisposte per tenerli lontano e di arrivare fino al muro di
cinta del palazzo. In serata alcuni manifestanti stavano
scrivendo graffiti sul muro: ''Sei responsabile del sangue di
Gika'', diceva uno, a proposito del giovane attivista del
movimento 6 aprile ucciso due settimane fa nei tafferugli
accaduti nei pressi del ministero dell'interno e diventato nuovo
simbolo della protesta.
I fratelli musulmani, attraverso il loro segretario
generale, Mahmoud Hussein, hanno criticato i manifestanti per i
tafferugli. ''Tutti hanno il diritto di manifestare senza
violenza, ma attaccare la polizia davanti al palazzo
presidenziale significa che i manifestanti non conoscono il
senso della liberta'', ha affermato Mahmoud Hussein citato dal
website della Confraternita. Un invito a tenere pacifiche le
manifestazioni e' venuto anche da Washington, riferendosi al
Cairo, ma anche alle numerose altre proteste che si sono tenute
in varie citta' egiziane come Alessandria, Luxor e Assiut.
Nell'ennesimo show down fra le forze dell'opposizione
organizzate dal Fronte di salvezza nazionale e il primo
presidente egiziano eletto democraticamente e proveniente dalle
fila dei Fratelli musulmani, i manifestanti hanno rinnovato il
loro no al decreto col quale Morsi si e' accresciuto i poteri, a
danno della magistratura. No anche alla costituzione approvata
venerdi' scorso in tutta fretta da un'assemblea costituente che
le opposizioni accusano di non avere legittimita' perche'
boicottata dalle forze liberali e laiche e sulla quale Morsi ha
indetto un referendum consultivo per il 15 dicembre.
Migliaia di manifestanti, molti col tricolore rosso bianco e
nero egiziano in mano, sono sfilati per le vie della citta'
prima di arrivare davanti al palazzo di Ittahadeya dove, dopo il
ritiro delle forze dell'ordine, hanno invaso il grande viale di
El Mirghani, una delle principali arterie del quartiere di
Heliopolis a sud della capitale egiziana e dove, secondo alcune
fonti, intendono rimanere tutta la notte.
Alle proteste si sono uniti anche i giornalisti dei
quotidiani di opposizione e indipendenti che oggi hanno
scioperato a sostegno delle manifestazioni di piazza. Un loro
corteo diretto a piazza Tahrir ha attraversato il centro del
Cairo con uno striscione con la scritta ''La costituzione e'
un'aggressione contro la liberta' degli egiziani che hanno
diritto ad avere stampa e media indipendenti''. (ANSA)
CLG
04-DIC-12 20:39 NNNN
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