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mercoledì 24 luglio 2019

Epatite C, dal 1989 a oggi circa 100.000 vittime in Italia

MERCOLEDÌ 24 LUGLIO 2019 16.15.27


Epatite C, dal 1989 a oggi circa 100.000 vittime in Italia

ZCZC6480/SX4 XSP27718_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Epatite C, dal 1989 a oggi circa 100.000 vittime in Italia Ancora circa 200.000 casi sommersi, spot sulla Rai per scovarli (ANSA) - ROMA, 24 LUG - Dalla scoperta del virus, nel 1989, l'Epatite C ha causato oltre centomila morti in Italia e ancora oggi, nel nostro Paese, sono stimate esservi 200mila persone con infezione. Ma oggi, grazie a terapie in grado di eliminarlo, siamo a un punto di svolta per 'dare una spallata' al virus. Per sensibilizzare la popolazione sul ruolo che ognuno puo' avere in questa battaglia, e' stato lanciato uno spot che andra' in onda su tutti i canali radio e tv della Rai, su Rai Social e Rai web. L'iniziativa, presentata oggi nella Sala Nassirya del Senato, in vista della Giornata Mondiale delle epatiti del 28 luglio, e' promossa dalla Societa' Italiana Malattie Infettive e Tropicali (Simit) e dall'Associazione Italiana Studio del Fegato (Aisf). Una volta contratta, l'epatite C (Hcv) puo' restare silente per anni ma in alcuni casi puo' evolvere in cirrosi o tumore del fegato. L'Italia, grazie alle politiche di accesso al trattamento, si colloca tra i 12 Paesi avviati a raggiungere il traguardo dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms) dell'eliminazione dell'infezione entro il 2030. A patto pero' di mantenere alto il numero degli individui trattati. "Fino ad oggi oltre 185mile persone sono state trattate con i nuovi antivirali e, in poche settimane, nel 97% dei casi sono guariti. Manca ancora pero' all'appello un'ampia fetta di popolazione, che e' ignara di aver contratto il virus", spiega Massimo Galli, presidente Simit. "Aiutaci a cancellare l'epatite C!" e' pertanto lo slogan dello spot che si rivolge a tutta la societa' civile, con l'obiettivo di far emergere il sommerso. "Una particolare attenzione - aggiunge Salvatore Petta, segretario Aisf - va dedicata a chi ha avuto trasfusioni di sangue prima degli anni '90, ai portatori di tatuaggi, e a popolazioni a rischio, come tossicodipendenti o detenuti per i quali bisogna istituire programmi specifici di screening". Ad aderire alla campagna anche Ferrovie dello Stato, che contribuira' ad amplificarne il messaggio diffondendo lo spot nei suoi canali. (ANSA). YQX-BG 24-LUG-19 16:14 NNNN 

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