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martedì 21 febbraio 2012

ANSA-BOX/ PENSIONI: ESODATI; CGIL, CENTINAIA MIGLIAIA A RISCHIO


ANSA-BOX/ PENSIONI: ESODATI; CGIL, CENTINAIA MIGLIAIA A RISCHIO
PRONTI A MOBILITAZIONE; RICONGIUNZIONE ONEROSA E' FURTO
(ANSA) - ROMA, 21 FEB - La Cgil non molla il dossier
pensioni, che definisce ''negate'' per centinaia di migliaia di
persone. Tra ''esodati'' e ''ricongiunzione onerosa'' per il
sindacato, infatti, si potrebbe creare ''un'emergenza sociale''
che porterebbe anche a mobilitazioni, magari con Cisl e Uil.
La questione che riguarda, come sintetizza il segretario
confederale, Vera Lamonica, ''esodati e dintorni'' e' complessa.
Si tratta di tutelare, per la Cgil, tutti i lavoratori che hanno
concordato, entro il 2011, di uscire dall'azienda tramite
accordi individuali e collettivi (che possono passare per
mobilita' o per esodi incentivati e altre diverse forme di
accompagnamento alla pensione). Il sindacato chiede che i
requisiti pensionistici possano essere congelati per tutti,
mentre la manovra pone dei limiti alla derogabilita'. E le
modifiche introdotte nel milleproroghe sono per Lamonica
''peggiorative''.
Di certo entro giugno, il governo deve intervenire per
definire il tetto di risorse e il numero dei lavoratori che
potra' avvalersi delle vecchie regole. Il pericolo, per la Cgil,
e' che molti vengano lasciati fuori. Secondo il sindacato,
inoltre, i numeri circolati (65 mila lavoratori da tutelare)
sono ''sottostimati'', visto che si tratta ''di centinaia di
migliaia'' di persone a rischio ''ne' salario ne' pensione''.
Ecco alcuni numeri su accordi che per potere essere mantenuti
aspettano di avere una garanzia: Agile Eutelia (386), Alenia
(747), Irisbus (sicuri 400), Fiat Termini Imerese (640),
Fincantieri (1.240), Selex Elsad (230), Whirlpool (495). Sono
cosi' solo nel settore metalmeccanico circa 4.390 i lavoratori a
rischio. E ancora nel comparto farmaceutico si trovano Sanofi
(460) e Sigma Tau (569); la Cgil ricorda anche i 2 mila esodi
individuali di Poste.
L'altro fronte su cui il sindacato attacca il ministro del
Welfare Elsa Fornero, e' la ricongiunzione onerosa delle
contribuzioni versate a fondi diversi dall'Inps. Per la Cgil e'
''un furto legalizzato'', per cui dal 2010 ''un lavoratore che
ha versato a piu' casse deve ripagarsi tutti i contributi degli
anni delle gestioni non Inps, con cifre assurde''. A riguardo la
Cgil, insieme a Cisl e Uil, fa sapere di avere chiesto un
incontro con Fornero, ma di non aver ancora ricevuto una risposa
per la convocazione' e , sottolinea, se non ci sara' una
soluzione sara' percorsa la via legale, attraverso cause
individuali.(ANSA).

Y08
21-FEB-12 19:57 NNNN

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