Mafia/ S.Borsellino: Napolitano attenta alla Costituzione
"Azione di uomo disperato che teme vengano fuori intercettazioni"
Palermo, 16 lug. (TMNews) - "Pensavo che la rabbia mi avesse
portato un po' oltre le righe, alcuni giorni fa, chiedendo
l'impeachment per Napolitano. Questa incredibile iniziativa, una
mossa assolutamente inaudita, del presidente della Repubblica, mi
spinge invece a parlare di un vero e proprio attentato alla
Costituzione da parte del capo dello Stato e di conseguenza di
una sua messa in stato d'accusa". Così Salvatore Borsellino,
fratello di Paolo, commenta la decisione del Quirinale di
sollevare il conflitto d'attribuzione nei confronti della Procura
di Palermo davanti alla Corte costituzionale.
"Napolitano sta cercando di intervenire sulla magistratura per
condizionare le indagini sull'imputato - ha detto Borsellino -.
Per quel che ne so, il presidente della Repubblica non ha nessuna
prerogativa su indagini giudiziarie della magistratura, che è un
organo libero, e non può intervenire sulle sue azioni. E'
un'iniziativa contro quella Procura che sta cercando di far luce
su quanto è successo, e ha portato alla strage del 19 luglio
1992".
Per Borsellino, la decisione di Giorgio Napolitano "è uno
schiaffo a chi spera che questa azione della Procura di Palermo
possa portare alla vertià. Oppure - ha concluso Salvatore
Borsellino - si tratta di una reazione di un uomo disperato che
teme, e sa, che se venissero rese pubbliche quelle
intercettazioni, non avrebbe altre possibilità che dimettersi".
Xpa
161741 lug 12
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