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martedì 10 marzo 2015

Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-03589 presentata da ALESSANDRA BENCINI giovedì 5 marzo 2015, seduta n.405 BENCINI, Maurizio ROMANI, MUSSINI, PETRAGLIA, BIGNAMI, BOCCHINO, CASALETTO, MOLINARI - Ai Ministri dell'interno e della salute - Premesso che: la normativa sulla figura professionale di infermiere non è così risalente nel tempo come si potrebbe essere portati a pensare; fino agli anni '90 del secolo scorso, infatti, per diventare infermiere occorreva aver frequentato un corso professionale di 3 anni, e per accedervi era necessario aver svolto i primi 2 anni di scuola superiore. L'introduzione della laurea per abilitare gli aspiranti infermieri alla professione arriva solamente nel 1990, fatti salvi i successivi aggiornamenti fino ad oggi;..



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-03589
presentata da
ALESSANDRA BENCINI
giovedì 5 marzo 2015, seduta n.405
BENCINI, Maurizio ROMANI, MUSSINI, PETRAGLIA, BIGNAMI, BOCCHINO, CASALETTO, MOLINARI - Ai Ministri dell'interno e della salute - Premesso che:
la normativa sulla figura professionale di infermiere non è così risalente nel tempo come si potrebbe essere portati a pensare; fino agli anni '90 del secolo scorso, infatti, per diventare infermiere occorreva aver frequentato un corso professionale di 3 anni, e per accedervi era necessario aver svolto i primi 2 anni di scuola superiore. L'introduzione della laurea per abilitare gli aspiranti infermieri alla professione arriva solamente nel 1990, fatti salvi i successivi aggiornamenti fino ad oggi;
ai fini dell'accesso alla professione infermieristica, a normativa vigente, è dunque necessario il conseguimento del titolo di studio rappresentato dalla laurea triennale di primo livello in Scienze infermieristiche;
anche nel corpo della Polizia di Stato per poter accedere alla professione di infermiere viene richiesto il medesimo titolo;
nonostante la pari dignità professionale acquisita, ossia il medesimo percorso formativo compiuto, i professionisti sanitari in servizio nel corpo della Polizia di Stato, una volta superato il concorso, vengono inquadrati nel ruolo di revisori tecnici ossia con una qualifica professionale che la pubblica amministrazione, negli altri comparti e settori, riserva al personale in possesso del solo diploma di istruzione secondaria;
pertanto, la carriera del personale infermieristico della Polizia di Stato resta, ex decreto del Ministero dell'interno 18 luglio 1985 concernente i profili professionali del personale della Polizia di Stato che esplica attività tecnico-scientifica o tecnica, esecutiva a differenza di quella dei colleghi del comparto sanitario nazionale, o comunque appartenenti ad altri comparti della pubblica amministrazione, che, invece, è di concetto (periti o ispettori) e, quindi, consente anche l'accesso alla carriera direttiva speciale;
tale situazione comporta, inoltre, che i professionisti sanitari in servizio nel corpo della Polizia di Stato vengano considerati gerarchicamente subordinati ad altri operatori sanitari non medici in possesso di analoga preparazione accademica e, dunque, tecnico-professionale;
considerato che:
l'applicazione del regolamento concernente l'individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell'infermiere (decreto del Ministro della salute 14 settembre 1994, n. 739) anche ai professionisti sanitari in servizio nel corpo della Polizia di Stato risponde ad esigenze di equità e di uguaglianza sociale;
allineare le condizioni di lavoro e retributive degli infermieri impegnati nella Polizia di Stato a quella dei colleghi che operano in altri ambiti della sanità militare e civile, con un inquadramento che sia adeguato al ruolo, alla competenza e preparazione acquisita ed al servizio che viene fornito ogni giorno alla collettività, comporterebbe un effettivo riconoscimento giuridico della professionalità di tali lavoratori;
sussiste, già da un considerevole lasso temporale, l'esigenza di riforma del ruolo e la definizione degli ambiti di competenza degli infermieri della Polizia di Stato per i quali, ancora oggi, trova applicazione il cosiddetto "mansionario" che, invece, per gli altri operatori infermieri è stato abrogato in virtù della legge n. 42 del 1999,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo intendano adoperarsi, ciascuno per quanto di competenza, affinché al personale infermieristico della Polizia di Stato vengano garantite le medesime opportunità di carriera sussistenti per gli operatori sanitari non medici appartenenti ad altri comparti della pubblica amministrazione, ciascuno per quanto di competenza, ed in possesso di analogo titolo didattico;
e se, a tal fine, non reputino necessario un mirato intervento normativo.

(4-03589)

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