SABATO 08 GIUGNO 2024 11.25.39
Ricerca, nuovi materiali capaci di catturare anidride carbonica
Ricerca, nuovi materiali capaci di catturare anidride carbonica Ricerca, nuovi materiali capaci di catturare anidride carbonica UniTo: innovativa frontiera nella lotta al cambiamento climatico Roma, 8 giu. (askanews) - Uno studio internazionale apre nuove prospettive sulla riduzione delle emissioni di CO2 nell'atmosfera, rimuovendo direttamente l'anidride carbonica già presente nell'aria. Lo studio "Capturing carbon dioxide from air with charged-sorbents", pubblicato il 5 giugno sulla rivista "Nature" è frutto della collaborazione tra i ricercatori dell'Università di Torino e i ricercatori dell'Università di Cambridge (UK), dell'Università di Hong Kong (Cina) e dell'Università Cornell (US). Lo studio - informa UniTo - si è focalizzato su una delle nuove tecnologie più promettenti nella lotta contro il cambiamento climatico: la DAC (Direct Air Capture), la cattura diretta dell'anidride carbonica dall'aria. Si tratta di una tecnica innovativa che, anziché concentrarsi solo sulla riduzione delle emissioni alla fonte, mira a rimuovere direttamente l'anidride carbonica già presente nell'aria, indipendentemente dalla sua origine. Il concetto alla base della DAC è relativamente semplice ma, allo stesso tempo, la sua implementazione tecnologica richiede un notevole investimento in ricerca e sviluppo. La tecnologia si basa su sistemi che aspirano l'aria, la filtrano attraverso sostanze chimiche o materiali specializzati che catturano l'anidride carbonica e rilasciano aria pulita. L'anidride carbonica catturata viene poi concentrata e stoccata in modo sicuro, o riutilizzata in processi industriali. Una tecnica in grado di rivoluzionare l'approccio alla gestione del carbonio nonostante i costi energetici ed economici siano ancora molto elevati. Lo studio, condotto da Valentina Crocellà e Matteo Signorile, ricercatori del Dipartimento di Chimica UniTO nel gruppo di Chimica Fisica, mira a sviluppare una nuova classe di materiali efficienti e a basso costo, noti come "sorbenti-caricati". "Questi nuovi materiali - dichiara Valentina Crocellà - vengono preparati attraverso un processo di carica simile a quello di una batteria, accumulando ioni sulla superficie di carboni attivi a basso costo. Gli ioni inseriti hanno la capacità di catturare rapidamente l'anidride carbonica dall'aria, attraverso la formazione di specie chimiche, note come bi-carbonati. Ed è proprio questo uno dei punti di forza di questo nuovo materiale. Il rilascio dell'anidride carbonica può essere ottenuto a basse temperature (90-100°C) e la natura conduttiva del carbone stesso consente la rigenerazione diretta mediante un fenomeno noto come effetto Joule, utilizzando elettricità ottenuta da fonti rinnovabili". (Segue) Red-Lcp 20240608T112540Z
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