CARCERI: 15 ARRESTI PER CONSEGNE DROGA E CELLULARI, ANCHE AGENTI PENITENZIARIA =
Padova, 8 lug. - (Adnkronos) - La polizia di Padova con la
collaborazione della polizia penitenziaria sta eseguendo quindici
arresti e 22 perquisizioni per spaccio di sostanze stupefacenti e
corruzione di pubblici ufficiali. Le indagini degli uomini della
Squadra mobile, coordinati dal Servizio Centrale Operativo e dalla
Direzione Centrale Servizi Antidroga, con l'ausilio delle Squadre
Mobili di Belluno, Lecce, Matera, Napoli, Rovigo, Salerno, Torino,
Trieste,Venezia, Varese, Verona, Vicenza e del commissariato di Porto
Tolle, hanno permesso di smantellare un sistema di consegne di droga,
cellulari ed altre utilità all'interno del carcere.
Tra gli arrestati anche sei agenti della Polizia Penitenziaria
in servizio nella locale Casa di Reclusione, che, in concorso con
familiari ed ex detenuti, introducevano in carcere droga (eroina,
cocaina, hashish, metadone) e materiale tecnologico (telefonini,
schede sim, chiavette usb) ai detenuti. Oltre 100 gli uomini della
polizia di stato impegnati nell'operazione. Ulteriori dettagli saranno
forniti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 11 in
questura a Padova.
(Rre/Col/Adnkronos)
08-LUG-14 08:16
Sappe: arresti Padova sconvolgono, ma polizia penitenziaria sana
In manette sei agenti del carcere patavino
Roma, 8 lug. (TMNews) - "La notizia dell'operazione congiunta
Polizia di Stato - Polizia Penitenziaria che ha portato
all'arresto di 15 persone, tra cui sei agenti di Polizia
penitenziaria, per traffici illeciti nel carcere di Padova ci
sconvolge". Lo scrive in una nota Donato Capece, segretario
generale del sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Sappe, tra
i più rappresentativi della categoria, sottolineando che i Baschi
azzurri restano "un'istituzione sana".
"Fermo restando che una persona è colpevole solamente dopo una
condanna passata in giudicato, deve essere chiaro che non
appartengono certo al Dna della Polizia Penitenziaria i gravi
comportamenti dei quali sono accusati i sei poliziotti. La
responsabilità penale è personale e chi si è reso responsabile di
gravi reati, una volta acquisite le prove certe e inequivocabili,
ne deve pagare le conseguenze e deve essere cacciato dal Corpo di
Polizia Penitenziaria, che è una Istituzione sana", prosegue la
nota.
"Queste accuse fanno male a coloro che il carcere lo vivono
quotidianamente nella prima linea delle sezioni detentive, come
le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria che svolgono
quotidianamente il servizio con professionalità, zelo,
abnegazione e soprattutto umanita' in un contesto assai
complicato per l'esasperante sovraffollamento. E' utile ricordare
che negli ultimi 20 anni la Polizia Penitenziaria ha sventato, in
carcere, più di 16mila tentati suicidi ed impedito che quasi
113mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste
conseguenze", conclude il segretario generale del Sappe.
Red-Cro-Bla
081159 lug 14
Droga: porta marijuana in carcere, arrestato infermiere a Taranto =
(AGI) - Taranto, 8 lug. - Un infermiere di 52 anni, in servizio
presso il carcere di Taranto, e' stato arrestato dagli agenti
della Polizia penitenziaria mentre tentava di introdurre droga
all'interno della locale casa circondariale. L'uomo e' ora ai
domiciliari. A incastrare l'infermiere all'ingresso dei settori
detentivi sono stati gli agenti della Polizia penitenziaria
coadiuvati dalle unita' cinofile del Nucleo di Trani. In
particolare e' stato il cane Vera ad accorgersi che in un
flacone di bagno schiuma c'erano, nel liquido detergente, 11
piccoli involucri per un peso corrispondente di 28 grammi netti
di marijuana. L'infermiere e' stato subito arrestato. (AGI)
Ta1/Sec
081316 LUG 14
NNNN
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