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sabato 25 novembre 2023

Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-00787 presentata da CECILIA D'ELIA martedì 21 novembre 2023, seduta n.127 D'ELIA, CAMUSSO, NICITA, TAJANI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che: a seguito dell'accesso civico generalizzato dell'associazione "Spazi Circolari", in merito al numero di pratiche prese in carico dalla Commissione territoriale per l'asilo di Roma, dalla risposta risulta che nel 2022 nella sola provincia di Roma sono state registrate 5.834 domande; dall'entrata in vigore del decreto-legge n. 133 del 2023 presso la Questura di Roma Ufficio Immigrazione (da quanto si apprende dalle stesse persone richiedenti e dalle associazioni di tutela che le seguono), sono accettate soltanto 10 domande al giorno per 4 giorni alla settimana: ciò comporta non soltanto una diminuzione drastica delle domande prese in carico rispetto allo scorso anno, ma anche che sin dalla mezzanotte del giorno prima, si accalcano file di richiedenti asilo (compresi donne, anziani, bambini e persone altamente vulnerabili) per accaparrarsi i 10 posti disponibili;

 

            ATTO SENATO

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00787

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 127 del 21/11/2023
Firmatari
Primo firmatario: D'ELIA CECILIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 21/11/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAMUSSO SUSANNA LINA GIULIA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 21/11/2023
NICITA ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 21/11/2023
TAJANI CRISTINA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 21/11/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 21/11/2023
Stato iter:
IN CORSO
Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00787
presentata da
CECILIA D'ELIA
martedì 21 novembre 2023, seduta n.127

D'ELIA, CAMUSSO, NICITA, TAJANI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che:

a seguito dell'accesso civico generalizzato dell'associazione "Spazi Circolari", in merito al numero di pratiche prese in carico dalla Commissione territoriale per l'asilo di Roma, dalla risposta risulta che nel 2022 nella sola provincia di Roma sono state registrate 5.834 domande;

dall'entrata in vigore del decreto-legge n. 133 del 2023 presso la Questura di Roma Ufficio Immigrazione (da quanto si apprende dalle stesse persone richiedenti e dalle associazioni di tutela che le seguono), sono accettate soltanto 10 domande al giorno per 4 giorni alla settimana: ciò comporta non soltanto una diminuzione drastica delle domande prese in carico rispetto allo scorso anno, ma anche che sin dalla mezzanotte del giorno prima, si accalcano file di richiedenti asilo (compresi donne, anziani, bambini e persone altamente vulnerabili) per accaparrarsi i 10 posti disponibili;

dai racconti dei malcapitati si apprende altresì che il personale di polizia selezionerebbe i 10 richiedenti asilo ai quali concedere l'accesso in Questura in modo discrezionale. Chi riesce a fare ingresso in Questura non formalizza in ogni caso la domanda di protezione internazionale, ma viene invitato, per il giorno successivo, in una qualsiasi questura del Lazio, con ciò arrecando ulteriori vessazioni. Chi non si presenta rischia, secondo la nuova normativa, di essere poi sottoposto a procedure accelerate e di essere rinchiuso nei centri di permanenza per stranieri;

il diritto a presentare domanda di protezione internazionale è un diritto assoluto, oltreché costituzionalmente garantito dall'articolo 10 comma 3 della nostra Costituzione. Già in passato i tribunali di Roma (ordinanza del 2 novembre 2022) e di altre città hanno condannato il Ministero dell'interno per tali prassi illegittime, arrivando a condannare lo Stato italiano, in un caso, ad euro 15.050 di risarcimento (Tribunale di Roma, sentenza del 6 giugno 2023);

come riportato dalle agenzie di stampa in merito ai dati sullo stato delle pratiche relative alla regolarizzazione straordinaria del 2020, raccolti e resi pubblici il 16 novembre scorso dalla campagna "EroStraniero", presso la Prefettura di Roma, al 21 settembre 2023, a oltre tre anni dalla misura, delle 17.371 domande presentate, sono 9.550 quelle che sono state lavorate, e cioè circa la metà del totale (il 54,97 per cento), mentre le pratiche ancora da evadere sono 7.821;

sono in corso due azioni collettive pendenti contro il ritardo nella definizione delle procedure di regolarizzazione del 2020 e una nuova azione collettiva è stata avviata lo scorso 22 maggio contro i ritardi della Questura di Roma nel rilascio e nel rinnovo dei permessi di soggiorno: è facile prevedere che vi sarà un aumento esponenziale di cause collettive e individuali contro i ritardi delle Questure e un quasi certo e rilevante danno all'Erario,

si chiede di sapere quali misure intenda adottare il Ministro in indirizzo per affrontare la situazione di stallo registrata rispetto alle pratiche relative alle persone straniere presso la Questura e la Prefettura di Roma e per mettere fine alle prassi illegittime riportate, evitando inoltre condanne, con conseguente danno all'Erario, a seguito di azioni individuali e collettive delle persone interessate e della società civile.

(3-00787) 

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