L. 18-7-2013 n. 85
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, recante interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo.
Pubblicata nella Gazz. Uff. 19 luglio 2013, n. 168.
L. 18 luglio 2013, n. 85 (1).
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, recante interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo.
(1) Pubblicata nella Gazz. Uff. 19 luglio 2013, n. 168.
La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Promulga
la seguente legge:
Art. 1
In vigore dal 20 luglio 2013
1. Il decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, recante interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo, è convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge.
2. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.
Allegato
Modificazioni apportate in sede di conversione al decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54
In vigore dal 20 luglio 2013
All'articolo 1:
dopo il comma 2 è inserito il seguente:
«2-bis. I comuni che ricorrono all'anticipazione di tesoreria esclusivamente per la sospensione di cui al comma 1 possono utilizzare, per l'anno 2013, l'avanzo di amministrazione non vincolato, in deroga a quanto stabilito dall'articolo 187, comma 3-bis, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.»;
dopo il comma 3 è inserito il seguente:
«3-bis. L'applicazione delle disposizioni dei commi 2 e 3 è estesa, su richiesta dei comuni interessati, anche alle unioni di comuni con riferimento, in tutto o in parte e in alternativa al suo utilizzo da parte del singolo comune, all'incremento di anticipazione consentito e riconosciuto a ciascun comune componente dell'unione ai sensi del comma 2. Alla restituzione dell'anticipazione provvedono i singoli comuni componenti dell'unione nella misura pari alla quota dell'anticipazione richiesta da ciascuno di essi.».
All'articolo 3:
al comma 1, dopo la parola: «Ministro» sono inserite le seguenti: «, Vice Ministro»;
dopo il comma 1 sono aggiunti i seguenti:
«1-bis. Coloro i quali, non essendo membri del Parlamento, assumono le funzioni di Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministro, Vice Ministro o Sottosegretario di Stato non possono cumulare il trattamento stipendiale previsto dall'articolo 2 della legge 8 aprile 1952, n. 212, con l'indennità di cui al primo periodo del comma 1 dell'articolo 1 della legge 9 novembre 1999, n. 418, ovvero con il trattamento per cui abbiano eventualmente optato ai sensi del comma 2 del medesimo articolo 1 della legge 9 novembre 1999, n. 418.
1-ter. Il secondo periodo del comma 1 dell'articolo 1 della legge 9 novembre 1999, n. 418, è soppresso.».
All'articolo 4:
al comma 2:
al primo periodo, le parole: «30 giorni» sono sostituite dalle seguenti: «sessanta giorni» e dopo le parole: «le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano» sono inserite le seguenti: «nonché delle competenti Commissioni parlamentari»;
al terzo periodo sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica»;
dopo il comma 3 è inserito il seguente:
«3-bis. Alla compensazione degli effetti finanziari, in termini di fabbisogno e di indebitamento, derivanti dal comma 3 del presente articolo, pari a 57.635.541 euro per l'anno 2013, si provvede mediante corrispondente utilizzo delle minori spese e delle maggiori entrate recate dal presente decreto.»;
dopo il comma 4 è inserito il seguente:
«4-bis. Per assicurare il diritto all'educazione, negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia degli enti comunali, i contratti di lavoro a tempo determinato del personale educativo e scolastico, sottoscritti per comprovate esigenze temporanee o sostitutive in coerenza con l'articolo 36 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, possono essere prorogati o rinnovati fino al 31 luglio 2014, anche in deroga all'articolo 5, comma 4-bis, del decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368, e successive modificazioni, per i periodi strettamente necessari a garantire la continuità del servizio e nei limiti delle risorse già disponibili nel bilancio dell'ente locale, in ogni caso nel rispetto dei vincoli stabiliti dal patto di stabilità interno e della vigente normativa volta al contenimento della spesa complessiva per il personale negli enti locali. L'esclusione prevista dall'articolo 10, comma 4-bis, primo periodo, del citato decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368, si applica anche per i contratti a tempo determinato di cui al presente comma.».
Lavori preparatori
Camera dei deputati (atto n. 1012):
Presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri (LETTA), dal Ministro dell’interno (ALFANO), dal Ministro dell’economia e finanze (SACCOMANNI) e dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali (GIOVANNINI) in data 21 maggio 2013.
Assegnato alle Commissioni riunite VI (FINANZE) e XI (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO), in sede referente, il 22 maggio 2013 con pareri del Comitato per la Legislazione e delle Commissioni I, V, VIII, X, XIII e XIV.
Esaminato dalle Commissioni riunite VI e XI il 28 maggio 2013; il 4, 6, 11 e 12 giugno 2013.
Esaminato in Aula il 17 giugno 2013 e approvato il 18 giugno 2013.
Senato della Repubblica (atto n. 843):
Assegnato alle Commissioni riunite 6ª (FINANZE) e 11ª (LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE) il 19 giugno 2013 con pareri delle Commissioni 1ª, 5ª, 7ª, 9ª, 10ª, 13ª e 14ª.
Esaminato dalla 1ª Commissione (AFFARI COSTITUZIONALI), in sede consultiva, sull’esistenza dei presupposti di costituzionalità il 20 giugno 2013.
Esaminato dalle Commissioni riunite 6ª e 11ª, in sede referente, il 26 giugno 2013; il 2 e 11 luglio 2013.
Esaminato in Aula il 10 e 16 luglio 2013 e approvato il 17 luglio 2013.
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