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venerdì 12 settembre 2014

SANITA': NIENTE TICKET SU 70% RICETTE PER ESAMI E VISITE, IN ARRIVO RIFORMA/SPECIALE




SANITA': NIENTE TICKET SU 70% RICETTE PER ESAMI E VISITE, IN ARRIVO RIFORMA/SPECIALE =

Roma, 12 set. (AdnKronos Salute) - In Italia il 70% delle ricette per
esami, visite specialistiche, analisi di laboratorio, lastre,
risonanze, ecografie e altre prestazioni di diagnostica strumentale è
con esenzione del ticket : 145 milioni su 207 mln. Una percentuale che
in alcune regioni raggiunge vette da record: 86% in Campania, 84% in
Calabria, 82% in Puglia, 80% in Sicilia. Una valanga di ricette 'no
ticket', di cui poco meno della metà (67 mln su 144) per motivi legati
al basso reddito dei cittadini. E' quanto emerge dall'analisi della
Direzione generale del sistema informativo e statistico del ministero
della Salute sul flusso delle ricette di specialistica ambulatoriale
nel 2012.

Dati significativi, che in periodi di tagli e spending review fanno
riflettere. E che spingono Governo e Regioni a una riforma dell'intero
sistema. Non è un caso che uno dei primi punti del Patto della salute
- il documento che riforma la sanità del prossimo triennio, siglato da
Governo e Regioni - è proprio la riforma dei ticket sanitari. Entro il
30 novembre 2014 una commissione ad hoc si occuperà di cambiare il
sistema. Le nuove regole di compartecipazione dovranno tenere conto
del reddito delle famiglie. Non è escluso, ad esempio, che a chi
dichiara redditi alti vengano tolte eventuali esenzioni per patologia.

La questione ticket è stata affrontata anche nel corso dell'indagine
conoscitiva sul Ssn, condotta dalle Commissioni riunite Bilancio e
Affari sociali della Camera. Nel corso dell'indagine è stato
riscontrato come "l'innalzamento dei ticket sulla specialistica,
piuttosto che ridurre il numero delle prestazioni, le abbia invece
trasferite sul settore privato". Inoltre, è stato rilevato come
"l'applicazione dei ticket stia di fatto escludendo le fasce
economicamente più deboli della popolazione dall'accesso alle
prestazioni sanitarie, in particolare a quelle di specialistica e
diagnostica". (segue)

(Fed/AdnKronos)
12-SET-14 13:10

NNNN
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(AdnKronos Salute) - Per risolvere questo problema "è stata quindi
proposta la fissazione di una franchigia, calcolata in percentuale del
reddito, fino al concorrere della quale si dovrà pagare interamente
secondo le attuali tariffe ogni prestazione sanitaria fruita nel corso
dell'anno; tale franchigia potrebbe anche essere progressiva, gravando
di meno sui redditi bassi e di più su quelli elevati. Superata la
franchigia le prestazioni sarebbero invece gratuite".

Se la media nazionale fissa al 70% la quota delle ricette con
esenzione, a livello regionale l'analisi del dicastero fa emergere
notevoli differenze. Analizzando i dati sul flusso delle ricette di
specialistica ambulatoriale nel 2012, emerge ad esempio che in
Campania, a fronte di 12,8 mln di ricette complessive, si registrano
ben 11 mln di prescrizioni esenti (l'86%), mentre in Trentino Alto
Adige la percentuale delle ricette sulle quali non si paga il ticket è
del 53% (987 mila su 1,8 mln).

Quello che balza agli occhi analizzando i dati è che circa la metà
delle prescrizioni 'no ticket ' è legata all'esenzione per reddito: 67
mln su 144,8 mln. Ad esempio in Campania, su 11 mln di ricette con
esenzione, ben 6,2 mln lo sono per motivi di reddito. Più o meno lo
stesso in Sicilia: su poco meno di 11 mln di ricette sulle quali non
si paga ticket oltre 6 mln sono esenti per reddito. (segue)

(Fed/AdnKronos)
12-SET-14 13:10

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(AdnKronos Salute) - E ancora. Nel Lazio su 14,7 mln di prescrizioni
con esenzione 6,6 mln lo sono per reddito; in Calabria ben 2,5 mln su
4,3 mln. A chiedere l'esenzione per motivi economici non sono però
solo i cittadini del Sud. Al Nord, anche se con percentuali un poco
più basse, sono tante le ricette esenti dal ticket per reddito. Ad
esempio in Veneto su 10,6 mln di prescrizioni con esenzione ben 4,5
mln lo sono per reddito. Più o meno la stessa proporzione si registra
in Emilia Romagna (4,4 mln su 10,9 mln), Lombardia (11,6 mln su 25,1
mln), Liguria (1,7 mln su 3,3 mln).

L'analisi del ministero prende in esame anche le altre tipologie di
esenzione: patologia, malattia rara, invalidi di guerra e condizione.
Gli esenti per condizione sono gli invalidi (ad eccezione degli
invalidi di guerra per i quali è previsto un codice di esenzione
specifico), i ciechi assoluti, i sordomuti, gli infortunati sul lavoro
o affetti da malattie professionali, le donne in stato di gravidanza
(dalla 1° alla 41° settimana), le donne incinte a rischio, i detenuti
e gli internati, gli obiettori di coscienza in servizio civile, i
soggetti ai quali vengono effettuate prestazioni diagnostiche per
screening, e i cittadini extracomunitari non in regola privi di
risorse economiche ai quali vengono effettuate prestazioni
ambulatoriali urgenti. (segue)

(Fed/AdnKronos)
12-SET-14 13:10

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(AdnKronos Salute) - Nel 2011 l'ammontare complessivo delle ricette
esenti con questo codice è stato pari a 32,6 mln. Oltre 1,2 mln sono
invece le prescrizioni con il codice di esenzione per malattia rara e
poco più di 162 mila è il totale delle ricette emesse a favore degli
invalidi di guerra. Le prescrizioni con il codice di esenzione per
patologia ammontano invece a circa 41,7 milioni. Nel dettaglio: 6 mln
Piemonte; 67 mila Valle d'Aosta; 8,2 mln Lombardia; 377 mila Provincia
autonoma Bolzano; 321 mila Provincia autonoma Trento; 3,8 mln Veneto;
1 mln Friuli Venezia Giulia; 781 mila Liguria; 3,6 mln Emilia Romagna;
2,2 mln Toscana; 672 mila Umbria; 723 mila Marche; 3,6 mln Lazio; 758
mila Abruzzo; 256 mila Molise; 2 mln Campania; 2,5 mln Puglia; 312
mila Basilicata; 903 mila Calabria; 2 mln Sicilia; 1,1 mln Sardegna.

Queste invece, da Nord a Sud, le percentuali delle ricette 'no ticket
', rispetto al totale complessivo, considerando tutti i codici di
esenzione: Piemonte (66%); Valle d'Aosta (53%); Lombardia (67%);
Provincia autonoma di Bolzano (67%); Provincia autonoma di Trento
(53%); Veneto (61%); Friuli Venezia Giulia (64%); Liguria (64%);
Emilia Romagna (62%); Toscana (63%); Umbria (65%); Marche (68%); Lazio
(72%); Abruzzo (73%); Molise (79%); Campania (86%); Puglia (82%);
Basilicata (72%); Calabria (84%); Sicilia (80%); Sardegna (75%).

(Fed/AdnKronos)
12-SET-14 13:10

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