BERLUSCONI. DI PIETRO: SE OK A GRAZIA IMPEACHMENT PER NAPOLITANO
(DIRE) Roma, 14 ago. - "Il nostro Paese continua ad essere
ostaggio di Berlusconi. L'irrituale messaggio del presidente
della Repubblica di ieri sera dimostra, ancora una volta, come il
sultano di Arcore tenga in scacco le istituzioni". E' quanto
scrive sul suo blog il presidente onorario dell'Italia dei
Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: "E' pronto a far cadere
il governo se non gli verra' concessa la grazia. La grazia viene
concessa per motivi umanitari ed io, in questa situazione, non
vedo questioni umanitarie. Anzi, considerando tutti i processi a
suo carico, servirebbe una grazia al giorno, anzi una grazia ad
personam. In un altro Paese neanche si porrebbe il problema ed un
condannato per frode fiscale sarebbe gia' stato costretto alle
dimissioni da tutti gli incarichi politici e all'uscita di scena
accompagnato dal pubblico ludibrio. In Italia persino il Capo
dello Stato si scomoda per rispondere su una domanda di grazia
che non e' neanche stata presentata in modo formale".
"Signor presidente della Repubblica- continua Di Pietro
rivolgendosi al Capo dello Stato- lei rappresenta l'unita' della
nazione ed e' il supremo garante della Carta, ed e' proprio in
nome di quei valori costituzionali che sono i pilastri del nostro
sistema e ordinamento democratico che le chiediamo di non
concedere la grazia al pregiudicato Berlusconi. Oltre al fatto
che non esistono i requisiti, questo provvedimento sarebbe
un'onta incancellabile per il nostro Paese, un'offesa a tutti i
cittadini italiani e una macchia indelebile che finirebbe per
coinvolgere la sua persona. Un vero e proprio schiaffo allo Stato
di diritto e alla nostra storia repubblicana. Non vogliamo
credere che lei si possa rendere complice di un condannato per
sottrarlo alle sue responsabilita' penali. A nostro parere, se
lei concedesse la grazia al Cavaliere, potrebbero profilarsi gli
elementi per chiedere l'impeachment per attentato alla
Costituzione. Noi non avremmo timore di fare questa denuncia ad
alta voce in tutte le piazze. Il nostro Paese, gia' molto in
basso nella considerazione degli osservatori stranieri, non si
merita questo", conclude.
(Com/Tar/ Dire)
17:58 14-08-13
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