MERCOLEDÌ 24 LUGLIO 2019 19.17.51
Salute: mela 'toglie il medico di torno' grazie a mln di batteri =
(AGI) - Roma, 24 lug. - Una mela al giorno leva il medico di
torno, e lo fa grazie ai milioni di batteri che contiene. Uno
studio austriaco conferma il detto popolare individuandone le
basi scientifiche. Secondo Gabriele Berg, docente
dell'Universita' di Tecnologia di Graz e a capo della ricerca,
il potere magico della mela risiede nei batteri benefici che
vanno a colonizzare il nostro intestino contribuendo al
benessere del microbiota. "I batteri, i funghi e i virus
contenuti nel cibo che mangiamo colonizzano temporaneamente il
nostro intestino", ha spiegato Berg al Guardian. Ma per
ottenere benefici e' importante che verdure e frutta non
vengano cotte perche' "la cottura uccide questi microbi". (AGI)
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Salute: mela 'toglie il medico di torno' grazie a mln di batteri (2)=
(AGI) - Roma, 24 lug. - Lo studio ha analizzato le mele in
tutte le sue parti: stelo, buccia, polpa, semi e calice. E'
venuto fuori che, sebbene la quantita' di batteri sia la stessa
nelle mele biologiche e quelle convenzionali, quelle organiche
vantano una colonia piu' diversificata che, secondo i
ricercatori, le renderebbe anche piu' sane e piu' gustose delle
mele convenzionali.
La varieta' nel microbiota sembrerebbe essere, infatti, la
chiave per un intestino sano. Piu' la dieta e' varia, meno
batteri nocivi vi si trovano. Lo studio confermerebbe, dunque,
anche la tesi di coloro che affermano di saper riconoscere una
mela biologica da una che non lo e' solo assaggiandole. La
ricerca ha mostrato nelle mele cresciute naturalmente una
maggiore presenza dei metilobatteri, che donano un leggero
sapore di fragola alla frutta.
"Lo studio rappresenta un importante passo in avanti
perche' dimostra come il cibo possa avere un ruolo importante
sull'equilibrio del microbiota e quindi sulla salute delle
persone", commenta all'Agi Michele Guarino, dell'unita' di
gastroenterologia del Policlinico universitario Campus
biomedico. "Bisogna pero' fare una precisazione: il cibo e'
solo uno dei tanti aspetti che incidono sul microbiota. Non ha
un effetto totalizzate. E' importante sottolinearlo perche' il
rischio e' quello di far passare un messaggio sbagliato, ovvero
piu' mele mangio meglio sto", dichiara Guarino. "Una cosa e'
certa e lo conferma anche lo studio: maggiore e' la diversita'
del microbiota piu' ci si allontana dalla malattia. Nelle
patologie infatti c'e' una ridotta diversita' di batteri".
(AGI)
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(AGI) - Roma, 24 lug. - Ma come si diversifica il microbiota?
"La dieta, quella mediterranea, aiuta moltissimo, ma in parte
siamo segnati: il nostro microbiota si forma nel primo anno di
vita, ma poi la sua composizione cambia solo in parte nel resto
della vita", spiega il gastroenterologo. "L'obiettivo
ambiziosissimo e' quello di mappare il microbiota come si fa
oggi con il genoma in modo da correggere poi il difetto. Ma
mentre con il patrimonio genetico umano siamo gia' alle terapie
geniche, con il microbiota siamo ancora molto lontani dal
raggiungimento del traguardo. Anche perche' i geni del
microbiota sono circa un milione contro i 23mila dell'essere
umano. La diversita' e' anche nella complessita'". Guarino e'
scettico sugli effetti benefici del cibo crudo citati dai
ricercatori di Graz. "E' vero ma fino a un certo punto. Sono le
fibre, contenute in questo caso dalla mela, a rappresentare il
substrato della crescita dei batteri che avviene attraverso la
fermentazione. Questo perche' non abbiamo l'enzima per digerire
alcune fibre e quindi lo fanno i nostri batteri. La cottura o
meno di un alimento non e' cosi' decisiva". Una cosa e' certa:
la mela e' un alimento prezioso. Oltre ai batteri benefici per
il microbiota, "buccia e polpa contengono i polifenoli,
prodotti attraverso frequentazione, che vantano un'azione
antiossidante, antitumorale, antinfiammatoria", conclude
Guarino. (AGI)
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