Acqua: procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia
La
Commissione europea apre una procedura d’infrazione nei confronti
dell’Italia perché non garantisce che l’acqua destinata al consumo umano
sia conforme alle norme UE. Secondo la Commissione europea,
la contaminazione dell’acqua da arsenico e fluoro è un problema annoso
in Italia, in particolare nel Lazio.
La direttiva sull’acqua potabile
impone agli Stati membri di controllare e testare l’acqua destinata al
consumo umano in base a 48 tra parametri microbiologici e chimici e
indicatori. Se si riscontrato nell’acqua livelli elevati di arsenico o
di altri inquinanti, gli Stati membri possono derogare per un periodo
limitato di tempo ai valori limite fissati dalla direttiva, purché la
deroga non presenti un potenziale pericolo per la salute umana e
l’approvvigionamento delle acque destinate al consumo umano nella zona
interessata non possa essere mantenuto con nessun altro mezzo congruo.
(Luglio 2014)
Per saperne di più:
J. Hennon - Tel.: +32 229 53593 - Cell.: +32 498 95 3593)
Fonte INCA CGIL
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