ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01770
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19Seduta di annuncio: 182 del 23/10/2023
Firmatari
Primo firmatario: QUARTINI ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/10/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FEDE GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 19/10/2023 AMATO GAETANO MOVIMENTO 5 STELLE 19/10/2023
Destinatari
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA DIFESA
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 21/10/2023
Stato iter:
IN CORSOInterrogazione a risposta scritta 4-01770
QUARTINI, FEDE e AMATO. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
il 10 ottobre 2023 si è consumato l'ennesimo suicidio di una persona in divisa, un carabiniere forestale, che si è tolto la vita indossando la vecchia uniforme ai piedi del monumento al forestale;
si tratta del trentaseiesimo evento tragico del 2023 riguardante personale che, per lavoro, indossa una divisa. Nello specifico, sono: nr. 2 carabinieri forestali; nr. 2 guardia di finanza; nr. 5 carabinieri; nr. 2 guardie giurate; nr. 1 aeronautica; nr. 15 polizia di Stato; nr. 2 esercito: nr. 3 capitaneria di porto, di cui due della guardia costiera; nr. 3 polizia locale; nr. 1 polizia penitenziaria. Numeri che ripetono tristemente quanto accaduto negli anni scorsi, laddove i suicidi nel 2022 furono 72, nel 2021 nr. 57, nel 2020 nr. 51, nel 2019 nr. 69. Quindi, ammontano in totale a 285 i suicidi del personale in divisa dal 2019 ad oggi. Numeri preoccupanti, che vanno ben oltre la statistica della popolazione non in divisa;
spesso si tende a collegare questi eventi luttuosi a presunte debolezze psichiche o a problemi personali ma, più probabilmente, essi hanno come concausa il disagio di vivere in ambienti di lavoro spesso connotati da episodi di «pressione interna» – come gli episodi di «nonnismo» dei quali non si parla più dalla sospensione della leva obbligatoria – che si sommano alle «pressioni esterne» che subisce chiunque svolga questi delicatissimi compiti;
gli incontri anche con i sindacati delle forze dell'ordine, la collaborazione con professionisti della salute mentale, la prevenzione, l'informazione non sono semplici da attuare in un sistema in cui, secondo prassi anacronistiche ma ancora consolidate, il disagio – magari transitorio – suole essere negato e nascosto perché può dar luogo alla destituzione, come se un operatore in divisa non potesse attraversare momenti di debolezza o, appunto, disagio;
l'ascolto – senza paura di essere giudicati negativamente – costituisce l'unica via d'uscita dalle paure e dalle ansie che a volte assalgono chi lavora fuori dalle caserme e, quindi, a maggior ragione, possono aggredire chi affronta per lavoro lo stress, il male, la paura, tutti i giorni –:
se il Governo sia al corrente di quanto innanzi evidenziato quali
iniziative intenda intraprendere per rendere strutturale e stabile un
sistema di incontri, monitoraggio e confronto con i casi di disagio,
senza che questo possa dar luogo ad azioni di alcun genere, né
disciplinari né tantomeno volte a sospensione o destituzione del
personale che si trovi in situazione di difficoltà.
(4-01770)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):suicidio
prevenzione dell'inquinamento
tensione mentale
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