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martedì 16 febbraio 2016

PROFESSIONI: AMMINISTRATORI CONDOMINIO, DA CONTABILI A BUILDING MANAGER




PROFESSIONI: AMMINISTRATORI CONDOMINIO, DA CONTABILI A BUILDING MANAGER




Bianchini (Anaci Lombardia), chiamati a gestire problemi
condomini anche su piano sociale

 Milano, 16 feb. (Adnkronos/Labitalia) - "Da contabili a building
manager". Claudio Bianchini, presidente della sezione lombarda
dell' Anaci, associazione nazionale che raggruppa oltre 8.000
amministratori immobiliari professionisti presenti in tutta Italia,
ognuno dei quali gestisce fra le 50 e le 100 unità condominiali,
riassume così, con Labitalia, l' evoluzione della professione di
amministratore di condominio. Che oggi non si limita più a
rendicontare le spese e riscuotere morosità o a dirimere litigi in
assemblea, ma gestisce gli stabili con lo stesso approccio di un
amministratore delegato di un' azienda, con in più la sensibilità di
chi si deve occupare del nido in cui vivono intere famiglie.

 "Una volta -spiega Bianchini, che amministra condomini da oltre 40
anni- questa lavoro veniva svolto nel tempo libero, era un
dopo-lavoro. E fino a qualche anno fa, sul totale degli amministratori
in attività, solo il 30% era professionista".

 Oggi, però, le cose sono cambiate, osserva Bianchini: "Con la riforma
del condominio promossa con la legge n.220 del 2012, la professione di
amministratore si fregia infatti di un nuovo ruolo manageriale, che
richiede grande competenza e preparazione tecnica legate alla
manutenzione e amministrazione di un edificio. Un professionista a
tutti gli effetti, figura chiave nell' affiancare i condomini verso le
scelte legate al proprio bene immobiliare, il building manager
appunto". (segue)

 (Map/Adnkronos)
16-FEB-16 11: 55


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 (Adnkronos/Labitalia) - L' attenzione degli amministratori 2.0 si
appunta soprattutto sulle tematiche ambientali. "Al 1° posto tra le
nostre priorità -spiega Bianchini- c'è la sostenibilità energetica
degli edifici. Con le emergenze smog che si vivono nelle città e con
la nuova consapevolezza verso la propria salute e quella di chi ci
circonda, il nostro obiettivo è portare gli edifici verso la fascia di
classi energetiche più elevata. E per fare questo occorre conoscere la
materia e attivare quanto necessario perchè gli impianti siano sempre
più efficienti".

 Per questo, la legge che ha riformato la professione ha previsto anche
una formazione obbligatoria, "anche se Anaci -sottolinea Bianchini- ha
anticipato il legislatore di 40 anni, perchè ha sempre fatto
formazione per i suoi associati".

 Oggi "chiunque voglia intraprendere questa attività -spiega il
presidente Anaci Lombardia- deve innanzitutto essere in possesso di un
diploma di scuola media superiore e sostenere un corso di formazione
di 72 ore con relativo esame; inoltre, deve obbligatoriamente tenersi
aggiornato frequentando annualmente corsi di aggiornamento di non meno
di 15 ore, sempre seguito da specifici esami da sostenersi alla fine
di ogni corso''. (segue)

 (Map/Adnkronos)
16-FEB-16 11: 55

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 (Adnkronos/Labitalia) - "Quello che adesso noi vorremmo -spiega
Bianchini- è che si creasse anche una cultura scolastica e che, almeno
nelle scuole tecniche, venissero inseriti nei programmi degli elementi
dell' amministrazione del condominio. Una cosa è certa: negli ultimi
tempi abbiamo visto avvicinarsi a questa professione molti, molti
giovani che hanno trovato un' ottima opportunità di lavoro. E, per chi
voglia avviarsi in questo campo, c'è ancora molto spazio per
lavorare".

 Infatti, considerando l' ingente parco edilizio presente in Italia, che
secondo gli ultimi censimenti consiste di circa 1 milione di
condomini, si tratta di uno sbocco professionale ad alto potenziale,
un' opportunità da cogliere soprattutto per i giovani che si affacciano
sul mondo del lavoro.

 Ma il building manager deve saper affrontare anche nuove sfide. "Con
la riforma del condominio, il building manager è diventato un manager
immobiliare, la figura di riferimento -spiega sempre Bianchini-
attraverso cui i condomini effettuano scelte importanti per rendere
l' immobile una struttura efficiente. Ma le competenze si estendono ben
al di là dei confini del fisco, dell' urbanistica e della contabilità.
Siamo chiamati a gestire i problemi dei nostri condomini anche sul
piano sociale, psicologico ed economico, anticipando le esigenze di
chi li abita perché la vita condominiale sia la più serena
possibile''.

 (Map/Adnkronos)
16-FEB-16 11: 55

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