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giovedì 27 giugno 2019

UE, MOAVERO: SU SEA WATCH LA LEGGE VA APPLICATA (RIEPILOGO



UE, MOAVERO: SU SEA WATCH LA LEGGE VA APPLICATA (RIEPILOGO) - (1)
9CO978056 4 POL ITA R01 UE, MOAVERO: SU SEA WATCH LA LEGGE VA APPLICATA (RIEPILOGO) - (1) (9Colonne) Roma, 27 giu - Dai migranti alle nomine europee, fino alla procedura di infrazione per debito eccessivo che rischia il nostro Paese: il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha affrontato un po' tutte le questioni dell'agenda europea di particolare interesse per l'Italia, nel corso dell'audizione presso le Commissioni congiunte Esteri e Politiche Unione europea di Senato e Camera sugli esiti del Consiglio Ue del 20 e 21 giugno. Incalzato dai parlamentari sulla vicenda della Sea Watch, il capo della diplomazia italiana ha spiegato che "per quanto riguarda le misure adottate dal governo italiano si sta applicando la legge, si stanno applicando le normative adottate di recente e le normative preesistenti. Ci sono state misure firmate da più di un ministro nel caso specifico: il ministro dell'Interno, quello della Difesa e quello delle Infrastrutture hanno firmato il provvedimento che indicava il divieto di ingresso nelle acque territoriali. La decisione della nave è stata di entrare, la legge dovrà essere applicata da chi è competente ad applicarla. E' evidente che però non è con soluzioni episodiche che si può affrontare un fenomeno di questa portata". (SEGUE) 271454 GIU 19

UE, MOAVERO: SU SEA WATCH LA LEGGE VA APPLICATA (RIEPILOGO) - (2)
9CO978059 4 POL ITA R01 UE, MOAVERO: SU SEA WATCH LA LEGGE VA APPLICATA (RIEPILOGO) - (2) (9Colonne) Roma, 27 giu - "Esiste una necessità di collaborazione in una situazione di questo tipo, che deve inserirsi con una relazione bilaterale ed eventualmente trilaterale visto che il capitano della nave è tedesco, in quanto la soluzione europea non esiste. Siamo di fronte a una situazione di carenza, vuoi di norme vuoi nei fatti e di conseguenza la tensione diventa più acuta e deve essere risolta sul piano bilaterale o trilaterale o altrimenti dovrà essere inevitabilmente risolta dal governo italiano" sottolinea inoltre il ministro degli Esteri, che aggiunge: "E' una situazione dolorosa che nessuno vorrebbe trovarsi davanti, rispetto alla quale però vorrei ricordare che nei giorni scorsi dalla stessa nave sono stati fatti sbarcare nel nostro territorio le persone che avevano maggiormente bisogno di assistenza umanitaria. Non si può continuare a lasciare nelle mani dei trafficanti di esseri umani persone che hanno diritto a trovare rifugio e persone che emigrano alla ricerca di condizioni migliori per motivi economici. Per le prime è indispensabile ricorrere a corridoi umanitari mentre per i secondi occorre che l'intera Europa si interroghi sulla capacità di assorbimento delle migrazioni di carattere economico, e dovrebbe essere una valutazione molto più concreta e corale". In merito alla posizione del ministro dell'Interno Matteo Salvini, che non ha escluso la costruzione di barriere fisiche per arginare la rotta balcanica, Moavero si è espresso così: "In linea di principio l'Unione europea non dovrebbe prevedere barriere interne, soprattutto di tipo fisico, ma uno dei gravi rischi che possono intervenire con la situazione incontrollata e di non governo dei flussi migratori è che rinascano frontiere di tipo interno". (SEGUE) 271458 GIU 19

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