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martedì 17 aprile 2012

CRISI: SUICIDI +2,1% NEL 2010, UNA VITTIMA AL GIORNO TRA DISOCCUPATI E IMPRENDITORI




CRISI: SUICIDI +2,1% NEL 2010, UNA VITTIMA AL GIORNO TRA DISOCCUPATI E IMPRENDITORI =
II RAPPORTO EURES, RISCHIO SUICIDARIO PIU' ALTO A NORD MA AL
CENTRO E' CRESCITA RECORD

Roma, 17 apr. (Adnkronos) - Suicidi ancora in aumento nel 2010,
con una vittima al giorno tra chi ha perso il lavoro e una tra gli
imprenditori e i lavoratori autonomi. A quanto emerge dal secondo
rapporto Eures 'Il suicidio in Italia al tempo della crisi', si
confermano, dunque, anche nel 2010 i numeri record dei suicidi per
motivi economici, che colpiscono soprattutto il Centro-Nord: se
infatti il rischio suicidario e' piu' alto a Nord, al Centro e'
crescita record. Cresce inoltre la vulnerabilita' nella fascia 45-64
anni, mentre tra gli uomini separati e divorziati rischio suicidario
15 volte la media.

In particolare, sottolinea Eures, dopo l'aumento dei suicidi
registrato nel 2009 (+5,6% rispetto al 2008), nel 2010 la crescita del
fenomeno si attesta sul +2,1%: i suicidi accertati in Italia (fonte
Istat) salgono a 3.048 (sono stati 2.986 nel 2009 e 2.828 nel 2008),
''evidenziando un acuirsi della vulnerabilita' complessiva del corpo
sociale''.

Tale incremento, che investe trasversalmente la popolazione,
coinvolge la componente maschile (+2,4%) in misura maggiore di quella
femminile (+0,9%), consolidando la caratterizzazione al maschile del
fenomeno: nel 2010 l'indice di rischio suicidario risulta tra gli
uomini 4 volte superiore a quello delle donne (8,2 a fronte di 2,1). I
suicidi degli uomini (2.399 in valori assoluti) arrivano a
rappresentare il 78,7% del totale, a fronte del 21,3% di quelli
femminili (649 in termini assoluti), raggiungendo l'indice di
mascolinita' (maschi/100 femmine) il valore record di 369,6 (era pari
a 241,5 nel 1990 ed a 301 nel 2000). (segue)

(Rre/Col/Adnkronos)
17-APR-12 12:38

NNNNCRISI: SUICIDI +2,1% NEL 2010, UNA VITTIMA AL GIORNO TRA DISOCCUPATI E IMPRENDITORI (2) =
PRIMATO IN TERMINI ASSOLUTI ALLA LOMBARDIA E IN TERMINI RELATIVI
ALLA VALLE D'AOSTA

(Adnkronos) - Oltre la meta' dei suicidi censiti in Italia
avvengono in una regione del Nord (1.628 casi nel 2010, pari al 53,4%
del totale), a fronte del 20,5% al Centro (624 casi) e del 26,1% al
Sud (796 casi). Anche in termini relativi il Nord conferma i valori
piu' alti, con 5,9 suicidi ogni 100 mila abitanti, a fronte dei 5,3
del Centro e dei 3,8 del Sud. Ma e' il Centro Italia a registrare nel
2010 la crescita piu' consistente (+11,2% sul 2009, che sale a +27,3%
nel Lazio, con 266 suicidi), a fronte di un +1,8% a Nord e di un calo
del 3,5% al Sud.

A livello regionale, la Lombardia conferma il primato di regione
con il numero piu' alto di casi (496 nel 2010, con un incremento del
2,9% rispetto al 2009); seguono il Veneto (320, pari al 10,5%, in
aumento del 16,4% rispetto al 2009) e l'Emilia Romagna (278, pari al
9,1%).

In termini relativi (media 2006-2010) e' tuttavia la Valle
d'Aosta a guidare la graduatoria del rischio suicidario (con 9,2
suicidi ogni 100 mila abitanti), seguita dal Friuli Venezia Giulia (9)
e dalla Sardegna (8,9). A livello provinciale (media 2006-2010) il
valore piu' alto si rileva a Vercelli (15 casi per 100 mila abitanti),
Belluno (12,9), Ogliastra e Sondrio (12,7), mentre il valore piu'
basso si rileva a Napoli (1,1). (segue)

(Rre/Col/Adnkronos)
17-APR-12 12:51

NNNN

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