MEDICINA: BATTERIO ULCERA NEMICO DEL CUORE, STUDIO CATTOLICA-GEMELLI ROMA =
Rischio infarto arriva a raddoppiare, scienziati svelano
possibile meccanismo
Milano, 12 set. (AdnKronos Salute) - Il batterio che causa l'ulcera è
un nemico non solo dello stomaco, ma anche del cuore. L'Helicobacter
pylori aumenta infatti il rischio di eventi cardiovascolari maggiori,
cioè gravi come l'infarto cosiddetto Stemi (il più severo), ma anche
lo scompenso cardiaco o la sindrome coronarica acuta ricorrente. La
scoperta è frutto di ricerche condotte all'università
Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma, firmate tra gli altri da
Francesco Franceschi, direttore della Medicina d'urgenza e pronto
soccorso, Antonio Gasbarrini, ordinario di Gastroenterologia, e
Filippo Crea, ordinario di Cardiologia.
Gli esperti hanno anche scoperto il possibile meccanismo d'azione con
cui il batterio dell'ulcerca minaccia il cuore: la sua tossina cag-A
scatena la produzione di anticorpi anti-cag-A, e questi, per motivi
ancora in buona parte misteriosi, innescano a loro volta una reazione
incrociata attaccandosi alle placche di arterosclerosi che rompendosi
causano l'infarto. Gli studi sono stati presentati in occasione del
duplice evento 'Postgraduate Course Gut Microbiome, Nutrition and
Health', organizzato dall'Associazione europea di gastroenterologia,
endoscopia e nutrizione- Eagen, e XXVIIth International Workshop on
Helicobacter and Microbiota in Inflammation and Cancer, a cura del
gruppo di studio europeo su Helicobacter-Ehsg.
Già in precedenza - ricorda una nota dall'ateneo del Sacro Cuore -
vari lavori avevano riconosciuto un aumento del rischio di infarto in
concomitanza dell'infezione da H. pylori. Un aumento consistente, fino
al raddoppio delle probabilità di attacco cardiaco. Ma nei nuovi studi
gli esperti del Gemelli si sono concentrati innanzitutto sull'infarto
Stemi, e poi più in generale su un parametro chiave in cardiologia, il
cosiddetto tasso di eventi avversi cardiovascolari maggiori (Mace). (segue)
(Com-Opa/AdnKronos)
12-SET-14 19:25
MEDICINA: BATTERIO ULCERA NEMICO DEL CUORE, STUDIO CATTOLICA-GEMELLI ROMA (2) =
(AdnKronos Salute) - "Considerando 181 pazienti reduci da infarto
Stemi e 50 individui di controllo sani - afferma Franceschi - abbiamo
calcolato che la presenza di infezione con ceppi di Helicobacter che
producono la tossina cag-A è di circa 4 volte maggiore nei pazienti
con infarto". E' emerso anche che il rischio di infarto sale al
crescere della concentrazione plasmatica degli anticorpi specifici
contro la tossina cag-A di Helicobacter nel paziente.
"Al momento questo studio non ci permette di fare una stima corretta
del rischio di infarto Stemi associato a Helicobacter - precisa
l'esperto - Per questa stima servirebbero ampi studi epidemiologici.
Quello che possiamo dire è che nei nostri studi precedenti la presenza
di infezione da ceppi cag-A -positivi raddoppiava il rischio di
sindromi coronariche acute (che comprendono anche lo Stemi)".
In un altro studio in vitro "abbiamo inoltre ipotizzato un meccanismo
d'azione per il coinvolgimento dell'infezione da Helicobacter e il
rischio cardiovascolare", continua Franceschi. "Abbiamo visto che gli
anticorpi anti-cag-A sono reattivi contro le placche di aterosclerosi,
riconoscendo e legandosi ad una proteina simile a cag-A presente
proprio su queste placche". Si pensa che questa reazione anticorpale
incrociata inneschi la rottura delle placche e quindi l'occlusione dei
vasi che porta all'infarto. La misura della concentrazione di questi
anticorpi nel plasma potrebbe dunque diventare un buon metodo per
calcolare il rischio di Mace in pazienti con infezione da
Helicobacter.
(Com-Opa/AdnKronos)
12-SET-14 19:25
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