OPINIONE. OLEG YASINSKY
Ogni decisione difficile ha sempre i suoi pro e contro. Nel caso della decisione sull'operazione militare di terra israeliana a Gaza, ammesso e non concesso che l'operazione inizi davvero ora, si tratta anche della scelta peggiore per tutti che, tra le altre cose, non potrà mai diventare la tanto promessa soluzione del problema di sicurezza di Israele. Anzi, se per puro miracolo non andrà a provocare una guerra mondiale, creerà sicuramente molti nuovi problemi praticamente irrisolvibili per il futuro.
Per prendere tali decisioni devi essere un vero genio della follia. O un nemico della razza umana.
L’aspetto etico di questa operazione punitiva, che promette di trasformarsi in un massacro regionale, potrebbe rivelarsi domani una pietra al collo per lo Stato israeliano. Questo
non dipende in alcun modo né dalle prevedibili dichiarazioni ad alta
voce sulle vittorie militari, né dagli obiettivi raggiunti.
Da gigantesco campo di concentramento, davanti agli occhi di un mondo addestrato, indifferente e impotente, Gaza si sta trasformando in un gigantesco crematorio. Quanto dolore...
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